Lo scandalo Emilia Perez: così i suoi vecchi tweet razzisti travolgono l’attrice trans Karla Sofía Gascón

«Io vittima della cancel culture», ha scritto sui social. Il regista Audiard: «Fa la vittima, non le parlo più». E Netflix la molla. Ecco cos'è successo L'articolo Lo scandalo Emilia Perez: così i suoi vecchi tweet razzisti travolgono l’attrice trans Karla Sofía Gascón proviene da Open.

Feb 8, 2025 - 11:53
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Lo scandalo Emilia Perez: così i suoi vecchi tweet razzisti travolgono l’attrice trans Karla Sofía Gascón

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Quella che sembrava una corsa trionfale verso gli Oscar si è trasformata in un drammatico naufragio per Karla Sofía Gascón, attrice protagonista del film Emilia Perez. Con ben 13 nomination agli Academy Awards del prossimo 2 marzo, il film di Jacques Audiard sembrava destinato a lasciare un segno nella storia del cinema. Non solo per la sua narrazione ma anche per la candidatura di Gascón, prima donna transgender a concorrere come miglior attrice. Tuttavia, la riemersione di alcuni vecchi messaggi razzisti sui social della stessa attrice ha generato un’ondata di polemiche. Che ora stanno facendo crollare inesorabilmente la sua carriera.

I tweet incriminati

La tempesta mediatica si è abbattuta su Gascón dopo che alcuni suoi vecchi tweet sono tornati a galla. Tra i messaggi incriminati, alcune affermazioni su George Floyd, definito «un truffatore tossicodipendente». L’Islam, che a suo dire andrebbe «messo al bando». E una critica feroce alle politiche di inclusione degli Oscar, descritte come «un festival afro-coreano». Parole che non hanno lasciato spazio a dubbi e che hanno immediatamente innescato una valanga di indignazione sui social e nel cast.

Il passo indietro di Netflix

Netflix, che avrebbe dovuto sostenere la campagna promozionale dell’attrice, ha deciso di fare un passo indietro, bloccando ogni iniziativa in favore di Gascón. L’attrice avrebbe dovuto partecipare a numerosi eventi a Los Angeles con il regista Jacques Audiard e le colleghe Selena Gomez e Zoe Saldana. Ma le polemiche l’hanno esclusa dai riflettori.

La replica dell’attrice: «Io vittima della cancel culture»

Di fronte all’esplosione dello scandalo, Karla Sofía Gascón ha tentato di giustificarsi con un lungo post su Instagram, in cui ha cercato di contestualizzare i suoi vecchi messaggi. «In quei giorni mi sentivo persa nella mia transizione di genere, alla ricerca dell’approvazione negli occhi degli altri», ha spiegato. Cercando di attribuire le sue dichiarazioni a un periodo di profonda fragilità personale. Ha poi aggiunto che i tweet in questione sarebbero stati scritti in momenti di rabbia a seguito di notizie sconvolgenti. E che lei e la sua famiglia «non sono mai stati razzisti». E ha aggiunto: «Voglio applicarmi la cancel culture».

Il regista: «Non le parlo più»

Le sue parole non sono bastate a placare le polemiche. Il regista Jacques Audiard ha preso le distanze in modo netto: «Non le parlo più, né intendo farlo. Ha usato parole ingiustificabili e ora fa la vittima». Una dichiarazione dura, che ha contribuito a isolare ulteriormente l’attrice. Di fronte a questa reazione, Gascón ha scelto di ritirarsi nel silenzio. «Per il film, per Jacques, per il cast e per la troupe che se lo merita, ho deciso di lasciare che il lavoro parli da solo. Sperando che il mio silenzio permetta al film di essere apprezzato per quello che è: una bellissima ode all’amore e alla diversità. Mi scuso sinceramente con tutti coloro che sono stati feriti lungo il cammino», ha scritto in un ultimo post su Instagram.

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