Liceo, carriera alias. Il caso in parlamento

PONTEDERA Finisce in Parlamento la disputa sulla carriera alias, ossia la possibilità di modificare il nome anagrafico con quello di elezione,...

Feb 2, 2025 - 14:49
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Liceo, carriera alias. Il caso in parlamento

PONTEDERA
Finisce in Parlamento la disputa sulla carriera alias, ossia la possibilità di modificare il nome anagrafico con quello di elezione, scelto dalla studentessa o dallo studente, nel registro elettronico, negli elenchi e in tutti i documenti interni alla scuola aventi valore non ufficiale. Un regolamento introdotto in alcune scuole superiori, tra cui il liceo Montale di Pontedera. Lo scorso 17 gennaio, i deputati di Fratelli d’Italia Chiara La Porta, vicepresidente di Gioventù Nazionale, e Alessandro Amorese, hanno depositato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in cui sono richiesti criteri chiari ed uniformi per quanto concerne questa regolamentazione. "Desidero ringraziare gli Onorevoli La Porta e Amorese per il loro impegno nella tutela dei ragazzi, con particolare attenzione al caso del Liceo Montale – dichiara Christian Nannipieri, responsabile Pontedera-Valdera di Gioventù Nazionale – è fondamentale che il Ministro Valditara intervenga per porre fine a queste derive ideologiche, garantendo che la scuola rimanga un ambiente dedicato alla crescita educativa e non un terreno di sperimentazione sulla pelle degli adolescenti".

Sulla scelta del Montale aveva sollevato dubbi e preoccupazioni anche l’associazione Pro Vita e famiglia a cui aveva controbattuto l’assessora regionale Alessandra Nardini che aveva definito quella della scuola "una scelta di civiltà, un passo in avanti, per permettere a chiunque di poter vivere più serenamente e con un rischio minore di disagio e di discriminazione la propria esperienza scolastica". Per Fratelli d’Italia le preoccupazioni derivano da evidenze scientifiche: "Come riportato dall’American academy of child & adolescent psychiatry tra l’88,1% e il 97,8% dei giovani che, durante l’adolescenza, manifestano disforia di genere, non conferma tali desideri una volta raggiunta l’età adulta. Questi dati sottolineano la necessità di un approccio prudente e strutturato".