Legge di Bilancio 2025, decreti attuativi in ritardo: ecco le misure in attesa e quelle operative
A un mese dall’approvazione della Manovra, solo stati emanati solo 3 decreti attuativi rispetto agli oltre 100 previsti: ecco le misure ferme e quelle attuate.
La Legge di Bilancio 2025, approvata il 28 dicembre 2024, prevede l’adozione di 110 provvedimenti attuativi necessari per la piena operatività delle misure introdotte. A distanza di un mese, solo tre di questi sono stati approvati, mentre quindici risultano già in ritardo rispetto alle scadenze prefissate.
Vediamo di seguito una panoramica aggiornata al 3 febbraio sulle misure in vigore e su quelle ancora in stallo.
Misure in Legge di Bilancio 2025 in attesa di attuazione
Nonostante alcune misure della Manovra 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207) siano operative, molte altre necessitano di decreti attuativi per essere efficaci. Dei 110 provvedimenti previsti, solo tre sono stati approvati mentre quindici hanno già superato le scadenze stabilite, fissate al 30 o 31 gennaio 2025.
Di seguito, alcune delle principali misure per le imprese in attesa di attuazione:
Credito d’imposta investimenti nel Mezzogiorno
Previsto un credito d’imposta per le imprese che effettuano l’acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive nel Mezzogiorno. È necessario un decreto attuativo per definire le modalità operative.
Incremento risorse Nuova Sabatini
La misura mira a sostenere le piccole e medie imprese nell’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature. Si attende un decreto attuativo per stabilire le modalità di accesso ai fondi aggiuntivi stanziati.
Misure per l’editoria
I commi 430 e 431 dell’articolo 1 prevedono interventi a sostegno del settore editoriale. È necessario un decreto attuativo per dettagliare le modalità di erogazione dei contributi.
Trasmissione sedute parlamentari
I commi 432 e 433 dell’articolo 1 introducono disposizioni relative alla trasmissione delle sedute parlamentari. Si attende un decreto attuativo per definire le modalità operative.
IRES premiale e bonus investimenti innovativi
I commi 436-444 dell’articolo 1 introducono un’aliquota IRES ridotta per le imprese che investono in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati. Si attende un decreto attuativo per specificare le modalità di fruizione del beneficio. Parimenti, i commi 485-491 dell’articolo 1 prevedono un credito d’imposta per tali investimenti, sempre demandato ad un decreto attuativo
Fondo partecipazione lavoratori
Il comma 457 dell’articolo 1 istituisce un fondo per promuovere la partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati di impresa. È necessario un decreto attuativo per stabilire criteri e modalità di accesso al fondo.
Contributi riversamento bonus R&S
I commi 458-460 dell’articolo 1 prevedono contributi peri soggetti che hanno aderito alla procedura per il riversamento del credito di imposta in materia di ricerca e sviluppo soggetti. Si attende un decreto attuativo per definire le modalità di erogazione dei contributi.
Fondo internazionalizzazione
I commi 474-481 dell’articolo 1 istituiscono un fondo per supportare le imprese italiane nei mercati esteri. Le nuove disposizioni mirano a rafforzare la presenza delle aziende italiane sui mercati esteri attraverso la creazione di tre nuove sezioni all’interno del Fondo 394/81, gestito da SIMEST: Crescita, Digitalizzazione, Investimenti. Per l’operatività di queste sezioni, però, è previsto l’emanazione di decreti attuativi che definiscano criteri e modalità di accesso ai finanziamenti.
Credito d’imposta investimenti in banda ultra larga
I commi 482-484 dell’articolo 1 prevedono un credito d’imposta per le imprese che investono in infrastrutture di banda ultra larga. Si attende un decreto attuativo per specificare le modalità di fruizione del beneficio.
Interventi in materia di banda ultra larga:
I commi 482-484 dell’articolo 1 introducono misure per lo sviluppo della banda ultra larga. È necessario un decreto attuativo per dettagliare le modalità di attuazione degli interventi.
Sostegni allo Spettacolo
I commi 604-611 dell’articolo 1 introducono interventi a favore del settore dello spettacolo dal vivo. È necessario un decreto attuativo per dettagliare le modalità di erogazione dei contributi previsti.
Fondo ricostruzione post-sisma
I commi 644-646 dell’articolo 1 istituiscono un fondo per la ricostruzione post-sisma. Si attende un decreto attuativo per definire l’utilizzo delle risorse stanziate.
Sostegni imprese colpite da eventi alluvionali
I commi 647-648 dell’articolo 1 prevedono interventi a favore delle imprese sementiere danneggiate. È necessario un decreto attuativo per stabilire criteri e modalità di accesso ai contributi.
Bonus mamme
Tra le misure in ritardo che riguardano le famiglie, invece, segnaliamo il “Bonus mamme“, che prevede un parziale esonero contributivo per le lavoratrici dipendenti e autonome. L’attuazione di questa disposizione richiede l’adozione di un decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, con scadenza fissata al 31 gennaio 2025. Ad oggi, tale decreto non è stato ancora emanato, causando incertezza tra le potenziali beneficiarie.
Fondo povertà alimentare
Istituito con una dotazione di 500.000 euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, e 1 milione di euro per il 2027, un nuovo fondo mira a combattere la povertà alimentare nelle scuole. È necessario un decreto attuativo per definire le modalità di riparto e utilizzo delle risorse.
Misure in Manovra 2025 già operative
I tre provvedimenti attuativi emanati entro i termini (31 gennaio 2025) riguardano i criteri per la determinazione del contributo aggiuntivo a carico di Regione Siciliana e Sardegna e le garanzie dovute dai concessionari dei giochi.
Alcune disposizioni della Manovra sono poi entrate in vigore in modo automatico dal 1° gennaio 2025, tra cui il taglio del cuneo fiscale, reso strutturale per i redditi medio-bassi ed esteso ai redditi fino a 40.000 euro. Operativa anche la pensione anticipata a 64 anni attraverso il cumulo della previdenza obbligatoria con quella complementare. Si può anche già utilizzare, inoltre, la maggiorazione del 20% della deduzione per nuove assunzioni a tempo indeterminato, prorogata per i prossimi tre anni a favore di imprese e professionisti.
Misure per imprese
- Credito d’imposta investimenti in beni strumentali: le imprese che investono in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati possono beneficiare di un credito d’imposta con aliquote variabili in base all’entità dell’investimento. Questa misura mira a incentivare la transizione tecnologica e digitale delle aziende.
- Rafforzamento controlli sui fondi statali: per le aziende e gli enti destinatari di contributi pubblici, la legge prevede un rafforzamento dei controlli sull’utilizzo dei fondi statali. I rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanze esercitano il controllo sull’utilizzo di tali fondi.
Misure per lavoratori
- Riduzione strutturale dell’IRPEF: confermata la riduzione dell’IRPEF a tre scaglioni: 23%, 35% e 43%. Questa misura mira a semplificare il sistema fiscale e a ridurre il carico tributario per i lavoratori.
- Proroga CIGS: per l’anno 2025, è prorogato il trattamento straordinario di integrazione salariale per crisi aziendale, destinando 100 milioni di euro a sostegno dei lavoratori coinvolti.
- Esonero contributivo per assunzione di donne: previsto un esonero del 100% dal versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro privati che assumono donne a tempo indeterminato dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025, nel limite massimo di 650 euro mensili.
- Incremento soglie fringe benefit: per il triennio 2025-2027, la soglia dei fringe benefit esentasse è stata elevata a 1.000 euro per i lavoratori dipendenti senza figli a carico e a 2.000 euro per quelli con figli fiscalmente a carico. Queste somme possono essere utilizzate per il pagamento o il rimborso di utenze domestiche (acqua, luce, gas), affitto o mutuo sulla prima casa.
- Agevolazioni per i neo-assunti che si trasferiscono: per i lavoratori assunti a tempo indeterminato tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025, che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro oltre 100 chilometri dalla precedente, è previsto un limite di esenzione fiscale fino a 5.000 euro annui per le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro relative al pagamento dei canoni di locazione e alle spese di manutenzione dei fabbricati locati. Per beneficiare di questa agevolazione, il lavoratore non deve aver percepito, nell’anno precedente l’assunzione, un reddito da lavoro dipendente superiore a 35.000 euro.
- Proroga agevolazioni premi di risultato: prorogata per il triennio 2025-2027 l’aliquota agevolata al 5% sui premi di produttività legati a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, fino a un importo massimo di 3.000 euro. Per accedere a questa agevolazione, è necessario che il premio sia previsto da un accordo sindacale depositato presso l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e che il lavoratore abbia percepito, nell’anno precedente, un reddito da lavoro dipendente non superiore a 80.000 euro.
Misure per famiglie
- Aumento dell’assegno sociale: per il 2025, l’importo mensile dell’assegno sociale aumenta di 8 euro, con un incremento della soglia massima di reddito per averne diritto di 104 euro.
- Bonus elettrodomestici: introdotto un contributo per l’acquisto di elettrodomestici efficienti, volto a incentivare il risparmio energetico nelle abitazioni.
- Misure per la prima casa: prorogate le agevolazioni per l’acquisto della prima casa, con particolare attenzione ai giovani e alle famiglie a basso reddito.
Misure sulle pensioni
- Proroga Quota 103 per tutto il 2025: possibilità di pensionamento anticipato per i lavoratori con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi.
- Proroga APE Sociale per il 2025: l’Anticipo Pensionistico Sociale, che consente a specifiche categorie di lavoratori in condizioni di difficoltà di andare in pensione anticipatamente.
- Proroga Opzione Donna per il 2025: possibilità per le lavoratrici di accedere alla pensione anticipata con il sistema di calcolo contributivo, rispettando determinati requisiti anagrafici e contributivi.
- Incremento maggiorazioni sociali per i pensionati in condizioni di disagio economico: l’aumento è di 104 euro annui per il 2025.