L’automobile continua a soffrire
Il 2025 si apre con il segno meno per il mercato automobilistico italiano che, secondo i dati diffusi dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha raggiunto 133.692 immatricolazioni nel primo mese del nuovo anno, segnando un calo del 5,86% rispetto a gennaio 2024. I ritmi della transizione ai veicoli elettrici puri rimangono lenti, con […] L'articolo L’automobile continua a soffrire proviene da Iusletter.
Il 2025 si apre con il segno meno per il mercato automobilistico italiano che, secondo i dati diffusi dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ha raggiunto 133.692 immatricolazioni nel primo mese del nuovo anno, segnando un calo del 5,86% rispetto a gennaio 2024. I ritmi della transizione ai veicoli elettrici puri rimangono lenti, con la quota di mercato scesa al 5% rispetto al 5,5% di dicembre.
Stellantis ha visto calare le immatricolazioni del 15,8% annuo a 41.532 unità. In base ai numeri elaborati dal gruppo su fonte Dataforce, si nota tuttavia un ritorno sopra la soglia del 30% della quota di mercato in Italia, salita al 31,1% dal 23,1% di dicembre 2024 anche se ancora in calo rispetto al 34,7% di gennaio 2024. Cinque modelli del gruppo risultano nella top ten delle auto più vendute in gennaio, con Fiat Panda stabile in testa alla classifica (13.350 unità), seguita al terzo posto da Jeep Avenger (4.681) e al quinto da Citroen C3 (4.142). Al sesto posto si colloca Peugeot 208 (3.726) seguita, al decimo, da Opel Corsa (2.340). Sul fronte della transizione energetica il mercato italiano resta molto debole, con la quota delle auto elettriche pure (Bev) scesa al 5% rispetto al 5,5% di dicembre. Per le ibride plug-in (Phev) gennaio si è chiuso con una quota del 3,6% contro il 3,4% di dicembre e il 2,8% di gennaio 2024. La quota delle vetture elettrificate è ferma all’8,6%.
La possibilità di ritornare in tempi ragionevoli ai livelli pre-Covid «è assolutamente remota, per non dire della possibilità di ritornare ai livelli dell’inizio del secolo», afferma il Centro studi Promotor. Stime altrettanto pessimistiche arrivano Unrae, l’associazione dei costruttori esteri, secondo cui «il peggioramento del quadro per il mercato auto, con un quarto trimestre 2024 al di sotto delle attese e un mese di gennaio alquanto negativo, impone una revisione al ribasso delle previsioni per l’intero 2025». «È un dato positivo che si stia valutando l’introduzione di incentivi paneuropei, anziché affidarsi solo a misure nazionali che creano una frammentazione del mercato», osserva il presidente Michele Crisci.
Conclude il presidente di Federauto, Massimo Artusi: «Il risultato di gennaio è una chiara espressione della confusione nei consumatori condizionati, come sono, dalle notizie sul dibattito in corso a livello europeo sulle prospettive del Green deal automotive e delle sue modalità e tempistiche di sviluppo».
L'articolo L’automobile continua a soffrire proviene da Iusletter.