IRES premiale al 20%: in arrivo requisiti e regole attuative per le imprese

La riduzione dell'imposta IRES richiede alle imprese investimenti specifici, ingenti utili accantonati ed un incremento della forza lavoro: come funziona.

Gen 26, 2025 - 17:36
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IRES premiale al 20%: in arrivo requisiti e regole attuative per le imprese

L’IRES premiale introdotta dalla Legge di Bilancio consiste in una riduzione di quattro punti dell’aliquota dell’imposta sul reddito d’impresa applicata alle imprese che investono in beni strumentali 4.0 e 5.0 e assumono nuovo personale.

La mini-IRES punta a incentivare la patrimonializzazione delle imprese e sostenere l’occupazione, secondo il nuovo direttore dell’Agenzia delle Entrate, Vincenzo Carbone, intervenuto al convegno che Confcommercio sulla Manovra 2025:

la platea di imprese che potranno beneficiare dell’agevolazione, effettueranno investimenti nel piano 2025-2026 per 11 miliardi. Significa il 42% sul totale degli investimenti per la transizione 4.0 e si stimano nuove assunzioni per 109mila soggetti.

Le regole sono tuttavia molto complesse e prevedono precisi vincoli sulla consistenza delle somme da reinvestire in azienda, sulla tipologia di macchinari e software agevolabili e sull’aumento della forza lavoro. Vediamole in dettaglio.

Come funziona l’IRES premiale

La riduzione IRES al 20% si applica a partire dal periodo d’imposta successivo al 2024. Per applicarla, le imprese devono accantonare in apposita riserva almeno l’80% degli utili 2024. Di questi profitti accantonati, almeno il 30% deve essere destinato all’acquisto di beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive che si trovino in Italia. Qui ci sono due requisiti precisi. L’investimento deve essere pari almeno a 20mila euro, e comunque non inferiore al 24% degli utili d’esercizio 2024.

Le disposizioni sono contenute nei commi da 436 a 444 della Legge 207/2024, ossia la Manovra 2025.

L’investimento in beni strumentali

I beni strumentali devono essere nuovi e ricompresi fra quelli elencati negli allegati A e B della legge 232/2016 o nell’articolo 38 della legge 19/2024. Si tratta dei macchinari interconnessi e dei software agevolati dai benefici Transizione 4.0 e 5.0. L’IRES premiale è compatibile fra l’altro con l’utilizzo dei crediti d’imposta 4.0 e 5.0 per cui le aziende che effettuano gli investimenti ammessi possono sia applicare il credito d’imposta sia pagare le tasse con la riduzione di quattro punti percentuali.

Attenzione, però: l’IRES premiale è prevista per un solo anno, per cui si applica agli investimenti effettuati dal primo gennaio alla fine del periodo d’imposta 2025.

Un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze fornirà le disposizioni attuative e successivamente l’Agenzia delle Entrate emanerà il documento di prassi per l’applicazione della norma.

L’incremento occupazionale

Ci sono poi i requisiti relativi alla forza lavoro e alle nuove assunzioni. Nel periodo d’imposta 2025 le unità lavorative non devono essere inferiori alla media del triennio precedente, e devono essere effettuate nuove assunzioni a tempo indeterminato che comportino un incremento occupazionale pari ad almeno l’1% rispetto all’anno precedente, e comunque in misura pari almeno a un lavoratore.

Sono escluse le imprese che hanno utilizzato la cassa integrazione nel 2024 o nell’esercizio successivo, le imprese e gli enti in liquidazione ordinaria o soggetti a procedure concorsuali. Infine, sono previste cause di decadenza, per cui perdono l’agevolazione le imprese che distribuiscono la quota di utili accantonati entro il secondo esercizio successivo, oppure siano dismessi o ceduti entro il quinto periodo d’imposta successivo.

 

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