Investimenti, Trump e dazi: come muoversi secondo Ubs Gwm
L’amministrazione Trump ha firmato un nuovo pacchetto di ordini esecutivi per imporre tariffe aggiuntive sulle importazioni da Canada, Messico e Cina, scatenando reazioni immediate da parte dei partner commerciali e generando incertezza nei mercati finanziari. Le misure, giustificate dal presidente statunitense come necessarie per affrontare “la minaccia straordinaria rappresentata da immigrati illegali e droga”, prevedono... Leggi tutto
L’amministrazione Trump ha firmato un nuovo pacchetto di ordini esecutivi per imporre tariffe aggiuntive sulle importazioni da Canada, Messico e Cina, scatenando reazioni immediate da parte dei partner commerciali e generando incertezza nei mercati finanziari. Le misure, giustificate dal presidente statunitense come necessarie per affrontare “la minaccia straordinaria rappresentata da immigrati illegali e droga”, prevedono un dazio del 25% sulla maggior parte delle importazioni da Canada e Messico, con un’eccezione del 10% per le risorse energetiche canadesi. Le importazioni cinesi, invece, saranno soggette a un’ulteriore tariffa del 10%.
Le reazioni internazionali
La risposta dei Paesi colpiti non si è fatta attendere. Il Canada ha annunciato tariffe del 25% su beni statunitensi per un valore di 30 miliardi di dollari canadesi, con un ulteriore pacchetto da 125 miliardi previsto entro 21 giorni. Il governo di Ottawa sta anche valutando restrizioni sulle esportazioni di minerali critici e risorse energetiche. Dal canto suo, il Messico, guidato dalla presidente Claudia Sheinbaum, ha promesso misure di ritorsione, mentre la Cina ha dichiarato di adottare “contromisure necessarie”, senza però fornire dettagli specifici.
Trump ha inoltre ribadito l’intenzione di aumentare “molto presto” i dazi sui prodotti dell’Unione Europea, citando il “deficit enorme” negli scambi commerciali con il blocco. Ha anche accennato a future tariffe su semiconduttori, acciaio, rame, alluminio e prodotti farmaceutici.
L’impatto sui mercati
Le dichiarazioni di Trump hanno immediatamente influenzato i mercati finanziari. Nella mattinata asiatica, le borse del continente hanno registrato perdite significative, mentre i futures sull’S&P 500 e sullo STOXX Europe 600 sono scesi. Anche il mercato delle criptovalute ha subito un contraccolpo, con Ethereum in calo del 26,5% in un contesto di riduzione del rischio da parte degli investitori.
Analisi e prospettive
Secondo gli esperti di UBS Global Wealth Management, guidati dal Chief Investment Officer Mark Haefele, le nuove tariffe rientrano in uno scenario atteso, ma potrebbero rappresentare un rischio significativo per la crescita economica degli Stati Uniti se mantenute a lungo. Canada e Messico, infatti, rappresentano circa il 30% del commercio totale statunitense, e un’escalation prolungata potrebbe innescare un “shock tariffario” con effetti negativi sull’inflazione e sulla crescita.
Tuttavia, UBS ritiene improbabile che i dazi del 25% su Canada e Messico vengano mantenuti per un periodo prolungato. L’amministrazione Trump potrebbe utilizzare queste misure come leva per rinegoziare l’accordo commerciale USMCA (United States-Mexico-Canada Agreement). Inoltre, la pressione dei gruppi industriali e la volatilità dei mercati potrebbero portare a un ripensamento della strategia.
Cosa guardare nei prossimi giorni
Nei prossimi giorni, l’attenzione sarà focalizzata sulla reazione dei mercati e dei policymaker alle nuove tariffe, nonché sui dati economici chiave, tra cui l’indice ISM sull’attività manifatturiera di gennaio e l’inflazione al consumo nella zona euro. Un altro momento cruciale sarà il 1° aprile, quando le agenzie federali statunitensi presenteranno un rapporto sui deficit commerciali persistenti, che potrebbe aprire la strada a ulteriori dazi.
Strategie di investimento
In un contesto di maggiore volatilità, UBS consiglia agli investitori di adottare strategie di diversificazione e copertura del rischio. Tra le opzioni preferite ci sono i titoli obbligazionari di alta qualità, che offrono protezione contro l’incertezza, e l’oro, considerato un efficace hedge contro i rischi geopolitici e inflazionistici. Nel breve termine, è consigliabile coprire o evitare l’esposizione al dollaro canadese (CAD) e al peso messicano (MXN), mentre il dollaro statunitense (USD) potrebbe rafforzarsi ulteriormente.
Nonostante le tensioni commerciali, UBS mantiene un outlook positivo per il mercato azionario statunitense, con un obiettivo per l’S&P 500 a 6.600 punti entro la fine del 2025. La crescita economica degli Stati Uniti e il potenziale dell’intelligenza artificiale, con lo sviluppo di modelli come DeepSeek, rappresentano fattori di supporto per i profitti aziendali e i mercati azionari.
In sintesi
Le nuove tariffe di Trump hanno riacceso le tensioni commerciali globali, creando incertezza e volatilità nei mercati. Mentre i prossimi giorni potrebbero offrire opportunità di negoziazione, il percorso della politica commerciale statunitense rimane incerto. In questo contesto, gli investitori dovranno navigare con cautela, bilanciando rischi e opportunità in un panorama economico in rapida evoluzione.