Intesa Sanpaolo: utile record nel 2024 per 8,7 miliardi
La Banca conferma anche una remunerazione importante per gli azionisti con un monte dividendi di oltre 6 miliardi e un buyback azionario di 2 miliardi
Intesa Sanpaolo chiude l’esercizio 2024 con una forte crescita dell’utile (+12%),, confermando la capacità “di generare una solida redditività sostenibile” e mantenendo una generosa remunerazione per i suoi azionisti. A ciò si aggiunge una patrimonializzazione molto solida, su livelli superiori ai requisiti normativi, ed il costante supporto all’economia reale, con a 70 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine erogato nel 202 (43 miliardi in Italia, di cui circa 38 miliardi erogati a famiglie e piccole e medie imprese).
I risultati del 2024
Nel 2024, per il Gruppo registra un utile netto in crescita del 12,2% a 8.666 milioni di euro, da 7.724 milioni del 2023, mentre il risultato corrente lordo è in crescita del 13,9% a 13.736 milioni di euro, da 12.056 milioni del 2023ed il risultato della gestione operativa in aumento del 12,5% rispetto al 2023.
Proventi operativi netti in crescita del 7,5% rispetto al 2023 (interessi netti +6,9%, commissioni nette +9,4%, risultato dell’attività assicurativa +4,1%) e costi operativi in aumento dell’ 1,3% rispetto al 2023.
Patrimonializzazione molto solida
Patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori ai requisiti normativi. Al 31 dicembre 2024, deducendo dal capitale 3 miliardi di euro di acconto dividendi 2024 pagato a novembre 2024 e 3,1 miliardi di euro di saldo dividendi 2024 proposto, il Common Equity Tier 1 ratio è risultato pari al 13,9%, Un dato che si confronta con un requisito SREP pari al 9,88%.
Il coefficiente risulta pari al 13,3% se calcolato deducendo anche 2 miliardi di euro di buyback autorizzato dalla BCE, e senza considerare circa 120 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (DTA), di cui circa 20 nel 2025.
Significativi ritorni per gli azionisti
Il solido andamento economico e patrimoniale dell’anno si è tradotto in una significativa creazione di valore per tutti gli stakeholder, fondata anche sul forte impegno ESG del Gruppo.
In particolare, la Banca prevede un significativo ritorno cash per gli azionisti, con la proposta all’Assemblea di dividendi complessivi pari a 6,1 miliardi di euro, corrispondente a un payout ratio pari al 70% dell’utile netto consolidato (3 miliardi di acconto dividendi 2024 pagato a novembre 2024 e proposta di 3,1 miliardi di saldo dividendi 2024 da pagare a maggio 2025) ed un buyback pari a 2 miliardi di euro da avviare a giugno 2025 (autorizzato dalla BCE).
Il Consiglio di Amministrazione riunitosi oggi ha deliberato di proporre alla prossima Assemblea ordinaria la distribuzione di 17,1 centesimi di euro per azione, al lordo delle ritenute di legge, come saldo dividendi (che si aggiunge a 17 centesimi di acconto pagato a novembre 2024) e l’esecuzione di un acquisto di azioni proprie pari a 2 miliardi di euro da avviare a giugno 2025. Il dividendo per azione complessivo proposto per il 2024 è quindi pari a 34,1 centesimi di euro. Rapportando l’importo unitario complessivo proposto di 34,1 centesimi di euro al prezzo di riferimento dell’azione registrato mediamente nel 2024, risulta un rendimento (dividend yield) pari a 9,8%.