Il Giappone stringe la morsa sugli exchange crypto non regolamentati: rischio rimozione dagli store di Apple e Google  

Apple e Google sotto pressione: rimozione delle app non autorizzate

Feb 7, 2025 - 15:44
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Il Giappone stringe la morsa sugli exchange crypto non regolamentati: rischio rimozione dagli store di Apple e Google  

Il Giappone continua a rafforzare il controllo sugli exchange di criptovalute non regolamentati: le autorità hanno chiesto ad Apple e Google di rimuovere dagli store le app di piattaforme prive di licenza. 

Questa mossa sottolinea l’impegno del paese nella tutela degli investitori e nella regolamentazione del settore crypto.  

Il giro di vite del Giappone sugli exchange crypto, problemi anche per Apple e Google

Il Financial Services Agency (FSA) giapponese ha intensificato le misure contro gli exchange di criptovalute non registrati, chiedendo ai giganti della tecnologia di eliminare le relative applicazioni dai loro store digitali. 

Questa iniziativa rientra nella strategia del governo per garantire che solo le piattaforme conformi alle normative possano operare nel paese.  

La regolamentazione in Giappone è tra le più severe al mondo. Dopo il caso Mt. Gox, il paese ha adottato un approccio rigido per prevenire frodi e proteggere gli utenti. Gli exchange devono ottenere una licenza dalla FSA per operare legalmente. 

Tuttavia, molte piattaforme continuano a offrire servizi senza autorizzazione, aggirando le normative e mettendo a rischio gli investitori.  

Il governo giapponese ha chiesto a Apple e Google di controllare più rigorosamente le app disponibili sui loro store. 

Le autorità vogliono impedire che gli utenti possano scaricare applicazioni di exchange crypto non regolamentati, riducendo così il rischio di truffe e perdite finanziarie.  

Questa richiesta solleva interrogativi sulla responsabilità delle big tech nel monitorare i servizi finanziari offerti sulle loro piattaforme. 

Se Apple e Google accoglieranno la richiesta, molte app di exchange potrebbero essere rimosse, limitando l’accesso degli utenti giapponesi a servizi non autorizzati.  

Il Giappone è stato tra i primi paesi a regolamentare il settore delle criptovalute. Dopo il crollo di Mt. Gox nel 2014, che ha causato la perdita di circa 850.000 Bitcoin, il governo ha introdotto normative severe per evitare episodi simili.  

Le autorità giapponesi considerano la regolamentazione un elemento chiave per garantire la sicurezza del mercato. 

Gli exchange registrati devono rispettare rigidi requisiti, inclusa la protezione dei fondi degli utenti e la conformità alle normative antiriciclaggio (AML). 

Tuttavia, gli exchange non regolamentati sfuggono a questi controlli, aumentando il rischio di frodi e hacking.  

Le conseguenze per gli exchange crypto non regolamentati  

Se Apple e Google accetteranno la richiesta del governo giapponese, gli exchange crypto non regolamentati subiranno un duro colpo. 

La rimozione dagli store digitali limiterà la loro capacità di attrarre nuovi utenti, riducendo il volume di scambi e la loro presenza nel mercato giapponese.  

Molti exchange potrebbero essere costretti a richiedere una licenza per continuare a operare nel paese. Tuttavia, ottenere l’approvazione della FSA non è semplice: le piattaforme devono dimostrare di rispettare elevati standard di sicurezza e trasparenza.  

Per gli utenti, questa misura potrebbe avere un doppio effetto. Da un lato, la rimozione delle app non autorizzate ridurrà i rischi legati a piattaforme poco sicure. Dall’altro, potrebbe limitare l’accesso a servizi innovativi offerti da exchange internazionali.  

Alcuni investitori potrebbero cercare soluzioni alternative, come l’utilizzo di VPN o piattaforme decentralizzate (DEX), per aggirare le restrizioni. Tuttavia, queste opzioni comportano rischi aggiuntivi, tra cui minori garanzie in caso di problemi tecnici o attacchi informatici.  

La decisione finale spetta ad Apple e Google, che dovranno valutare se conformarsi alle richieste del governo giapponese. 

Entrambe le aziende hanno già adottato misure per regolare le app finanziarie, ma una rimozione massiccia di applicazioni crypto potrebbe scatenare reazioni da parte della comunità.  

Se accetteranno la richiesta, potrebbero dover applicare criteri simili in altri paesi, aumentando il controllo sugli exchange crypto non regolamentati a livello globale. D’altra parte, se rifiuteranno, il Giappone potrebbe imporre restrizioni più severe sull’uso degli store digitali nel paese.