"Ho 24 anni e mi sento vecchia per continuare gli studi": lo sfogo dell'universitaria scatena i commenti

Una studentessa universitaria su Reddit ha recentemente sollevato una questione che ha colpito molti studenti universitari: come affrontare il sentimento di essere "vecchi" a 24 anni e sentire il peso del ritardo accumulato nei propri studi? La sua riflessione, che ha generato una serie di risposte e riflessioni nella community, offre uno spunto interessante su lla percezione del "tempo" e le scelte in ambito accademico e professionale. Indice Essere in ritardo all'università La fatica e le incertezze L'età è solo un numero L'indipendenza: un valore aggiunto Essere in ritardo all'università La studentessa ha condiviso il suo sfogo dicendo di sentirsi già "molto in ritardo" nel suo percorso universitario, nonostante sia vicina a laurearsi con una triennale."Sto per prendere la triennale a 24 anni appena compiuti e mi sento già molto in ritardo. Del tipo che se penso che a quest'ora dovrei essere a un paio di mesi dal prendere la magistrale mi viene un pochino da piangere," ha scritto.La sua percezione di "essere in ritardo" è legata a una serie di scelte che l'hanno portata a un percorso universitario non lineare, tra lavori part-time e il rallentamento degli studi. La fatica e le incertezze Nonostante sia vicina alla laurea triennale, l'utente si sente esausta."Aggiungo che sono esausta, sto preparando il mio ultimo esame e tutti i giorni faccio veramente tanta fatica a forzarmi di studiare," ha scritto, aggiungendo che non è una "cima" nello studio e che, per ottenere gli stessi risultati degli altri, deve impegnarsi di più. Le sue incertezze sono legate anche al futuro, alla paura di iscriversi alla magistrale solo per accorgersi che le sue energie sono esaurite, rischiando così di perdere ancora più tempo.Inoltre, si interroga sulla scelta di entrare nel mondo del lavoro e non proseguire con gli studi. L'età è solo un numero Le risposte degli utenti hanno offerto diversi punti di vista.Un altro giovane di 24 anni ha ammesso di aver pensato in modo simile fino a poco tempo fa, aggiungendo: "Ti posso dire che le persone più grandi di noi penseranno 'ha solo 24 anni e si fa sto problemi'. In ogni caso non sei in ritardo per nulla, hai letteralmente mille opzioni davanti ancora,", rassicurando l'utente che non è mai troppo tardi per cambiare strada. Un altro utente ha risposto condividendo una situazione simile, parlando dei suoi 3 anni persi tra una laurea sbagliata e vari lavoretti. "Penso sempre che è meglio perdere degli anni ora per cercare di costruirsi una vita di cui si è fieri nel lungo termine, perché 2-3 anni alla fine non sono niente rispetto ai 40+ di lavoro che ci aspettano," ha detto.Enfatizzando l'importanza di guardare al lungo periodo e non al breve termine. C'è anche chi ha condiviso la propria esperienza di ritorno all'università dopo i 30 anni, sottolineando che, nonostante l'età, non ci sono limiti per seguire la propria passione: "Prima di cominciare avevo il 'complesso' dell’età, invece mi è capitato di fare esami dove ero la più giovane! Ho colleghi universitari di più di 40 e addirittura 50 anni."  L'indipendenza: un valore aggiunto Un altro utente ha suggerito di considerare il lavoro come una possibilità per crescere e fare esperienza prima di decidere se proseguire con la magistrale: "Sopo la triennale mi butterei subito nel mondo del lavoro, passare dalla teoria alla pratica e fare tanta esperienza," ha detto, consigliando di essere indipendenti almeno per un po', per poi decidere se la mancanza della magistrale possa effettivamente limitare la propria carriera."Se mentre lavoro capisco che non avere la magistrale mi limita tanto, allora riprenderei gli studi, ma con l'ottica che sono già una professionista," ha concluso.

Feb 7, 2025 - 13:15
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"Ho 24 anni e mi sento vecchia per continuare gli studi": lo sfogo dell'universitaria scatena i commenti

Una studentessa universitaria su Reddit ha recentemente sollevato una questione che ha colpito molti studenti universitari: come affrontare il sentimento di essere "vecchi" a 24 anni e sentire il peso del ritardo accumulato nei propri studi? La sua riflessione, che ha generato una serie di risposte e riflessioni nella community, offre uno spunto interessante su lla percezione del "tempo" e le scelte in ambito accademico e professionale.

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Indice

  1. Essere in ritardo all'università
  2. La fatica e le incertezze
  3. L'età è solo un numero
  4. L'indipendenza: un valore aggiunto

Essere in ritardo all'università

La studentessa ha condiviso il suo sfogo dicendo di sentirsi già "molto in ritardo" nel suo percorso universitario, nonostante sia vicina a laurearsi con una triennale.
"Sto per prendere la triennale a 24 anni appena compiuti e mi sento già molto in ritardo. Del tipo che se penso che a quest'ora dovrei essere a un paio di mesi dal prendere la magistrale mi viene un pochino da piangere," ha scritto.
La sua percezione di "essere in ritardo" è legata a una serie di scelte che l'hanno portata a un percorso universitario non lineare, tra lavori part-time e il rallentamento degli studi.

La fatica e le incertezze

Nonostante sia vicina alla laurea triennale, l'utente si sente esausta.
"Aggiungo che sono esausta, sto preparando il mio ultimo esame e tutti i giorni faccio veramente tanta fatica a forzarmi di studiare," ha scritto, aggiungendo che non è una "cima" nello studio e che, per ottenere gli stessi risultati degli altri, deve impegnarsi di più.

Le sue incertezze sono legate anche al futuro, alla paura di iscriversi alla magistrale solo per accorgersi che le sue energie sono esaurite, rischiando così di perdere ancora più tempo.
Inoltre, si interroga sulla scelta di entrare nel mondo del lavoro e non proseguire con gli studi.

L'età è solo un numero

Le risposte degli utenti hanno offerto diversi punti di vista.
Un altro giovane di 24 anni ha ammesso di aver pensato in modo simile fino a poco tempo fa, aggiungendo: "Ti posso dire che le persone più grandi di noi penseranno 'ha solo 24 anni e si fa sto problemi'. In ogni caso non sei in ritardo per nulla, hai letteralmente mille opzioni davanti ancora,", rassicurando l'utente che non è mai troppo tardi per cambiare strada.

Un altro utente ha risposto condividendo una situazione simile, parlando dei suoi 3 anni persi tra una laurea sbagliata e vari lavoretti. "Penso sempre che è meglio perdere degli anni ora per cercare di costruirsi una vita di cui si è fieri nel lungo termine, perché 2-3 anni alla fine non sono niente rispetto ai 40+ di lavoro che ci aspettano," ha detto.
Enfatizzando l'importanza di guardare al lungo periodo e non al breve termine.

C'è anche chi ha condiviso la propria esperienza di ritorno all'università dopo i 30 anni, sottolineando che, nonostante l'età, non ci sono limiti per seguire la propria passione: "Prima di cominciare avevo il 'complesso' dell’età, invece mi è capitato di fare esami dove ero la più giovane! Ho colleghi universitari di più di 40 e addirittura 50 anni." 

L'indipendenza: un valore aggiunto

Un altro utente ha suggerito di considerare il lavoro come una possibilità per crescere e fare esperienza prima di decidere se proseguire con la magistrale: "Sopo la triennale mi butterei subito nel mondo del lavoro, passare dalla teoria alla pratica e fare tanta esperienza," ha detto, consigliando di essere indipendenti almeno per un po', per poi decidere se la mancanza della magistrale possa effettivamente limitare la propria carriera.
"Se mentre lavoro capisco che non avere la magistrale mi limita tanto, allora riprenderei gli studi, ma con l'ottica che sono già una professionista," ha concluso.