Giorno della Memoria, 5 cose che forse non sai sui campi di sterminio e sulla Shoah
Nella Giornata della Memoria la storia si fa ricordo. Il 27 gennaio è la data che ci ricorda che c'è stato un tempo in cui l'umanità ha miseramente fallito.Ancora oggi, nei luoghi simbolo delle atrocità nazifasciste riecheggiano gli orrori che hanno fatto da sfondo alla Seconda Guerra Mondiale. I lager, o anche campi di concentramento, teatri di crimini indicibili, sono stati anche lo scenario di storie fino a oggi rimaste sepolte negli scaffali del tempo.Tra queste, si ricorda anche la cosiddetta 'vendetta silenziosa', consumatasi dopo la fine della Shoah ma molti altri eventi che vale la pena ricordare proprio oggi. Ecco 5 fatti che forse non conoscevi sui campi di concentramento e sull'Olocausto. Indice La rivolta nel campo di Treblinka L'amore proibito Lo Zyklon B fu inventato da un ebreo (l'azienda che lo produceva esiste ancora) Hilter non visitò mai i lager La vendetta silenziosa La rivolta nel campo di Treblinka Quasi 900mila ebrei e 2mila rom. Questo il bilancio di un solo giorno dei prigionieri uccisi nel campo di sterminio di Treblinka, in Polonia.Qui, come leggiamo su Il Fatto Quotidiano, l'eccidio avvenne in un solo giorno, in risposta al tentativo di rivolta innescato dai prigionieri. Più di 700 ebrei riuscirono a impadronirsi di alcune armi appiccando un incendo nel lager. Dal canto loro, i soldati tedeschi, poco più di una 20ina, non poterono fare altro che chiamare i rinforzi, reprimendo la rivolta con il sangue. L'amore proibito Un'altra storia che vale la pena di ricordare in questa giornata è quella che vede protagonisti l'SS Franz Wunch, supervisore del campo di sterminio di Auschwitz, e la prigioniera ebrea slovacca Helena Citronova. L'ufficiale nazista infatti si innamorò della donna e fece di tutto per salvarla, riuscendo ad evitare la camera a gas sia a lei che a sua sorella.La storia d'amore tra i due non nacque mai, ma Norimberga la donna testimoniò a favore di Wunsch, sostenendo di essersi salvata solo grazie a lui. Lo Zyklon B fu inventato da un ebreo (l'azienda che lo produceva esiste ancora) Un altro fatto assodato è che l’azienda che forniva lo Zyklon B, il famigerato acido cianidrico usato nelle camere a gas, produce ancora pesticidi. E, ironia della sorte, l'agente tossico – pensato inzialmente come antiparassitario – fu messo a punto (anni prima della Shoah) dal chimico Premio Nobel Fritz Haber, ebreo e anche lui perseguitato dai nazifascisti. Hilter non visitò mai i lager E se ti dicessimo che Adolf Hitler non ha mai visitato un campo di concentramento, ci crederesti? Eppure è proprio così. A differenza del capo delle SS Heinrich Himmler, il Führer non si è mai recato in un lager. Il motivo? Secondo gli storici, tra cui Ian Kershaw, professore all’Università di Sheffield, l'ipotesi più plausibile è che Hilter non volesse essere coinvolto pubblicamente nell’esecuzione dell’Olocausto. La "vendetta silenziosa" Al termine della Seconda Guerra Mondiale dietro le sbarre finirono appena 300 nazisti. Tutti gli altri morirono o riuscirono a fuggire, mettendosi in salvo alla volta di Spagna, Canada e America del Sud. Alcuni dei sopravvissuti ai campi di concentramento non potevano sopportare questa impunità e così si organizzarono nel gruppo dei cosiddetti 'Nokmin', noti anche come Jew Avengers (i vendicatori ebrei). Secondo Michael Elkins, ex corrispondente da Gerusalemme per la Bbc e autore di un libro su di loro, Forged in Fury, agli Avengers sarebbero da attribuire le morti sospette di diversi ex nazisti, trovati impiccati, strangolati, investiti o con del cherosene nel sangue. Mentre a Norimberga, in un centro di detenzione per ex SS, avvelenarono 1900 prigionieri mettendo l’arsenico nelle loro pagnotte. L'obiettivo dei Jew Avengers era semplice: uccidere 6 milioni di tedeschi, uno per ogni ebreo trucidato durante la Shoah.Un piano che passava per l'avvelenamento delle acque di 5 città tedesche, ma che non andò mai in porto. Al riguardo, va menzionata la serie Prime Video 'Hunters' con protagonista Al Pacino.
Nella Giornata della Memoria la storia si fa ricordo. Il 27 gennaio è la data che ci ricorda che c'è stato un tempo in cui l'umanità ha miseramente fallito.
Ancora oggi, nei luoghi simbolo delle atrocità nazifasciste riecheggiano gli orrori che hanno fatto da sfondo alla Seconda Guerra Mondiale.
I lager, o anche campi di concentramento, teatri di crimini indicibili, sono stati anche lo scenario di storie fino a oggi rimaste sepolte negli scaffali del tempo.
Tra queste, si ricorda anche la cosiddetta 'vendetta silenziosa', consumatasi dopo la fine della Shoah ma molti altri eventi che vale la pena ricordare proprio oggi.
Ecco 5 fatti che forse non conoscevi sui campi di concentramento e sull'Olocausto.
Indice
La rivolta nel campo di Treblinka
Quasi 900mila ebrei e 2mila rom. Questo il bilancio di un solo giorno dei prigionieri uccisi nel campo di sterminio di Treblinka, in Polonia.
Qui, come leggiamo su Il Fatto Quotidiano, l'eccidio avvenne in un solo giorno, in risposta al tentativo di rivolta innescato dai prigionieri.
Più di 700 ebrei riuscirono a impadronirsi di alcune armi appiccando un incendo nel lager. Dal canto loro, i soldati tedeschi, poco più di una 20ina, non poterono fare altro che chiamare i rinforzi, reprimendo la rivolta con il sangue.
L'amore proibito
Un'altra storia che vale la pena di ricordare in questa giornata è quella che vede protagonisti l'SS Franz Wunch, supervisore del campo di sterminio di Auschwitz, e la prigioniera ebrea slovacca Helena Citronova.
L'ufficiale nazista infatti si innamorò della donna e fece di tutto per salvarla, riuscendo ad evitare la camera a gas sia a lei che a sua sorella.
La storia d'amore tra i due non nacque mai, ma Norimberga la donna testimoniò a favore di Wunsch, sostenendo di essersi salvata solo grazie a lui.
Lo Zyklon B fu inventato da un ebreo (l'azienda che lo produceva esiste ancora)
Un altro fatto assodato è che l’azienda che forniva lo Zyklon B, il famigerato acido cianidrico usato nelle camere a gas, produce ancora pesticidi. E, ironia della sorte, l'agente tossico – pensato inzialmente come antiparassitario – fu messo a punto (anni prima della Shoah) dal chimico Premio Nobel Fritz Haber, ebreo e anche lui perseguitato dai nazifascisti.
Hilter non visitò mai i lager
E se ti dicessimo che Adolf Hitler non ha mai visitato un campo di concentramento, ci crederesti? Eppure è proprio così. A differenza del capo delle SS Heinrich Himmler, il Führer non si è mai recato in un lager.
Il motivo? Secondo gli storici, tra cui Ian Kershaw, professore all’Università di Sheffield, l'ipotesi più plausibile è che Hilter non volesse essere coinvolto pubblicamente nell’esecuzione dell’Olocausto.
La "vendetta silenziosa"
Al termine della Seconda Guerra Mondiale dietro le sbarre finirono appena 300 nazisti. Tutti gli altri morirono o riuscirono a fuggire, mettendosi in salvo alla volta di Spagna, Canada e America del Sud.
Alcuni dei sopravvissuti ai campi di concentramento non potevano sopportare questa impunità e così si organizzarono nel gruppo dei cosiddetti 'Nokmin', noti anche come Jew Avengers (i vendicatori ebrei).
Secondo Michael Elkins, ex corrispondente da Gerusalemme per la Bbc e autore di un libro su di loro, Forged in Fury, agli Avengers sarebbero da attribuire le morti sospette di diversi ex nazisti, trovati impiccati, strangolati, investiti o con del cherosene nel sangue.
Mentre a Norimberga, in un centro di detenzione per ex SS, avvelenarono 1900 prigionieri mettendo l’arsenico nelle loro pagnotte.
L'obiettivo dei Jew Avengers era semplice: uccidere 6 milioni di tedeschi, uno per ogni ebreo trucidato durante la Shoah.
Un piano che passava per l'avvelenamento delle acque di 5 città tedesche, ma che non andò mai in porto.
Al riguardo, va menzionata la serie Prime Video 'Hunters' con protagonista Al Pacino.