Forex, Euro/Dollaro: target tecnici e possibile strategie di breve termine

Il cambio tra Euro e Dollaro Usa (Eur/Usd) è arrivato a perdere oltre il 7% dal novembre dello scorso anno: la rottura e il conseguente retest della trendline rialzista di lungo periodo hanno infatti generato un aumento di volumi che ha portato il prezzo fino al supporto posto in zona 1,022. Una volta identificato questo... Leggi tutto

Feb 2, 2025 - 13:55
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Forex, Euro/Dollaro: target tecnici e possibile strategie di breve termine

Il cambio tra Euro e Dollaro Usa (Eur/Usd) è arrivato a perdere oltre il 7% dal novembre dello scorso anno: la rottura e il conseguente retest della trendline rialzista di lungo periodo hanno infatti generato un aumento di volumi che ha portato il prezzo fino al supporto posto in zona 1,022.

Una volta identificato questo supporto ho atteso di aver un segnale di inversione chiaro per intervenire a rialzo sull’Eur/Usd. Quest’ultimo è arrivato il 15 gennaio e come previsto nell’ultimo articolo, dove ci aspettavamo un movimento rialzista sul cross quest’ultimo è arrivato a seguito della divergenza creata sull’oscillatore RSI e sui corsi per quanto concerne la parte algoritmica dell’analisi.

Per quanto riguarda la price action, avevo individuato un pattern candelistico di inversione rialzista denominato morning star (si veda la vedi freccia verde e quadrato verde sul grafico).

Il mercato si è poi mosso favorevolmente nei alla nostra analisi e ci ha confermato di aver “sentito” questo importante supporto prendendo il target previsto a rialzo.

Per quanto riguarda la possibilità di intervenire nuovamente sull’Eur/Usd, si potrebbe farlo utilizzando la prossima creazione di un minimo crescente e la rottura successiva del massimo precedente. Così facendo potremo assistere a un cambiamento di trend, in quanto a oggi possiamo definire di essere ancora in un trend per ribassista governato da impulsi e correzioni continuamente ribassiste con minimi e massimi continuamente a ribasso.

Questo ultimo movimento ribassista potrebbe terminare prima dell’ultimo minimo posto sul supporto in zona 1,022 e quindi interrompere la serie di minimi e massimi decrescenti sul prezzo, per poi dare una dimostrazione di forza nella rottura del massimo precedente posto in zona 1,048 e completare il cambiamento di trend.

La rottura di questa resistenza comporterebbe anche la rottura a rialzo della media mobile tarata 60 periodi che ha trattenuto il prezzo al di sotto negli ultimi sei mesi, la rottura di questa potrebbe generare un ulteriore spinta.

Attenzione però: quest’operazione è possibile solo se avremo una nuova dimostrazione di forza nella rottura della resistenza posta in zona 1,048 impostando così uno stop loss alla fine del movimento ribassista contrario alla nuova tendenza in corso e come primo obiettivo il massimo posto in zona 1,077 adiacente alla trend line rotta precedentemente.

Così facendo, imposterei un’operazione con un rischio rendimento di 1:2.2.

Supporti e resistenze

  • Supporto: 1,036
  • Supporto: 1,022
  • Resistenza: 1,058
  • Resistenza: 1,077

A cura di Christian Poggesi, analista e strategist di B.T.F. Company