Ferrari, niente prima guida. Leclerc e Hamilton coppia entusiasmante ma esplosiva

Le foto insieme nei servizi fotografici sono perfette, il dream team si è compiuto, la palla adesso passa tutta alla

Feb 5, 2025 - 05:01
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Ferrari, niente prima guida. Leclerc e Hamilton coppia entusiasmante ma esplosiva

Le foto insieme nei servizi fotografici sono perfette, il dream team si è compiuto, la palla adesso passa tutta alla squadra che dovrà decidere come trattare due piloti con ambizioni uguali, ma situazioni del tutto opposte. Lewis Hamilton e Charles Leclerc sono due piloti leali, sportivi, non è difficile immaginare tra loro una convivenza improntata ad una sana competizione e al rispetto reciproco.

Ciò detto, come visto con ogni coppia recente anche e soprattutto in Ferrari, quando i piloti sono troppo vicini tra loro, le incomprensioni, i malumori, gli screzi, sono all’ordine del giorno. E’ impossibile avere due piloti alla pari e sperare che la rivalità non si accenda, non esista. Potrebbe succedere soltanto con una macchina veramente lenta, e quindi in una scuderia senza alcuna ambizione. Ovviamente ci auspichiamo non sia il caso della Rossa nel 2025.

Leclerc da quando è arrivato in Ferrari non ha mai avuto la vita facile. Il suo primo team mate è stato il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel, con il quale il monegasco ha avuto una rivalità accesa ma piena di rispetto, tanto da dedicargli il casco all’ultima gara di Seb in rosso, ad Abu Dhabi nel 2020. Non sono mancati però i momenti di tensione, come a Singapore e San Paolo nel 2019.

I quattro anni di convivenza con Carlos Sainz possono fare giurisprudenza; Charles ha avuto con lo spagnolo un buon rapporto di base, fuori e dentro la pista, ed entrambi i piloti si sono spinti a vicenda. Sainz dal canto suo ha sempre vissuto in modo molto sentito il confronto con Leclerc, non facendo mistero di tenerci particolarmente a batterlo. I momenti difficili non sono però mancati. Silverstone 2022 è entrata nell’immaginario collettivo come una delle gestioni peggiori di una coppia piloti da parte di una scuderia.

La vittoria “macchiata” di Sainz, con una strategia a dir poco penalizzante per Leclerc, ha contribuito a rovinare il rapporto tra il pilota di Montecarlo e Mattia Binotto, l’allora team principal del Cavallino. La tensione crescente tra i due alfieri della Rossa è esplosa a Las Vegas nel 2024. Dopo qualche duello di troppo in stagione, Leclerc si è sentito “tradito” da Sainz, accusandolo poi apertamente di non rispettare mai gli accordi di non belligeranza, o comunque le regole di ingaggio della scuderia.

Con Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo accolto con retorica messianica dai media e monopolizzatore totale del letargo invernale della Formula 1, la Rossa ha ancora di più innalzato il coefficiente di difficoltà della gestione dei suoi piloti. Adesso hai da un lato del box il talento di casa, il pilota cresciuto con i colori di Maranello, il “predestinato”, il pilota su cui avevi puntato la rinascita. Dall’altro hai il più grande di sempre nei numeri, un fenomeno, leggenda vivente di questo sport, che arriva nella Scuderia con il chiaro obiettivo di provare l’assalto all’ottavo titolo iridato. Sono due situazioni inconciliabili. Toccherà alla squadra saper gestire le ambizioni di entrambi senza penalizzare nessuno dei due.

E’ chiaro che ad Hamilton non puoi chiedere di fare la seconda guida. E’ Lewis Hamilton, la superstar, accolto da tale e con un carico di aspettative incalcolabile. E’ piuttosto difficile chiedere a Leclerc, trascinatore e bandiera della Rossa, di fare un passo indietro e tornare ad essere il giovanotto di belle speranze che deve crescere accanto al fuoriclasse. Sarebbe inaccettabile.

Leclerc è un grande pilota nel pieno della sua maturità. L’unica soluzione è l’assoluta parità di trattamento, e la Ferrari e Fred Vasseur in particolare dovranno essere bravissimi nel gestire una coppia di corridori tanto entusiasmante quanto potenzialmente esplosiva. I galli nel pollaio saranno due, la speranza è che alla fine non vinca l’unico lupo al quale viene sempre affiancato l’agnellino sacrificale di turno (indizio: MV).

Antonino Rendina