Criptovalute, i trend più significativi e cosa aspettarsi
Il CEO di HODLIE G.Sommariva: "Febbraio favorevole, dipende dai dazi Usa e Medio Oriente"
Gennaio è stato un mese cruciale per il settore delle criptovalute: è la fotografia scattata da Hodlie che ha analizzato i principali trend.
Mercato crypto
Nei primi giorni del mese, Bitcoin (BTC) ha superato nuovamente la soglia dei $100.000, trainato dalle voci di una sua possibile adozione come riserva strategica degli Stati Uniti. Tuttavia, la situazione si è complicata con l’attesa per le decisioni sui dazi americani, portando BTC sotto i $90.000 e Ethereum (ETH) sotto i $3.000.
Rally, memecoin e scossoni regolatori
Un evento di rilievo è stato il 15 gennaio, quando Gary Gensler ha lasciato la presidenza della SEC, segnando una svolta storica per il settore. Al suo posto, ad interim, è stato nominato Mark Uyeda, sostenitore dichiarato delle criptovalute. I mercati hanno reagito con entusiasmo: XRP ha toccato un massimo di $3,40.
Il 17 gennaio è stato segnato dal lancio del token OFFICIAL TRUMP, memecoin di Donald Trump sulla blockchain di Solana, che ha registrato un’impennata da $0,08 a $77 in poche ore, seguita da un rapido declino. L’euforia per le memecoin si è affievolita ulteriormente con il lancio di un token simile da parte di Melania Trump pochi giorni dopo.
Nonostante l’assenza di riferimenti alle crypto nel discorso di insediamento di Trump, Bitcoin ha chiuso il mese a $102.400 (+9,46%), mostrando una buona resilienza rispetto agli eventi geopolitici.
Cosa aspettarsi
“Storicamente un mese favorevole per Bitcoin, febbraio potrebbe vedere un nuovo slancio – dichiara Gianluca Sommariva co fondatore e CEO di Hodlie – . Tuttavia, le incertezze sui dazi USA verso Messico, Canada e Cina rappresentano una minaccia concreta per il mercato globale. Sul fronte geopolitico, le prospettive di pace in Medio Oriente potrebbero rappresentare un fattore positivo per la stabilità economica, accendendo nuove speranze per una bull run nel comparto crypto”.