Bonus mamma, chi lo perde e chi può ancora beneficiarne

Dal 2025 il bonus mamme resta solo per chi ha tre figli. Stop all’esonero per le madri con due figli. Nuovo sgravio parziale, ma senza dettagli chiari

Feb 5, 2025 - 20:58
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Bonus mamma, chi lo perde e chi può ancora beneficiarne

Se nel 2024 il bonus mamme era stata esteso anche a chi aveva due figli, dal 2025 la porta si chiude, restringendo il numero delle beneficiarie. La Manovra ha ristretto le maglie dell’accesso, rendendo il beneficio esclusivo per chi ha tre o più figli tanto da formare una squadra di calcetto. Un cambio di rotta che esclude molte famiglie dalla misura, lasciandole in attesa di risposte concrete.

E le esclude quasi tutte, considerati i dati dell’Inps sulla natalità e considerato che in Italia il numero medio di figli per donna è di 1,20 al 2023.

Esonero contributivo per le madri con tre figli

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto un esonero contributivo fino a 3.000 euro annui per le madri con almeno tre figli, valido fino al diciottesimo anno del più piccolo. Il beneficio è riservato esclusivamente a chi ha un contratto a tempo indeterminato, mentre le lavoratrici domestiche restano escluse. Qui, il bonus mamma rimarrà operativa fino al 31 dicembre 2026 e coprirà anche le nascite, gli affidi e le adozioni di un terzo figlio fino a tale data.

Con il messaggio n. 401 del 31 gennaio 2025, l’Inps ha confermato la validità dell’agevolazione fino alla scadenza già fissata. Il beneficio verrà applicato anche alle madri che nel corso del 2025 o del 2026 avranno un terzo figlio, sia per nascita che per affido o adozione, a patto che il loro contratto di lavoro sia a tempo indeterminato. Il messaggio dell’ente previdenziale ribadisce così i limiti temporali della misura e chiarisce il perimetro di applicazione per le lavoratrici interessate.

Stop al beneficio per chi ha due figli

Nel 2024 il governo aveva temporaneamente allargato il perimetro del bonus anche alle madri con due figli, a patto che il più piccolo non avesse superato i dieci anni. Un’apertura con scadenza preimpostata, che si è chiusa senza proroghe al 31 dicembre. Dal primo gennaio 2025, l’accesso all’esonero contributivo resta un privilegio per le madri con tre o più figli, escludendo chi fino a pochi mesi fa ne beneficiava.

L’Inps, con il messaggio n. 401 del 31 gennaio 2025, ha confermato che per le madri con due figli il beneficio è ormai svanito. La fine di un’illusione per molte famiglie che contavano su un aiuto economico ormai scomparso dai radar normativi.

Nuovo esonero parziale per il 2025

La nuova Legge di Bilancio ha rimescolato le carte del bonus mamme, introducendo un esonero contributivo parziale destinato a una platea più ampia. Il beneficio è stato esteso a chi ha un impiego a tempo determinato o indeterminato e, per la prima volta, anche alle lavoratrici autonome con un reddito annuo inferiore ai 40.000 euro.

Dal 2025, l’agevolazione sarà disponibile per le madri con almeno due figli fino a quando il più piccolo compirà dieci anni. A partire dal 2027, il beneficio si restringerà nuovamente, garantendo lo sconto solo alle madri con tre o più figli fino al diciottesimo anno del più giovane.

L’accesso all’esonero contributivo è vincolato a un tetto di reddito annuo di 40.000 euro. Per le lavoratrici autonome, è previsto un meccanismo specifico di verifica, con criteri ancora da definire.

Le partite Iva potranno usufruire del bonus solo se il loro reddito proviene da lavoro autonomo, impresa in contabilità ordinaria o semplificata, o da partecipazioni societarie. Resta esclusa, senza appello, chi opera sotto il regime forfettario.

Cambiano gli importi e si attende il decreto attuativo

Se nel 2024 lo sgravio sui contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti era totale, dal 2025 la musica cambia: l’agevolazione sarà ridotta, ma non si sa di quanto. Il governo non si è ancora sbilanciato, lasciando la decisione nelle mani di un decreto attuativo dei ministeri dell’Economia e del Lavoro, che al momento non ha ancora visto la luce.