Ferrari, Leclerc: l’arte di scassare le palle al monegasco. Anche basta…

Il dovere morale delle Ferrari: dare una vettura a Leclerc per vincere il mondiale.Detta così sembra quasi un obbligo, e in effetti lo è, considerando l’amore verso il Cavallino Rampante profuso dal monegasco nei 6 anni di carriera spesi in rosso. Charles si incazza, sbraita e riprende il team quando sbaglia. Tuttavia, non ha mai […]

Gen 27, 2025 - 15:25
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Ferrari, Leclerc: l’arte di scassare le palle al monegasco. Anche basta…

Il dovere morale delle Ferrari: dare una vettura a Leclerc per vincere il mondiale.
Detta così sembra quasi un obbligo, e in effetti lo è, considerando l’amore verso il Cavallino Rampante profuso dal monegasco nei 6 anni di carriera spesi in rosso. Charles si incazza, sbraita e riprende il team quando sbaglia. Tuttavia, non ha mai preso in considerazione le offerte di altre scuderie che avrebbero fatto carte false per averlo. Una su tutte? Mercedes. La squadra di Brackley ci ha pure provato ad avvicinarsi al ferrarista. Ha parlato con lui, ma l’enorme amore per Maranello ha chiuso ogni singola porta.

Questi i fatti che risalgono a circa due stagioni fa, quando Toto Wolff, con la sua parlantina a metà tra venditore del Folletto e mental coach, ha cercato di far convergere i pensieri dell’ex Alfa Romeo con i suoi. Gli è andata molto male, però. Leclerc vede solo rosso. Gli frega un tubo del resto. Vuole vincere con la storica scuderia. E sotto questo punto di vista, i tempi potrebbero essere maturi, nel 2025. La squadra modenese si appresta a disputare una campagna agonistica dove, lavoro permettendo, potrebbe avere la chance di lottare per ambedue i titoli iridati sino al termine del mondiale.

Leclerc Ferrari
Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) – Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)

C’è pure Lewis, però. Un fenomeno che ha vinto tutto e si è procurato di riscrivere ogni singolo record nella massima categoria del motorsport. Ha 40 anni, Hamilton, sebbene mostri una condizione fisica straordinaria e una voglia matta di trionfare ancora. La sua prima settimana con la Ferrari gli ha fatto capire l’entità della sua scelta. Non sarà affatto semplice, per il pilota di Stevenage, arrivare e come per magia lottare per l’iride. Eppure questo è il suo obiettivo, ovviamente condiviso con il suo più giovane compagno di squadra. Quel Leclerc che non vede l’ora di consacrarsi.

Ferrari, Leclerc: la voglia di menarglielo non finisce mai…

Charles è stato spesso additato di una condotta incostante. Questa è un po’ l’idea generale di chi fa parte del paddock: siano piloti, tecnici, ingegneri, addetti ai lavori, team principal, media e quant’altro. Per quanto ci riguarda, il troppo rigore nel giudizio verso il ferrarista è francamente stucchevole. Lo è, specie quando è totalmente privo di fondamenta. C’è infatti chi parla perché si annoia o magari perché gli piace mettere zizzania nell’ambiente. È il caso di Helmut Marko, un vero esperto nel dire stronzate. Sì, stronzate… andava usato un termine del genere. Forte. Che spieghi bene le sue parole.

Durante l’ultima settimana, l’ottuagenario austriaco ha parlato di Leclerc. Ha definito il monegasco un vero asso della qualifica, quando la benzina a bordo è molto poca e la capacità di ottimizzare il rendimento della vettura è fondamentale. Un talento per abbassare i tempi quanto più possibile. Per limare centesimi, a volte millesimi, grazie alla capacità di interpretare a meraviglia il mezzo meccanico che ha sotto il culo. E in effetti è davvero bravo a farlo. Non per nulla, malgrado nella sua carriera non abbia avuto grandi macchine, ha centrato diverse partenze dal palo inattese.

Ferrari F1
La concentrazione di Charles Leclerc (Ferrari) – GP Qatar 2024

Questo non vuol dire che in gara sia scarso, però, o che non riesca a ottenere il medesimo risultato in gara. Anzi tutto va chiarito un fatto: sulla distanza dei 300 Km ci sono una marea di fattori che agiscono sul risultato. Uno di questi è rappresentato dalle gomme che, per la Ferrari, almeno sino al campionato scorso, hanno dato filo da torcere ai piloti. Quando una monoposto di F1 consuma troppo le coperture, puoi essere Mandrake al volante, che comunque arrivi dietro. Punto. Per di più ci sono le strategie, altro elemento che può inficiare in maniera molto negativa se non impostate a dovere.

Ripercorrendo la carriera di Leclerc con la rossa, sono davvero tante le volte che, purtroppo per lui, il “remote garage” o, in linea generale, chi gli suggeriva le tattiche durante la corsa, gli ha fatto perdere una marea di posizioni. A volte in maniera talmente plateale che pure un bambino se ne sarebbe accorto. Su tutti, l’esempio di Montecarlo stagione 2022, quando Charles, partito primo, si è dovuto accontentare della quarta posizione per errori grossolani del team. Non possiamo dimenticare nemmeno l’affidabilità. Diverse vetture guidate dal monegasco lo hanno lasciato a piedi, infatti.

Ricorderemo il Bahrein del campionato 2019, quando, in testa alla corsa, a pochi giri dal termine si è dovuto ritirare. Aveva pure ricevuto i complimenti e la consolazione di Lewis, in quella circostanza, quando il britannico aveva empatizzato nel retro podio confortando il ferrarista. Interessante pure la corsa in casa Red Bull del mondiale 2022, dove Charles, con l’acceleratore bloccato, ha comunque portato a casa la vittoria battendo Max Verstappen. A questi ultimi esempi e alle ragioni menzionate nei paragrafi precedenti, va sommato il rendimento nel mondiale 2024.

Leclerc Ferrari
lo scortico super consulente Helmut Marko (Red Bull) al Gran Premio del Messico edizione 2024

Nella seconda parte della stagione, quando la SF-24 finalmente era competitiva, Leclerc è il pilota che ha messo da parte più punti di tutti. Pure di Norris e Verstappen. Mentre se diamo uno sguardo generale a tutta la stagione, su 24 corse, pensate un po’, Charles ha chiuso tra i primi 5 in ventuno occasioni. Una costanza davvero super. Ciò malgrado, Marko si fregia dell’ennesima minchiata. Ci riferiamo alle parole sulle prestazioni del monegasco dove, secondo “la brillante” analisi di Helmut, sbaglierebbe troppo in gara. Ancora una volta ci pareva interessante sottolineare l’inadeguatezza del suo pensiero…

Autori: Zander Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv