Fallito anche il tentativo al Makalu. Niente vittorie invernali sugli “ottomila” nel 2025

Sanu Sherpa, l’iraniano Abolfazl Ghozali e i loro compagni hanno rinunciato il 26 gennaio, a 7900 metri di quota. Nelle scorse settimane avevano fatto dietrofront le spedizioni all’Everest, all’Annapurna e al Manaslu. L'articolo Fallito anche il tentativo al Makalu. Niente vittorie invernali sugli “ottomila” nel 2025 proviene da Montagna.TV.

Gen 29, 2025 - 14:15
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Fallito anche il tentativo al Makalu. Niente vittorie invernali sugli “ottomila” nel 2025

Anche l’ultima spedizione invernale agli “ottomila” del Nepal ha dovuto fare dietrofront. A comunicarlo, martedì 28 gennaio, è stata l’agenzia Makalu Adventure, che ha organizzato il tentativo. Meta degli alpinisti era proprio il Makalu, 8485 metri, la quinta montagna della Terra, che si alza a est del massiccio dell’Everest.

Il capospedizione Sanu Sherpa, Phurba Onggel Sherpa, Pastemba Sherpa e il cliente iraniano Abolfazl Ghozali sono riusciti a piazzare tre campi e a fissare 3.500 metri di corde. Domenica scorsa, 26 gennaio, il loro tentativo alla cima si è fermato a 7900 metri di quota, a causa del vento che ha raggiunto gli 80 chilometri all’ora.

Quel giorno gli alpinisti sono scesi senza problemi all’ultimo campo, 7300 metri. Le previsioni meteo, che annunciavano vari giorni di venti oltre i 100 chilometri all’ora, li hanno spinti a rinunciare al tentativo e a scendere. Nei prossimi giorni il gruppo raggiungerà il villaggio di Tashigau, e verrà probabilmente fornita qualche informazione in più.

Si sono concluse senza successi, quindi, tutte le spedizioni agli “ottomila” dell’inverno 2024-’25. Il team di Alex Txikon, Sajid Sadpara e Mattia Conte ha rinunciato sulla via normale dell’Annapurna dopo che il basco era stato evacuato a causa di un’appendicite, e che gli altri alpinisti, insieme al sirdar Chhepal Sherpa, avevano raggiunto il campo tre.

Simone Moro, Oswald Rodrigo Pereira e il giovanissimo Nima Rinji Sherpa non sono riusciti a oltrepassare il campo-base del Manaslu. Jost Kobusch, dopo essere riuscito a superare i 7500 metri in un tentativo solitario alla cresta Ovest dell’Everest, è sopravvissuto senza danni, in una tendina a 5750 metri, al violento terremoto che ha scosso la montagna e l’altopiano del Tibet il 7 gennaio.

Il team impegnato sul Makalu, che è salito in stile classico con corde fisse, respiratori e bombole, è stato l’unico a compiere un tentativo alla cima. Ricordiamo che Sanu Sherpa, 49 anni, è l’unico alpinista al mondo ad aver completato per due volte la collezione dei 14 “ottomila” della Terra.

Il prossimo 15 maggio verranno celebrati i 70 anni trascorsi dalla prima ascensione assoluta del Makalu, salito dai fuoriclasse francesiLionel Terray, Jean Couzy, e nei giorni successivi dagli altri componenti del team e dal sirdar Gyaltsen Norbu. La prima salita invernale è stata compiuta il 9 febbraio 2009 da Simone Moro e da Denis Urubko.

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