F1 | Waché avverte la Red Bull: “I problemi di correlazione non saranno mai del tutto risolti”

F1 Red Bull Wachè – Dopo anni di dominio, il 2024 ha rappresentato una stagione di alti e bassi per

Feb 2, 2025 - 13:39
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F1 | Waché avverte la Red Bull: “I problemi di correlazione non saranno mai del tutto risolti”

F1 Red Bull Wachè – Dopo anni di dominio, il 2024 ha rappresentato una stagione di alti e bassi per la Red Bull. Se da un lato Max Verstappen è riuscito a conquistare il quarto titolo consecutivo, dall’altro il team ha chiuso il mondiale Costruttori al terzo posto, pagando un calo di competitività nella seconda parte dell’annata. L’andamento del campionato, nella fattispecie, ha evidenziato una regressione nelle prestazioni rispetto a Ferrari e McLaren. Dopo un avvio dominante, la scuderia anglo-austriaca ha incontrato difficoltà a partire dal Gran Premio di Miami, soprattutto a causa della mancata correlazione tra i dati raccolti al simulatore e quelli effettivi in pista. Un problema non di poco conto che ha complicato lo sviluppo tecnico della monoposto.

Red Bull a caccia della correlazione

Pierre Waché, direttore tecnico del team, ha analizzato la questione in un’intervista a Motorsport.com, sottolineando come questa problematica sia diffusa tra le varie scuderie e difficilmente risolvibile in modo definitivo: “Le difficoltà incontrate nel 2024 sono state positive per noi. Quando vinci, non presti attenzione ai dettagli con la stessa intensità di quando incontri ostacoli in pista. Purtroppo, se ci focalizziamo sul problema, posso affermare che le noie di correlazione non saranno mai completamente risolte. Nella Formula 1 moderna non è possibile avere una corrispondenza perfetta tra il mondo virtuale e quello reale. Con regolamenti stabili nel tempo, i margini di miglioramento si riducono e la precisione richiesta aumenta. Quando la correlazione viene meno, non puoi più fidarti degli strumenti a disposizione e devi modificarli per ristabilire l’affidabilità”.

L’opinione di Waché

Secondo l’Ingegnere francese, a capo dello sviluppo della vettura dall’addio di Adrian Newey, questa difficoltà accomuna tutti i team: “I problemi nascono perché il margine di sviluppo è sempre più ristretto e perché certe condizioni non possono essere riprodotte fedelmente. Per questo si lavora con modelli ridotti in galleria del vento, ma anche gli altri hanno affrontato gli stessi ostacoli”. Con l’obiettivo di tornare al vertice nel 2025, la squadra di Milton Keynes dovrà risolvere queste criticità per garantire un pacchetto competitivo in ogni fase della stagione.