Dopo Temu, Ue apre la un’indagine su Shein: i 2 big cinesi dell’e-commerce “non tutelano i consumatori”
Dopo Temu anche Shein: la Commissione europea ha confermato l’avvio di un’indagine nei anche nei confronti del rivenditore di abbigliamento online Shein, sospettato, come il concorrente Temu, di aver violato in Europa la normativa sulla tutela dei consumatori. Shein – spiega Le Monde – è considerato un emblema degli eccessi sociali e ambientali della moda […] L'articolo Dopo Temu, Ue apre la un’indagine su Shein: i 2 big cinesi dell’e-commerce “non tutelano i consumatori” proviene da Economy Magazine.
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Dopo Temu anche Shein: la Commissione europea ha confermato l’avvio di un’indagine nei anche nei confronti del rivenditore di abbigliamento online Shein, sospettato, come il concorrente Temu, di aver violato in Europa la normativa sulla tutela dei consumatori. Shein – spiega Le Monde – è considerato un emblema degli eccessi sociali e ambientali della moda a basso prezzo. L’azienda ha però promesso di collaborare con tutte le parti interessate per rispondere alle preoccupazioni sollevate.
La piattaforma Shein, fondata in Cina nel 2012 e ora con sede a Singapore, è sospettata di non fare abbastanza per combattere la vendita di prodotti illegali non conformi agli standard europei. Lo scorso giugno, la Commissione europea le ha inviato una serie di domande in merito.
L’esecutivo di Bruxelles coordinerà le indagini con la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori (CPC), che riunisce le autorità competenti degli Stati membri dell’UE.
Anche Temu nel mirino delle autorità europee
L’apertura di questa procedura era già stata annunciata lunedì da fonti vicine al caso. In caso di violazioni accertate, Shein potrebbe essere multata dalle autorità di regolamentazione nazionali. […]
“Shein accoglie con favore gli sforzi per rafforzare la fiducia e la sicurezza dei consumatori europei quando fanno acquisti online”, ha dichiarato un portavoce in un comunicato, promettendo che l’azienda collaborerà con l’UE e i governi nazionali.
Come anticipato, un altro sito di e-commerce cinese, Temu, è nel mirino delle autorità europee per motivi analoghi. Alla fine di ottobre, la Commissione ha aperto un’indagine su questa piattaforma, sospettata di non prendere provvedimenti sufficienti contro la vendita di prodotti illegali e potenzialmente pericolosi. Temu, che sta facendo progressi fulminei in Europa grazie a una strategia di prezzi bassi, è la versione internazionale del colosso cinese dell’e-commerce Pinduoduo, lanciato nel 2015.
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