DJI elimina le zone di divieto di volo per i droni: una sfida al mercato USA
Gli esperti discutono i rischi e le opportunità legate alla decisione del colosso cinese dei droni di rimuovere le restrizioni geografiche sui propri dispositivi
DJI ha recentemente annunciato una mossa audace che sta facendo discutere l'intero settore dei droni nel mercato statunitense: l'eliminazione delle zone di divieto di volo negli USA precedentemente imposte sui propri dispositivi. La decisione sembra arrivare come un guanto di sfida in un momento particolarmente delicato, se consideriamo che l'azienda cinese sta affrontando la possibilità di un divieto totale delle sue attività negli Stati Uniti.
La tempistica dell'annuncio ha chiaramente sollevato numerose perplessità, soprattutto perché giunge a poche settimane da un incidente che ha visto coinvolto un drone DJI in una collisione con un aereo impegnato nelle operazioni di spegnimento degli incendi boschivi a Los Angeles. Nonostante questo evento, l'azienda ha deciso di procedere con l'eliminazione delle restrizioni che impedivano ai suoi droni di sorvolare aree sensibili come aeroporti, centrali elettriche e persino la Casa Bianca.
Adam Welsh, responsabile delle politiche globali di DJI, ha spiegato in un'intervista approfondita con The Verge le ragioni di questa scelta.