Distretti piemontesi: export sfonda i 9,6 miliardi nei 9 mesi del 2024. Agroalimentare e Aerospazio trainano la crescita

Secondo il Monitor di Intesa Sanpaolo, i distretti piemontesi hanno registrato una crescita superiore alla media dei distretti italiani. A trainare la crescita l'agroalimentare (+5,7%), con i Dolci di Alba e Cuneo (+18,6%) e il Polo aerospaziale (+6,3%). In calo, invece, nocciola e meccanica L'articolo Distretti piemontesi: export sfonda i 9,6 miliardi nei 9 mesi del 2024. Agroalimentare e Aerospazio trainano la crescita proviene da FIRSTonline.

Jan 24, 2025 - 13:32
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Distretti piemontesi: export sfonda i 9,6 miliardi nei 9 mesi del 2024. Agroalimentare e Aerospazio trainano la crescita
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Nei primi nove mesi del 2024, i distretti industriali piemontesi hanno raggiunto un risultato di tutto rispetto: 9,6 miliardi di euro di esportazioni, in crescita dell’1,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a 167 milioni di euro in più. Nonostante il quadro economico globale segnato da incertezze, i distretti regionali hanno messo a segno incrementi trimestre dopo trimestre: +1,1%, +1,5% e +2,6%, dimostrandosi più resilienti rispetto al totale economia (-3,7%) e al manifatturiero (-3,5%). Anche in confronto con la media dei distretti italiani, che si sono fermati a un aumento dello 0,6%, i distretti piemontesi si confermano in posizione di forza. È quanto emerge dal Monitor dei Distretti del Piemonte, curato dal dipartimento ricerca di Intesa Sanpaolo.

A trainare la crescita sono stati sia i mercati maturi (+1,8%), con protagonisti come Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Francia, sia i nuovi mercati (+1,7%), grazie alla spinta di Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti. La Francia si conferma il primo mercato di riferimento per le esportazioni piemontesi, con una quota del 13% e un aumento dello 0,9%. Tuttavia, non sono mancate alcune battute d’arresto, con contrazioni significative verso Svizzera, Cina e Belgio, che hanno perso ciascuno oltre 20 milioni di euro.

Settori: luci e ombre nei distretti piemontesi

Il settore agroalimentare è stato il traino della crescita, con un aumento dell’export del 5,7% nei primi nove mesi del 2024, sostenuto da una domanda meno sensibile alle oscillazioni economiche. Tra i protagonisti assoluti, il distretto dei Dolci di Alba e Cuneo ha registrato un’incredibile crescita del 18,6%, pari a +234 milioni di euro, il miglior risultato tra tutti i distretti piemontesi. Bene anche il distretto del Caffè, confetterie e cioccolato torinese, cresciuto del 7,7% (+51,1 milioni di euro).

Più stabili le esportazioni del distretto del Riso di Vercelli, che ha segnato un lieve calo del 0,2%, per una riduzione inferiore a 1 milione di euro. In lieve flessione i Vini delle Langhe, Roero e Monferrato, con un decremento dell’1,6%(-23,8 milioni di euro). Più marcato, invece, il calo per il distretto della Nocciola e frutta piemontese, che ha perso il 16,1%, corrispondenti a una riduzione di 36,9 milioni di euro, complice una produzione ridotta e l’aumento dei costi.

Nel settore della meccanica, i risultati sono stati diversificati. Il distretto dei Frigoriferi industriali di Casale Monferrato ha brillato con un aumento del 30,8%, pari a +71,5 milioni di euro, mentre il distretto delle Macchine utensili e robot industriali di Torino è rimasto pressoché stabile (-0,7%, pari a -5,2 milioni di euro). Al contrario, il distretto della Rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia ha subito un calo del 4,1% (-48,5 milioni di euro) e il distretto delle Macchine tessili di Biella ha registrato una flessione significativa del 19% (-17,2 milioni di euro).

Il sistema moda piemontese ha accusato un leggero calo dell’1,6%, trainato verso il basso dal Tessile di Biella, che ha visto ridursi le esportazioni del 3% (-51,7 milioni di euro). Nonostante il rallentamento della filiera del lusso e il calo dei consumi globali, il distretto è riuscito a contenere le perdite rispetto ad altri distretti tessili italiani. L’Oreficeria di Valenza, invece, ha chiuso il periodo in lieve crescita (+0,1%, pari a +1,3 milioni di euro).

Tra i settori più piccoli, il distretto dei Casalinghi di Omegna – unico rappresentante del sistema casa – ha segnato una flessione del 14,5%, corrispondente a una perdita di 7,3 milioni di euro.

Le luci e ombre si riflettono anche nei poli tecnologici. Il Polo aerospaziale del Piemonte ha registrato un aumento dell’export del 6,3%, con una crescita in valore di 60 milioni di euro, mentre il Polo ICT di Torino ha subito una contrazione del 7,7%, per una riduzione di 53 milioni di euro.

I commenti

Stefano Cappellari, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo, ha commentato con ottimismo: “Anche nell’ultima parte dell’anno abbiamo assistito alla tenuta e alla buona capacità di reazione dei distretti piemontesi. La nostra manifattura resiste, dimostrando flessibilità e capacità di diversificazione. Come Intesa Sanpaolo, restiamo al fianco delle imprese per sostenere investimenti in sostenibilità, digitalizzazione, sviluppo internazionale e Transizione 5.0. Abbiamo messo a disposizione 10 miliardi di euro con il programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”, di cui 660 milioni già destinati a progetti Esg attraverso linee come S-Loan e Circular Economy”.

Il 2025 potrebbe segnare un cambio di passo, secondo gli analisti del Research Department di Intesa Sanpaolo: la progressiva riduzione dell’inflazione e dei tassi di interesse, soprattutto in Europa, potrebbe riportare i distretti verso una crescita più uniforme e diffusa, consolidando il ruolo del Piemonte come motore economico e industriale.

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