DeepSeek contro Nvidia: scoppio della bolla o pausa nel rally dell'AI?
Gli analisti di Wall Street parlano apertamente di panico nei titoli tecnologici e suggeriscono formule di diversificazione.
Dopo il lunedì nero di ieri a Wall Street, oggi le acque sembrano placarsi e Nvidia cerca il recupero dopo aver perso quasi il 17%, guadagnando il 4% nel pre market USA di questa mattina.
Ieri lo spauracchio DeepSeek aveva affossato la Borsa statunitense, trascinata al ribasso dai titoli tecnologici a causa della paura che l’impatto della creatura cinese possa avere sulla concorrenza visti i costi nettamente inferiori per la sua AI.
Secondo le stime di Jefferies, il costo di questa tecnologia cinese è tra 13 e 107 volte più economico di quello di OpenAI, l'azienda dietro ChatGPT.
Lo sviluppo di DeepSeek ridurrebbe drasticamente la domanda prevista di chip di Nvidia, l'azienda che ha guidato il rally di borsa degli ultimi due anni per il suo quasi-monopolio nei sofisticati processori per l'IA.
Gli analisti parlano apertamente oggi di "panico" nel mercato. Secondo Manish Kabra, di Société Générale, "i panici del mercato sono abituali e in questo momento è comprensibile di fronte all'eccezionalità statunitense", alla base di quella che potrebbe essere la madre di tutte le bolle. "I cinque magnifici (Nvidia e i suoi quattro principali clienti, Microsoft, Google, Amazon e Meta) hanno contribuito per il 7% all'S&P 500 negli ultimi due anni. Solo Nvidia ha contribuito per il 4%. Questa è l'eccezionalità che spiega il premio di prezzo nell'S&P 500", sottolinea l’esperto.
La grande questione per gli investitori è se siamo di fronte all'inizio dello scoppio di questa bolla o a una pausa nel rally dell'IA, dopo i massimi della scorsa settimana per gli annunci di Donald Trump su grandi investimenti in questa tecnologia come il piano Stargate.
Gli analisti di Bernstein rimangono nel campo dell'ottimismo e mantengono il loro consiglio di acquisto per Nvidia e Broadcom. Dopo aver analizzato i progressi di DeepSeek, affermano che "non è vero che sia stato costruito un OpenAI parallelo per 5 dollari", e, se "i loro modelli sono fantastici, non ci sono miracoli", pertanto considerano che le reazioni al loro annuncio siano "esagerate e a volte isteriche".
Anche Citi resta ‘buy’ su Nvidia. Secondo questa banca, "sebbene il dominio delle aziende statunitensi nei modelli di AI più avanzati possa essere potenzialmente contestato, stimiamo che in un ambiente inevitabilmente più restrittivo, l'accesso degli Stati Uniti a chip più sofisticati sia un vantaggio. Quindi non ci aspettiamo che le aziende leader rinuncino a questi chip, e annunci di investimenti come Stargate indicano la necessità di chip avanzati".
Altri sono più cauti. Henry Allen, di Deutsche Bank, ammette che l'annuncio di DeepSeek "solleva questioni sui requisiti di grandi investimenti nell'AI, così come sul dominio tecnologico statunitense. Dal punto di vista del mercato, questo porta a domande sulle valutazioni di queste aziende, in particolare il gruppo dei Sette Magnifici, che sono saliti del 256% dalla fine del 2022".
Tuttavia, l’esperto ricorda che, per vedere uno scoppio come quello del 2000, questo cambio di paradigma tecnologico dovrebbe essere accompagnato da una forte frenata dell'economia in generale.
In ogni caso, gli esperti ritengono necessario iniziare a diversificare. Société Générale consiglia di passare dall'S&P500 tradizionale (dove le tecnologiche pesano quasi il 30%) all'S&P con la stessa ponderazione per i suoi 500 titoli (S&P 500 Equal Weight Index), dove industria, utilities e settore finanziario hanno più peso.
Gli strateghi di Berenberg Bank propongono di mettere il 45% del portafoglio in oro, Bitcoin e contanti, con un 35% in Borsa, un 10% in obbligazioni e un altro 10% in attivi "alternativi", come materie prime, immobili o infrastrutture.