Decreto Cultura: sostegno a librerie, biblioteche e spettacoli dal vivo e misure per le periferie
Aiuti alle librerie e alle biblioteche, valorizzazione delle aree periferiche, spinta su spettacoli dal vivo e audiovisivo e via al cosiddetto “Piano Olivetti”. Il decreto cultura è stato approvato alla Camera (149 voti a favore e 98 contrari) ed ora è pronto ad andare in Senato per l'ok definitivo (entro fine febbraio). Non c’è il taglio dell’Iva per le opere d’arte e su questo si fa sentire la protesta degli addetti ai lavori che chiedevano una riduzione come in Francia (abbassata al 5,5%) e in Germania (al 7%) per garantire più competitività italiana. E salta la modifica delle Soprintendenze, con la Lega che ha fatto un passo indietro. Ecco cosa prevede il decreto e cosa cambiaIl "Piano Olivetti per la cultura”Viene introdotto, come pilastro, il cosidetto "Piano Olivetti per la cultura", ispirato dalla filosofia dell’imprenditore Adriano Olivetti. L’obiettivo è di rendere la cultura accessibile e diffusa, focalizzando gli interventi sulle periferie e le aree interne del Paese. Per combattere la marginalizzazione sociale si punta alla riqualificazione di spazi culturali e biblioteche, che diventano luoghi di educazione, socialità e aggregazione. Il piano include anche la valorizzazione degli archivi storici, la digitalizzazione dei documenti e il sostegno all'alfabetizzazione digitale, così da rendere più fruibile la cultura attraverso le nuove tecnologie.Sostegno economico a librerie, editoria e bibliotecheSono previste misure economiche per sostenere l'editoria e le librerie indipendenti. Un fondo di 4 milioni di euro è destinato all'apertura di librerie da parte di giovani under 35, con priorità per i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti. Inoltre, vengono stanziati 25 milioni di euro per il 2025 e 5 milioni per il 2026 per sostenere le librerie storiche e di quartiere. Le biblioteche statali riceveranno fondi per l'acquisto di libri cartacei e digitali. Nel 2025, sono previsti 10 milioni di euro per ampliare l'offerta culturale dei quotidiani cartacei, potenziando le pagine dedicate alla cultura, spettacolo e settore audiovisivo. E c’è un sostegno alla fotografia contemporanea per promuovere artisti emergenti.Rilancio degli spettacoli dal vivoAltro capitolo riguarda gli spettacoli dal vivo, come teatro, musica, danza e cinema. Per favorire l’organizzazione di eventi culturali, il decreto introduce una semplificazione burocratica, sostituendo alcune autorizzazioni con la segnalazione certificata di inizio attività (Scia). Le agevolazioni riguarderanno spettacoli dal vivo destinati a un massimo di 2mila partecipanti, con l’intento di rendere più agile l’organizzazione di eventi culturali e ridurre i vincoli burocratici, stimolando l’offerta culturale in tutta Italia.Nuove regole per Carta della cultura e il Bonus 18AppNuove regole per la gestione della Carta della Cultura Giovani e della Carta del Merito. Chi aderisce dovrà rispettare le scadenze per inviare le fatture. E per il Bonus cultura 18app, il termine ultimo per la trasmissione delle richieste è fissato al 31 marzo 2025, senza possibilità di proroga.Cooperazione culturale con l’Africa e il MediterraneoÈ prevista una struttura per la cooperazione culturale con l’Africa e il Mediterraneo, coordinando progetti con enti culturali africani, promuovendo scambi culturali e valorizzando il patrimonio africano. Il Ministero della Cultura lavorerà con il Ministero degli Esteri per programmi di formazione, ricerca e partenariati pubblico-privati mirati alla conservazione del patrimonio culturale africano. Risorse per la memoria storicaVengono stanziati 800mila euro per il 2025 per celebrare il venticinquesimo anniversario della Convenzione europea sul paesaggio. E spunta un fondo di 300mila euro annui dal 2025, per il Memoriale della Shoah di Milano.
Aiuti alle librerie e alle biblioteche, valorizzazione delle aree periferiche, spinta su spettacoli dal vivo e audiovisivo e via al cosiddetto “Piano Olivetti”. Il decreto cultura è stato approvato alla Camera (149 voti a favore e 98 contrari) ed ora è pronto ad andare in Senato per l'ok definitivo (entro fine febbraio). Non c’è il taglio dell’Iva per le opere d’arte e su questo si fa sentire la protesta degli addetti ai lavori che chiedevano una riduzione come in Francia (abbassata al 5,5%) e in Germania (al 7%) per garantire più competitività italiana. E salta la modifica delle Soprintendenze, con la Lega che ha fatto un passo indietro. Ecco cosa prevede il decreto e cosa cambia
Il "Piano Olivetti per la cultura”
Viene introdotto, come pilastro, il cosidetto "Piano Olivetti per la cultura", ispirato dalla filosofia dell’imprenditore Adriano Olivetti. L’obiettivo è di rendere la cultura accessibile e diffusa, focalizzando gli interventi sulle periferie e le aree interne del Paese. Per combattere la marginalizzazione sociale si punta alla riqualificazione di spazi culturali e biblioteche, che diventano luoghi di educazione, socialità e aggregazione. Il piano include anche la valorizzazione degli archivi storici, la digitalizzazione dei documenti e il sostegno all'alfabetizzazione digitale, così da rendere più fruibile la cultura attraverso le nuove tecnologie.
Sostegno economico a librerie, editoria e biblioteche
Sono previste misure economiche per sostenere l'editoria e le librerie indipendenti. Un fondo di 4 milioni di euro è destinato all'apertura di librerie da parte di giovani under 35, con priorità per i piccoli comuni sotto i 5mila abitanti. Inoltre, vengono stanziati 25 milioni di euro per il 2025 e 5 milioni per il 2026 per sostenere le librerie storiche e di quartiere. Le biblioteche statali riceveranno fondi per l'acquisto di libri cartacei e digitali. Nel 2025, sono previsti 10 milioni di euro per ampliare l'offerta culturale dei quotidiani cartacei, potenziando le pagine dedicate alla cultura, spettacolo e settore audiovisivo. E c’è un sostegno alla fotografia contemporanea per promuovere artisti emergenti.
Rilancio degli spettacoli dal vivo
Altro capitolo riguarda gli spettacoli dal vivo, come teatro, musica, danza e cinema. Per favorire l’organizzazione di eventi culturali, il decreto introduce una semplificazione burocratica, sostituendo alcune autorizzazioni con la segnalazione certificata di inizio attività (Scia). Le agevolazioni riguarderanno spettacoli dal vivo destinati a un massimo di 2mila partecipanti, con l’intento di rendere più agile l’organizzazione di eventi culturali e ridurre i vincoli burocratici, stimolando l’offerta culturale in tutta Italia.
Nuove regole per Carta della cultura e il Bonus 18App
Nuove regole per la gestione della Carta della Cultura Giovani e della Carta del Merito. Chi aderisce dovrà rispettare le scadenze per inviare le fatture. E per il Bonus cultura 18app, il termine ultimo per la trasmissione delle richieste è fissato al 31 marzo 2025, senza possibilità di proroga.
Cooperazione culturale con l’Africa e il Mediterraneo
È prevista una struttura per la cooperazione culturale con l’Africa e il Mediterraneo, coordinando progetti con enti culturali africani, promuovendo scambi culturali e valorizzando il patrimonio africano. Il Ministero della Cultura lavorerà con il Ministero degli Esteri per programmi di formazione, ricerca e partenariati pubblico-privati mirati alla conservazione del patrimonio culturale africano.
Risorse per la memoria storica
Vengono stanziati 800mila euro per il 2025 per celebrare il venticinquesimo anniversario della Convenzione europea sul paesaggio. E spunta un fondo di 300mila euro annui dal 2025, per il Memoriale della Shoah di Milano.