Dal Mimit 300 milioni per investimenti sostenibili delle Pmi al Sud

Il Mimit ha adottato il decreto “Investimenti sostenibili 4.0” per supportare la trasformazione tecnologica e digitale, la competitività e la crescita sostenibile delle micro, piccole e medie imprese in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. È il decreto ministeriale 22 novembre 2024 (link in basso), consultabile dal 22 gennaio sul sito del ministero come comunicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, 29 […] The post Dal Mimit 300 milioni per investimenti sostenibili delle Pmi al Sud first appeared on QualEnergia.it.

Gen 30, 2025 - 13:33
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Dal Mimit 300 milioni per investimenti sostenibili delle Pmi al Sud

Il Mimit ha adottato il decreto “Investimenti sostenibili 4.0” per supportare la trasformazione tecnologica e digitale, la competitività e la crescita sostenibile delle micro, piccole e medie imprese in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.

È il decreto ministeriale 22 novembre 2024 (link in basso), consultabile dal 22 gennaio sul sito del ministero come comunicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, 29 gennaio; ha una dotazione finanziaria appena superiore a 300 milioni di euro, di cui una quota del 25% è destinata ai programmi proposti solo dalle micro e piccole imprese.

I programmi ammessi dovranno offrire un contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici e ambientali, rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare, migliorare la sostenibilità e il risparmio energetico dell’impresa o favorire la transizione tecnologica e digitale del beneficiario.

Questo attraverso l’impiego di tecnologie abilitanti, come l’intelligenza artificiale, la blockchain, l’internet of things e l’industrial internet, il cloud, la cybersecurity, i big data e analytics, le soluzioni di advanced manufacturing, la manifattura additiva, la simulazione e la realtà aumentata.

Le spese, che dovranno essere comprese tra i 750mila euro e i 5 milioni di euro, potranno riguardare l’acquisto di:

  • Macchinari, impianti e attrezzature
  • Opere murarie
  • Programmi informatici
  • Certificazioni ambientali
  • Servizi di consulenza specialistica

Le agevolazioni coprono fino al 75% delle spese ammissibili e vengono concesse sotto forma di contributo in conto impianti e di finanziamento agevolato, senza distinzioni in funzione della dimensione d’impresa. Per l’accesso e la concessione delle agevolazioni è prevista una procedura valutativa con procedimento a sportello.

La misura, spiega il Mimit in una nota, sarà gestita da Invitalia che, per conto del ministero, svolgerà l’istruttoria per l’ammissione alle agevolazioni.

I termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione saranno definiti con successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero.

L’iniziativa si inserisce nel quadro degli obiettivi del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”, in coerenza con la direzione tracciata dal Piano Transizione 4.0.

Quest’ultimo ha visto alcune importanti novità introdotte con la legge di bilancio 2025. In primo luogo il credito d’imposta per l’acquisto di software, previsto al 10% per il 2025, è stato rimosso e già non risulta più operativo. L’agevolazione resta quindi soltanto per i beni materiali, sui quali è stato stabilito un limite di spesa complessivo di 2,2 miliardi.

Il limite non si applica però agli investimenti per i quali, alla data di pubblicazione della legge (31/12/2024) l’ordine risulti già accettato dal venditore e siano stati versati acconti pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione.

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