Da Intermonte due nuovi bond a tasso misto

L’Europa sembra ormai avviata su un percorso di disinflazione e, secondo le parole di Christine Lagarde, è ben posizionata per raggiungere in maniera sostenibile l’obiettivo del 2% già nel corso del 2025. L’attuale fase di rialzo dei tassi, dovuta all’escalation innescata dalla nomina di Trump, dovrebbe quindi essere solo transitoria e sgonfiarsi dopo il primo... Leggi tutto

Gen 29, 2025 - 14:17
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Da Intermonte due nuovi bond a tasso misto

L’Europa sembra ormai avviata su un percorso di disinflazione e, secondo le parole di Christine Lagarde, è ben posizionata per raggiungere in maniera sostenibile l’obiettivo del 2% già nel corso del 2025. L’attuale fase di rialzo dei tassi, dovuta all’escalation innescata dalla nomina di Trump, dovrebbe quindi essere solo transitoria e sgonfiarsi dopo il primo semestre di governo repubblicano. Su un orizzonte di medio termine, invece, oltre i due anni, il rischio di un aumento dell’inflazione potrebbe tornare a farsi sentire, come conseguenza delle politiche espansive Usa e di una tendenza geopolitica di maggiore chiusura e protezionismo a livello globale.

Per allinearsi allo scenario di mercato più probabile, che vede una fase di tassi calanti per i prossimi due anni e poi l’eventualità di nuove pressioni inflazionistiche, Intermonte ha ideato due nuovi bond a 13 e 14 anni, il primo in euro, il secondo in dollari, entrambi emessi da BNP Pariba, con una caratteristica struttura Fixed Step Up to Floater Callable, che prevedono per i primi due anni un tasso fisso crescente e, successivamente, un tasso variabile moltiplicato per la leva 1,5 X.

Il bond Fixed Step Up to Floater Callable in euro

Il primo titolo (codice Isin XS2931403831) è quotato sui mercati Euro TLX e MOT di Borsa Italiana, è denominato in euro e ha una durata di tredici anni, con scadenza nel gennaio 2038. Il bond prevede il pagamento di un tasso fisso lordo del 4,25% per il primo anno e del 5% per il secondo anno, con cedola trimestrale; a partire da gennaio 2027, le cedole trimestrali saranno calcolate sulla base di un tasso variabile pari al 150% del tasso Euribor a 3 mesi, con floor allo 0% e cap al 4%. A partire dalla fine del terzo anno, l’emittente potrà optare per il rimborso anticipato discrezionale del titolo (callability), pagando il 100% del valore nominale oltre agli interessi relativi all’ultimo periodo di maturazione della cedola.

Il bond Fixed Step Up to Floater Callable in dollari

Come per il titolo in euro, anche il suo “gemello” in dollari (codice Isin XS2931403914) è quotato sui mercati Euro TLX e MOT di Borsa Italiana ed è un bond senior unsecured con struttura mista: l’obbligazione prevede il pagamento di un tasso fisso lordo del 6,25% per il primo anno e del 7% per il secondo anno, con cedola trimestrale; a partire da gennaio 2027, le cedole trimestrali saranno calcolate sulla base di un tasso variabile pari al 150% del tasso SOFR (Secured Overnight Financing Rate, ovvero il tasso overnight a cui si finanziano le banche americane), con floor allo 0% e cap al 5,5%. Anche in questo caso, a partire dalla fine del terzo anno, l’emittente potrà optare per il rimborso anticipato discrezionale del titolo (callability), pagando il 100% del valore nominale oltre agli interessi relativi all’ultimo periodo di maturazione della cedola. Nel caso in cui la callability non venisse esercitata, la scadenza naturale è prevista a quattordici anni, nel gennaio 2039, quando il bond pagherà il 100% del nominale.

«Sul finire del 2024, con l’affermarsi di Trump nella corsa alla Casa Bianca e una combinazione di notizie macro molto positive sull’economia americana, i tassi Usa prima e quelli europei poi, anche se in misura meno marcata, hanno ripreso a correre. Stando alle attese del mercato, però, l’attuale congiuntura di tassi elevati dovrebbe rappresentare una parentesi circoscritta, riconducibile soprattutto all’”effetto Trump”. Se la fase di escalation potrebbe durare due o tre trimestri, infatti, quella di de-escalation dovrebbe protrarsi almeno fino alle elezioni di metà mandato, nel novembre 2026. In Europa, il calo dell’inflazione sarà accompagnato anche da una politica monetaria più accomodante da parte della BCE: ad oggi il mercato si attende circa quattro tagli da 25 punti base l’uno entro la fine del 2025» ha commentato Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte.

«La struttura di questa doppia emissione, che fissa le cedole per i prossimi due anni, senza dare all’emittente la possibilità di richiamare il bond, dovrebbe garantire all’investitore un rendimento superiore rispetto ai tassi di mercato per i prossimi 24 mesi. A partire dal 2027, gli eventuali nuovi picchi inflattivi uniti all’impossibilità per l’emittente di esercitare la callability prima della fine del terzo anno, dovrebbero consentire all’investitore di ottenere ancora un rendimento competitivo rispetto a quello di mercato» ha aggiunto Michele Fanigliulo, Responsabile Soluzioni di Investimento della Divisione Digitale di Intermonte.