Congo, i ribelli di M23 annunciano un cessate il fuoco. Kigali però accusa: “Kinshasa vuole attaccare il Ruanda”
La tregua dopo la richiesta dell’agenzia sanitaria dell’Onu di un corridoio umanitario per Goma, appena conquistata dai ribelli appoggiati da truppe ruandesi
Roma, 4 febbraio 2025 - I ribelli dell'M23, sostenuti dal Ruanda, hanno annunciato un cessate il fuoco per motivi umanitari. L'annuncio è arrivato dopo che l'agenzia sanitaria dell'Onu ha dichiarato che almeno 900 persone sono state uccise della battaglia per la conquista di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo orientale, la scorsa settimana, e ha chiesto un corridoio sicuro per gli aiuti e alle centinaia di migliaia di sfollati. A Goma i feriti sono stati 2.880.
Cessate il fuco e vertice regionale per la pace
Uno stop ai combattimenti che ha l'ok anche da parte del Ruanda, favorevole a un vertice regionale per risolvere il conflitto in corso, proposto venerdì scorso da i 16 Paesi membri della Comunità per lo Sviluppo dell'Africa Meridionale (Sadc). I presidenti di Ruanda e Repubblica democratica del Congo, Paul Kagame e Felix Tshisekedi, sono quindi attesi sabato a un summit straordinario congiunto della Comunità degli Stati dell'Africa dell'est (Eac) e della Sadc per parlare della crisi nella Repubblica Democratica del Congo dopo l'avanzata di M23 sostenuti da Kigali.
Kigali accusa Kinshasa di voler attaccare il Ruanda
Ma il ministero degli Esteri di Kigali non si fida, temendo un attacco da parte delle truppe di Kinshasa: "Il governo della Repubblica Democratica del Congo è determinato ad attaccare il Ruanda e a rovesciare il suo governo, come il presidente Tshisekedi ha ripetutamente e pubblicamente dichiarato", hanno scritto su X, "le informazioni provenienti da Goma su ciò che è stato scoperto e le prove documentali dei preparativi per l'attacco indicano che gli obiettivi dei combattimenti non erano limitati a sconfiggere l'M23, ma anche ad attaccare il Ruanda".