Claudia Chessa: «Ha iniziato a prendermi a pugni. Mi ha detto io ti ammazzo non sai chi sono, lanciarmi era l’unica soluzione» – Il video
Il drammatico racconto a Pomeriggi 5 della ragazza, lanciatasi da un balcone a Malta per sfuggire al fidanzato L'articolo Claudia Chessa: «Ha iniziato a prendermi a pugni. Mi ha detto io ti ammazzo non sai chi sono, lanciarmi era l’unica soluzione» – Il video proviene da Open.
«Sto meglio, mi sto riprendendo». Queste le parole di Claudia Chessa a Pomeriggio 5. La giovane 18enne di Arzachena finì all’ospedale dopo essersi lanciata dal balcone, al quinto piano di un hotel a Malta la sera del 22 e il 23 gennaio scorso, per scappare dall’aggressione del fidanzato Alessio Lupo. «Ci stavamo divertendo – racconta la ragazza – ad un certo punto ha avuto dei problemi con degli sconosciuti e ce ne siamo andati, poi siamo ritornati. Verso la chiusura del locale Alessio era diverso dal solito, va in bagno, lo seguo e vedo che era con uno sconosciuto e faceva uso di droghe. Mi ha deluso perché sono stata io a volere che venisse qui per fargli cambiare aria, era già successo in passato». Inizialmente il giovane ha confessato di averla colpita in stanza, salvo poi ritrattare la sua versione dei fatti qualche giorno dopo.
"Tu da questa stanza non esci viva"
Claudia Chessa, la 18enne precipitata dal balcone a Malta, in esclusiva a #Pomeriggio5 pic.twitter.com/VMecCfP8yX— Pomeriggio 5 (@pomeriggio5) February 3, 2025
«Io vado da lui, lui nega l’evidenza, volevo andassimo via, sono uscita convinta che mi seguisse, sono stata fuori dal locale per un po’ di minuti, lui esce e io in lacrime lo prego di andare via da lì. Lui cerca di trattenermi e allora me ne sono tornata in stanza da sola, mi ha raggiunto abbiamo iniziato a litigare, gli ho detto che ero delusa, arrabbiata». Poi la situazione per Claudia si fa sempre più pericolosa. «Mi ha prima morso un dito della mano, poi ha provato a soffocarmi con un cuscino, poi mi ha morso le dita dei piedi e diceva che me le avrebbe staccate. Ero terrorizzata, ha iniziato a prendermi a pugni sul viso e sul petto, ho una costola fratturata per questo, e mi ha promesso che da quella stanza non sarei uscita viva quella notte. Mi ha detto io ti ammazzo non sai chi sono, a quel punto ho pensato a mia mamma alla mia famiglia, di non rivederli più ero disperata, avevo paura, cercavo di tranquillizzarlo. Lanciarmi era l’unica soluzione».
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