Bonus assunzioni 2025: le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate

lentepubblica.it Nuove opportunità per le assunzioni nelle imprese per il 2025, grazie a un incentivo fiscale per le aziende e i professionisti: le indicazioni relative al bonus sono fornite dall’Agenzia delle Entrate. Le imprese e i liberi professionisti che effettuano assunzioni a tempo indeterminato possono beneficiare di un’agevolazione fiscale significativa, grazie alle nuove disposizioni introdotte dal […] The post Bonus assunzioni 2025: le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate appeared first on lentepubblica.it.

Feb 2, 2025 - 14:12
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Bonus assunzioni 2025: le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate

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Nuove opportunità per le assunzioni nelle imprese per il 2025, grazie a un incentivo fiscale per le aziende e i professionisti: le indicazioni relative al bonus sono fornite dall’Agenzia delle Entrate.


Le imprese e i liberi professionisti che effettuano assunzioni a tempo indeterminato possono beneficiare di un’agevolazione fiscale significativa, grazie alle nuove disposizioni introdotte dal Decreto Legislativo n. 216/2023 e confermate dalla Legge di Bilancio.

Questo incentivo, che durerà fino al 2027, prevede una deduzione aggiuntiva sui costi del personale assunto, con una maggiorazione che può arrivare fino al 30% per determinate categorie di lavoratori.

Una misura misura fiscale che offre alle imprese e ai professionisti l’opportunità di abbattere i costi legati all’assunzione di nuovi dipendenti, con un occhio di riguardo alle categorie più vulnerabili e ai giovani. In un contesto economico che richiede l’adattamento alle sfide globali, incentivi come questo sono strumenti utili per stimolare la crescita occupazionale e il miglioramento delle condizioni di lavoro in Italia.

Chi può usufruirne?

Il beneficio è destinato ai titolari di reddito d’impresa e agli esercenti arti e professioni che determinano il loro reddito in modo analitico. Le imprese devono aver avviato l’attività almeno un anno prima dell’inizio del periodo d’imposta e devono rispettare il requisito di incrementare sia il numero dei dipendenti a tempo indeterminato che quello complessivo, includendo anche i lavoratori con contratto a termine.

Come funziona il bonus?

Il meccanismo dell’incentivo permette di aumentare la deducibilità fiscale dei costi legati alle nuove assunzioni. La deduzione è pari al 20% del costo sostenuto per l’assunzione, ma può salire al 30% nel caso vengano assunti lavoratori appartenenti a categorie meritevoli di tutela speciale. Queste categorie includono persone con disabilità, donne con figli minorenni, donne vittime di violenza, e giovani che beneficiano degli incentivi per l’occupazione giovanile.

Categorie di beneficiari

Il bonus è rivolto a una vasta gamma di soggetti. Possono usufruirne, ad esempio, le società di persone, le imprese individuali, le imprese familiari e le aziende con contratti di lavoro subordinato. Anche le persone fisiche non residenti, che producono redditi imponibili in Italia, rientrano tra i beneficiari, purché il reddito sia analiticamente determinato.

Esclusi invece dal beneficio sono, ad esempio, gli imprenditori agricoli che producono esclusivamente reddito agrario. Tuttavia, gli imprenditori che svolgono attività commerciale e che rispettano i criteri sopra descritti, anche se non residenti, possono accedere alla deduzione.

Le regole per determinare l’incremento occupazionale

Per beneficiare dell’agevolazione, le imprese devono dimostrare che l’incremento occupazionale riguarda dipendenti a tempo indeterminato. Il calcolo del numero di assunzioni deve considerare non solo i nuovi dipendenti a tempo indeterminato, ma anche quelli a termine, se il loro numero aumenta complessivamente.

Nel caso di distacco o somministrazione di lavoratori, il calcolo tiene conto anche di questi rapporti di lavoro, ma solo per la parte del contratto che riguarda la durata dell’impiego.

Come determinare l’importo della deduzione

La maggiorazione fiscale viene calcolata applicando un incremento sul costo totale dei nuovi assunti. Questo importo è determinato prendendo il minor valore tra il costo effettivo del lavoro (che comprende stipendi, oneri sociali e altri benefici) e l’aumento complessivo del costo rispetto all’esercizio precedente. Per le imprese che non seguono il bilancio civilistico tradizionale, come le società che adottano i principi contabili internazionali, il calcolo deve comunque tener conto delle voci di bilancio relative ai costi del personale.

Il testo della Circolare delle Entrate con le istruzioni sul bonus assunzioni 2025

Qui il documento completo.

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