Banco Bpm, Agricole in campo: «Difendiamo i nostri interessi» In Italia utili di 1,556 miliardi

Il Crédit Agricole esce allo scoperto. «Rimaniamo in discussione con tutte le parti interessate per sviluppare i nostri interessi», ha detto ieri il ceo uscente della banca francese, Philippe Brassac, riguardo all’Ops lanciata da Unicredit su Banco Bpm. Dipenderà da «ciò che accadrà in Italia», in particolare a livello politico, «in cui non siamo un […] L'articolo Banco Bpm, Agricole in campo: «Difendiamo i nostri interessi» In Italia utili di 1,556 miliardi proviene da Iusletter.

Feb 6, 2025 - 13:21
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Il Crédit Agricole esce allo scoperto. «Rimaniamo in discussione con tutte le parti interessate per sviluppare i nostri interessi», ha detto ieri il ceo uscente della banca francese, Philippe Brassac, riguardo all’Ops lanciata da Unicredit su Banco Bpm. Dipenderà da «ciò che accadrà in Italia», in particolare a livello politico, «in cui non siamo un elemento chiave», ha aggiunto Brassac. Ciò «non significa avere una posizione passiva, anche se il rimodellamento del sistema bancario italiano non è deciso da noi», ha rilanciato Jérôme Grivet, cfo del gruppo che ieri ha presentato i conti. Parigi — azionista con il 9,9%, in attesa di salire a circa il 15% dopo aver chiesto l’autorizzazione alla Bce — rappresenta uno snodo chiave della partita. Ha interessi su due fronti: da un lato è il primo azionista di Banco Bmp, dall’altro ha un accordo di distribuzione con Unicredit dei prodotti della controllata Amundi.

Brassac ha parlato in occasione della presentazione dei conti 2024 del gruppo francese, chiusi con un utile netto di 8,6 miliardi e ricavi per 38 miliardi. Numeri che indicano come l’attività del gruppo in Italia, guidata da Giampiero Maioli, abbia un peso rilevante: il risultato netto aggregato è pari a 1,556 miliardi, in crescita del 19%. La partecipazione dell’Agricole pari al 15% del Banco Bpm ha «come ragione la difesa dei propri interessi», come ha sottolineato Brassac. Ma c’è anche un valore da custodire: la partecipazione in Piazza Meda vale un profitto potenziale di 271 milioni nel quarto trimestre 2024 rispetto ai 37 dello stesso periodo ‘23, grazie alla spinta del titolo in Borsa e soprattutto ai risultati delle partnership assicurative e nel risparmio gestito attraverso Amundi. È questo il valore che il gruppo vuole proteggere anche nel caso in cui andasse in porto l’ops di Unicredit sul Banco.

La prossima settimana il ceo di Banco Bmp, Giuseppe Castagna risponderà all’assalto di Unicredit presentando al mercato l’aggiornamento del piano strategico, in cui verrà sviluppato tutto il valore inespresso e definite le leve per proseguire lungo la strada della crescita, senza strappi o accelerazioni. L’obiettivo di Castagna è stabilizzare il prezzo di Banco Bpm oltre quello dell’Opa di Unicredit, convincendo gli investitori che c’è maggiore potenziale di crescita nel nuovo piano che in un’aggregazione con piazza Gae Aulenti. Uno snodo strategico del nuovo piano è rappresentato da Anima holding, su cui Banco Bpm ha lanciato un’Opa a 6,2 euro per azione. La prossima settimana il board convocherà l’assemblea ordinaria per deliberare un rialzo del prezzo (ieri Anima ha chiuso a 6,94 euro) in modo da rendere più appetibile l’offerta e allontanare ancora di più Orcel dall’obiettivo. La conquista di Piazza Meda è un passaggio strategico per il ceo di Unicredit, ma non ad ogni costo.

Intanto Orcel è entrato nei dettagli dell’operazione Commerz. Al personale di Hvb, controllata tedesca di Unicredit, ha scritto che «l’acquisizione avrebbe un impatto potenziale su Hvb solo nel medio termine, con una combinazione molto più morbida di quanto molti si aspettano».

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