Arte antica, passione moderna
Appuntamento dall'8 al 16 febbraio con la 38esima edizione di Modenantiquaria. Sarà l'edizione dei record: di "anzianità", ma anche di affluenza e valore delle opere esposte L'articolo Arte antica, passione moderna proviene da Economy Magazine.
La Pala Tacoli di Giovanni Antonio Bazzi e il Luca da Reggio raffigurante “La Maddalena in adorazione del crocifisso” (Cantore Galleria Antiquaria), la Sacra Famiglia di Gaetano Gandolfi (Maurizio Nobile Fine Art), San Matteo e l’Angelo di Guercino (Fondatico di Tiziana Sassoli), ma anche l’Andromeda di Anselmo Bucci e il David, l’Arciere, il Pugilatore e il Rematore di Silvio Canevari (Studiolo Fine Art). E poi la Madonna col bambino del Garofalo (Galleria Carlo Orsi), l’Odalisca di Sofia Grancini (Phiadas Antiques), la Venere Vincitrice di Onorio Marinari (Arcuti Fine Art) e lo splendido Narciso di Vincenzo Gemito (oltre 200mila euro da Longari Arte Milano)… c’è da restare a bocca aperta. E a portafogli spalancati: parliamo di quotazioni che facilmente superano i 200mila euro (e arrivano ad accarezzare il milione). C’è chi se le può permettere, e chi si accontenta di ammirarle da vicino. Per tutti, l’appuntamento è dall’8 al 16 febbraio con la 38esima edizione di Modenantiquaria, che attende qualcosa come 30mila visitatori.
Nessun’altra mostra d’arte antica in Italia vanta un numero di edizioni così elevato. L’allestimento della mostra, a cura di Ruggero Moncada di Paternò, è diventato uno dei punti di forza della manifestazione, così come i talk che arricchiscono la settimana di esposizione. «La mostra è il connubio perfetto tra arte, passione ed affari nonché una vetrina esemplare per le più illustri gallerie del settore », spiega Marco Momoli, amministratore delegato di ModenaFiere. « Uno degli elementi cardine della mostra è che ogni singolo pezzo viene esaminato e giudicato dal Comitato di Vetting, una autorevole commissione di storici dell’arte e specialisti accreditati a livello internazionale».
«Uno dei quesiti che mi vengono spesso posti è “perché una mostra d’antiquariato così importante si è radicata a Modena?”. L’ unica risposta plausibile sta nella forza della provincia. Modenantiquaria è una mostra che vive con e per la città; la stessa forza e filosofia di Tefaf Maastricht o di Art Basel a Basilea» chiosa Pietro Cantore, vicepresidente AAI e art director di Modenantiquaria. «Ben 38 sono le Edizioni ormai di Modenantiquaria e ho partecipato a tutte quante perché ritengo che Modenantiquaria sia dopo il Biaf la Manifestazione d’eccellenza antiquaria in Italia», conferma Maurizio Nobile, titolare della galleria Maurizio Nobile Fine Art e presidente Antiquari Bolognesi. «Questo anno porterò un vero capolavoro di Gaetano Gandolfi, emiliano come emiliana la manifestazione: la Sacra Famiglia, capolavoro davvero ineguagliabile. Di Giuseppe Maria Mazza una Madonna ed Ecce Homo… e questi solo alcuni dei capolavori che porterò dall’8 al 16 febbraio a Modena». «Ho partecipato a tutte le edizioni di Modenantiquaria credendoci sempre», gli fa eco Tiziana Sassoli, titolare di Fondatico. «Modena è una città di provincia ma fortemente connotata culturalmente e artisticamente. Quest’anno voglio sorprendere: porterò San Matteo e l’angelo del Guercino, opera dal grande valore sia culturale che economico. Questa sarà sicuramente una grande edizione».
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