Vi spiego quale sarà il vero effetto Trump sull’Europa

L’elezione di Trump, in gran parte figlia delle follie del wokismo salottiero, ha messo in evidenza cosa è diventata l'Europa... Il Cameo di Riccardo Ruggeri.

Feb 2, 2025 - 13:17
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Vi spiego quale sarà il vero effetto Trump sull’Europa

L’elezione di Trump, in gran parte figlia delle follie del wokismo salottiero, ha messo in evidenza cosa è diventata l’Europa… Il Cameo di Riccardo Ruggeri

Ho provato a vivisezionare, sia come testo che come postura, il discorso di insediamento di Donald Trump a Capitol Hill, e le diverse analisi del mainstream militante euro-californiano-newyorchese, che seguo con la devozione che meritano.

I “Destri” hanno apprezzato le feroci accuse rivolte pubblicamente ai suoi predecessori dem e rep, da Bill Clinton in giù, accusati di essere “un’élite corrotta e incompetente”. Hanno fatto banali analisi da talk show, emesso sentenze e preso posizioni senza approfondire alcunché. In realtà, senza dirlo, lo hanno riconosciuto come leader, però vergognandosene.

I “Sinistri” si sono concentrati invece sul salto della quaglia verso Trump 2 dei Super CEO di Silicon Valley, nella foto di gruppo schierati come tanti soldatini alla sua destra.

Questi, dopo essere cresciuti ed essersi espansi, raggiungendo ricchezze e poteri stratosferici, grazie ai dem, li hanno traditi.

Quelli, dopo averli esaltati, ora li bollano come miliardari (sic!) con dei numeretti che spesso confondono fatturato con patrimonio, o scomodando il termine Übermensch, senza rendersi conto che oggi, pur con una nuova casacca, sono esattamene quelli di prima: brillanti ruffiani.

Però, che piaccia o meno, i Super CEO sono quelli che hanno le chiavi del futuro XXI secolo, e sono molto più sfaccettati di come appaiano o vengano descritti.

Purtroppo, noi occidentali siamo entrati nel XXI secolo con una superficialità imbarazzante, facendoci guidare da consulenti-stregoni, adoratori della Dea Iside, riprodottasi in quel di Davos, al soldo di finti filantropi.

Per quel che vale, probabilmente nulla, il mio pensiero è che Donald Trump, stante anche per l’età, abbia ormai due sole priorità, far approvare dal Congresso più punti possibili del programma voluto dai suoi elettori, e passare il testimone a JD Vance, e così garantirsi una serena vecchiaia.

Comunque sia, è il The Donald di sempre, amante di dichiarazioni roboanti, convinto della superiorità del negoziato one to one, ove pensa di eccellere. È probabile che riconosca anche la sua carenza sui “dettagli”, in altre parole sa di essere debole nell’execution, che sarà l’eccellenza richiesta nel XXI secolo.

Il compito al quale è chiamato (forse a sua insaputa) è chiaro: eliminare dallo scenario del XXI secolo la variabile “Guerra”. I Super CEO hanno finalmente capito che la “Guerra” è contro il business, contro lo sviluppo, e non è compatibile con la digitalizzazione del mondo. Una nuova Yalta ci attende?

A noi europei la sua elezione ci dovrebbe far capire la pochezza della costruzione europea e la totale assenza di leader che ci sappiano guidare nel XXI secolo.

Di contro, i finti filantropi hanno creato un enorme caravanserraglio di burocrati che si esaltano a normare tutto l’ovvio che pescano (a strascico) senza aver chiaro cosa sarà il XXI secolo.

Dopo oltre trent’anni di CEO capitalism, guidato appunto dai finti filantropi, fattasi woke, ci ritroviamo come leader dell’Occidente un vecchio immobiliarista newyorchese. Per fortuna costui si è circondato di Super CEO, i soli in grado di darci un ruolo coerente con quello che sarà, ripeto, che a noi vecchi piaccia o meno, il XXI secolo.

Una volta che avvii la digitalizzazione non la puoi più fermare, il finale è certo: una civiltà digitalizzata.

Permettetemi uno svolazzo personale, che rivolgo ai giovani, in primis ai miei nipoti.

Ragazzi, se volete fare imprenditoria, se pensate di avere le skill giuste, una volontà ferrea, se amate la libertà e la competizione, abbandonate al suo penoso destino l’Europa della baronessa Ursula VDL, e la sua cupola di vecchi maggiordomi francotedeschi, e volate in America, dove le leggi, con tutti i loro difetti, sono ancora concepite per aiutare la cultura del fare.

L’elezione di Trump, in gran parte figlia delle follie del wokismo salottiero, ha messo in evidenza cosa è diventata l’Europa: un giardinetto di semiperiferia, con panchine scrostate per vecchi pensionati rancorosi, dal destino irrimediabilmente segnato. Prosit!

Zafferano.news