Tutti i tagli e le chiusure di Stmicroelectronics

È troppo presto per fare previsioni sul 2025, dice Stmicroelectronics, che rilascia però indicazioni negative sui risultati del primo trimestre. E così la società italo-francese di chip crolla in borsa. Tutti i dettagli.

Gen 31, 2025 - 00:01
 0
Tutti i tagli e le chiusure di Stmicroelectronics

È troppo presto per fare previsioni sul 2025, dice Stmicroelectronics, che rilascia però indicazioni negative sui risultati del primo trimestre. E così la società italo-francese di chip crolla in borsa. Tutti i dettagli

Le azioni di Stmicroelectronics, la società di semiconduttori controllata dal ministero dell’Economia italiano e dalla banca statale francese Bpifrance, hanno toccato il valore più basso dal 2020 a causa delle previsioni negative sulle vendite nel primo trimestre dell’anno.

“IL PUNTO PIÙ BASSO DEL 2025”

L’amministratore delegato Jean-Marc Chery ha detto inoltre che è troppo presto per fornire una guidance sui risultati dell’intero 2025 a causa della continua correzione delle scorte da parte dei clienti (Tesla e Apple sono due dei nomi più famosi). “Pensiamo che sia giusto considerare il primo trimestre come il punto più basso del 2025”, ha aggiunto.

COME ANDRÀ STMICROELECTRONICS NEL PRIMO TRIMESTRE

Nel primo trimestre del 2025 Stmicroelectronics prevede di registrare entrate per 2,51 miliardi di dollari, un crollo di quasi il 28 per cento su base annua.

La società aveva già avvertito il mercato, lo scorso novembre, che il periodo iniziale del 2025 sarebbe stato particolarmente fiacco – lo sarà del resto anche per Texas Instruments, la principale azienda concorrente – e che le entrate sarebbero diminuite più del solito; ciononostante, le previsioni ufficiali hanno comunque deluso le aspettative degli analisti, che si aspettavano entrate per 2,72 miliardi.

Nel quarto trimestre del 2024, invece, l’utile netto era stato superiore alle attese: 341 milioni contro 326 milioni.

CHIUSURE TEMPORANEE…

Il direttore finanziario Lorenzo Grandi ha spiegato agli analisti che Stmicroelectronics ha in programma la chiusura temporanea di “molte delle nostre fabbriche nel corso di questo trimestre”.

A dicembre il consiglio di sorveglianza della società aveva approvato all’unanimità il programma per la riduzione dei costi. In precedenza Chery aveva spiegato che Stmicroelectronics voleva “ridisegnare” la sua base produttiva e migliorare la capacità produttiva di semiconduttori in silicio da trecento millimetri (nei siti di Agrate e di Crolles in Francia) e di semiconduttori al carburo di silicio da duecento millimetri (a Catania).

Sebbene l’amministratore delegato avesse assicurato che non ci sarebbero state chiusure di fabbriche, negli ambienti italiani circolava il timore che questi piani porteranno la società a focalizzarsi sulla Francia, penalizzando gli stabilimenti in Italia e in particolare quello di Catania, qualora dovesse venire cancellata la produzione di dispositivi da duecento millimetri.

… E TAGLI AGLI INVESTIMENTI

Stmicroelectronics conta di investire 2-2,3 miliardi di dollari nel 2023, meno rispetto ai 2,53 miliardi del 2024 e soprattutto dei 4 miliardi del 2023.

STMicro ha inoltre illustrato i suoi piani di spesa in conto capitale per il 2025, con l’obiettivo di investire tra i 2 e i 2,3 miliardi di dollari. Si tratta di una riduzione rispetto ai 2,53 miliardi di dollari dello scorso anno e ai 4 miliardi di dollari del 2023.

“Il 2025 sarà un anno di transizione. È presto per dare indicazioni”, ha ribadito Chery, “ma crediamo che sarà possibile accelerare la crescita nel 2026 e 2027”. “Guardando oltre questo periodo di transizione nel 2025”, ha aggiunto Grandi, “pensiamo che le nostre ambizioni di lungo periodo restino intatte”.

“Confermiamo le ambizioni al 2030”, ha assicurato Chery: per quella data la società conta di registrare ricavi per oltre 20 miliardi di dollari, un obiettivo che nelle previsioni iniziali, però, era stato fissato per due anni prima.