Tutti i giochetti tra grandi aziende per Stargate
Per OpenAI la partita di Stargate è importante per fare un’altra diversificazione, quella rispetto a Microsoft, grande azionista dell’azienda che ne possiede e fornisce l’infrastruttura. Poi, in questi enormi data center, a fare soldi sarà sempre il sistema di NVIDIA, con TSMC, SK Hynix, Foxconn, Quanta, poi vedremo quanto Broadcom e altri. L'analisi di Alessandro Aresu
Per OpenAI la partita di Stargate è importante per fare un’altra diversificazione, quella rispetto a Microsoft, grande azionista dell’azienda che ne possiede e fornisce l’infrastruttura. Poi, in questi enormi data center, a fare soldi sarà sempre il sistema di NVIDIA, con TSMC, SK Hynix, Foxconn, Quanta, poi vedremo quanto Broadcom e altri. L’analisi di Alessandro Aresu
Stargate e intelligenza artificiale. Come previsto a dicembre, gli investimenti promessi da Masayoshi Son a Trump si sarebbero concretizzati in data center. Come mai e cosa c’entra Elon Musk?
Il progetto di fabbrica di Foxconn in Wisconsin è l’esempio di come Trump ragiona sulla tecnologia: mi accordo con le aziende, annunciamo un investimento visibile con posti di lavoro. Solo che poi quell’annuncio non è diventato realtà. Nell’area di Foxconn in Wisconsin ora sorgeranno i data center di Microsoft, anche se vanno più a rilento del previsto. Il super-ciclo dell’intelligenza artificiale è anzitutto costruire cose. Aspetto che Trump comprende. E ama.
Trump vuole annunciare progetti di costruzione e posti di lavoro, mettendo il suo cappello sul ciclo di investimenti e catturando la nostra attenzione: “50 miliardi! 100 miliardi! 500 miliardi! 5.000 miliardi!” È così che Trump capisce sul serio l’intelligenza artificiale. “L’IA è una fabbrica” (Trump da Logan Paul). Quindi, serve energia (da qualunque fonte, drill baby drill) e va costruita. Degli altri aspetti, a Trump non importa granché ma l’aspetto fisico delle tecnologie è sempre cruciale.
Qui, oltre a Masayoshi Son, si inserisce Larry Ellison. Magari voi avete visto Bezos e Zuckerberg all’inaugurazione e dimenticate l’ottantenne Ellison (“CEO of everything” secondo Trump), ma così non capite niente. Ellison, coi servizi e le infrastrutture di Oracle, è una figura importante sia della dimensione fisica della tecnologia che del sostegno a Trump. Nel 2020, Oracle era parte dell’accordo con Walmart su TikTok. Oracle è tuttora il fornitore cloud di TikTok e ha comunicato agli investitori gli impatti negativi che potrebbe avere dalla vicenda. Non a caso, Trump ha reiterato che anche Ellison può comprare TikTok, come Musk.
Nell’annuncio di Stargate, l’altro punto importante riguarda Elon Musk. Qui rientrano OpenAI e Sam Altman, che sono i nemici di Musk (trovate tutta la vicenda nel mio Geopolitica dell’intelligenza artificiale e nei miei saggi).
L’enorme sostegno di Musk a Trump ha portato alcune letture superficiali a dire che Trump è ormai divenuto una sorta di surrogato di Musk, il quale sarebbe vero presidente degli USA e indiscusso imperatore del mondo. Come ho spesso detto, basta ragionare un po’ per capire che Trump, consapevole della situazione, non vuole essere dipendente da un solo leader tecnologico ma vuole farli “sbranare” tra loro. Vogliono fare i “gladiatori”? Prego, procedano. Per questo, dopo l’immagine dell’inaugurazione, deve fornire un’altra immagine, quella di Masa, Ellison e Altman: segnala subito a Musk, subito irato, che anche i suoi nemici sono alla corte di Trump a genuflettersi.
Allo stesso tempo, per OpenAI la partita di Stargate è importante per fare un’altra diversificazione, quella rispetto a Microsoft, grande azionista dell’azienda che ne possiede e fornisce l’infrastruttura. Poi, in questi enormi data center, a fare soldi sarà sempre il sistema di NVIDIA, con TSMC, SK Hynix, Foxconn, Quanta, poi vedremo quanto Broadcom e altri, oltre ad aspetti materiali (raffreddamento, acciaio, rame etc).
Masa, Musk, i data center e queste vicende sono al centro dei miei tre libri del 2020-22-24 sul capitalismo politico, perciò conviene leggerli tutti e tre. Se invece volete perdere tempo, potete ascoltare, che so, Olaf Scholz a Davos!