Trump ha un piano di pace per l’Ucraina, borse in rialzo
Gli alleati degli Stati Uniti si aspettano che l'amministrazione Trump presenti un piano per porre fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco in Germania la prossima settimana, lo ha scritto ieri Bloomberg.Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato che l'amministrazione Trump è interessata alla riduzione dei costi di finanziamento e ai rendimenti dei Treasury decennali, piuttosto che al tasso di interesse a breve termine di riferimento della Fed.FinecoBank ha chiuso il 2024 con un utile netto di 652,3 milioni, in crescita del 7,1% dall'anno precedente. I ricavi totali sono saliti a 1,32 miliardi, +6,4%.
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In assenza di novità rilevanti dalla guerra commerciale le borse sono tornate a seguire la stagione delle trimestrali delle società e i dati macroeconomici. Resta alta l’attenzione su Washington e sulla Casa Bianca, ma nelle ultime ore non è stato Donald Trump a muovere i prezzi, bensì il Segretario del Tesoro, Scott Bessent.
L’indice S&P500 ha chiuso in rialzo dello 0,4%, il Dow Jones dello 0,7%. Zavorrato da Alphabet, il Nasdaq è salito soltanto dello 0,2%. La discesa dei tassi ha favorito l’indice Russell 2000, +1,1%.
Il decennale degli Stati Uniti si è apprezzato a 4,42% di tasso di rendimento, da 4,50% del giorno prima. Il biennale si è portato al tasso del 4,19%. Il doppio movimento ha portato a uno schiacciato della curva dei tassi, con il differenziale dieci anni-due anni, sceso a 23 punti base, da 30 di ieri.
Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato che l'amministrazione Trump è interessata alla riduzione dei costi di finanziamento e ai rendimenti dei Treasury decennali, piuttosto che al tasso di interesse a breve termine di riferimento della Federal Reserve. "Io e lui siamo concentrati sui Treasury decennali", ha dichiarato Bessent in un'intervista rilasciata a Fox Business, quando gli è stato chiesto se il Presidente Donald Trump voglia abbassare i tassi di interesse. "Non sta chiedendo alla Fed di abbassare i tassi". Bessent ha ribadito la sua opinione che l'espansione dell'offerta di energia contribuirà a ridurre l'inflazione. Per gli americani della classe operaia, "la componente energetica è uno degli indicatori più sicuri per le aspettative di inflazione a lungo termine", ha affermato Bessent. "Quindi, se riusciamo a far scendere il prezzo della benzina e del gasolio da riscaldamento, i consumatori non solo risparmieranno, ma il loro ottimismo per il futuro li aiuterà a riprendersi dagli ultimi anni di inflazione elevata", ha detto Bessent. L'ex gestore di hedge fund ha anche detto che quando si tratta della Fed, "parlerò solo di quello che hanno fatto, non di quello che penso dovrebbero fare d'ora in poi".
Il petrolio, anche per effetto delle parole di Bessent, ha messo la marcia indietro, il Brent ha perso il 2% 74,7 dollari il barile. Il rialzo da inizio anno si è quasi azzerato.
Il mercato resta guardingo e preoccupato per quel che potrebbe arrivare dalla Casa Bianca, o dalla sua succursale di Mar a Lago in Florida: l’oro ha segnato un nuovo record a 2.868 dollari l’oncia. Stamattina il metallo prezioso di riferimento è piatto, anche per effetto delle indiscrezioni sulla presentazione da parte degli Stati Uniti di un piano di pace per i conflitto Russia-Ucraina.
La valuta degli Stati Uniti si è indebolita nelle ultime due sedute, in precedenza si era rafforzata, arrivando sui massimi di medio-lungo periodo, dopo le iniziative di politica commerciale degli Stati Uniti e il cambio di passo della Federal Reserve sul taglio tassi. Euro e sterlina sono penalizzati anche dal fatto che BCE e BOE rimangono in modalità allentamento monetario. “Il dollaro è più forte di quanto i soli differenziali dei tassi lascino intendere. La discrepanza potrebbe riflettere un “premio Trump” per il dollaro a causa dei dazi e dell'incertezza fiscale”, scrivono in una nota George Brown, Senior US Economist, e David Rees, Head of Global Economics, Schroders.
Matthew Ryan, Head of Market Strategy di Ebury si aspetta “un periodo di tira e molla, in cui Trump continuerà a far penzolare la minaccia dei dazi per ottenere ulteriori concessioni. Questo potrebbe portare all'assenza di qualsiasi tariffa o, scenario più probabile, a una semplice attenuazione delle restrizioni commerciali rispetto alla sua proposta iniziale”.
Gli alleati degli Stati Uniti si aspettano che l'amministrazione del Presidente Donald Trump presenti un piano per porre fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco in Germania la prossima settimana, lo ha scritto ieri Bloomberg. La proposta di soluzione del conflitto sarà illustrata dal rappresentante speciale di Trump per l'Ucraina e la Russia, Keith Kellogg. Nelle ultime settimane, diversi membri dell’entourage di Trump hanno parlato del piano di Trump di arrivare “alla pace attraverso la forza”. I punti chiave sarebbero i seguenti: potenziale congelamento del conflitto, territori occupati dai russi in uno stato speciale, garanzie di sicurezza all’Ucraina. Kellogg dovrebbe fare a breve il suo primo viaggio a Kiev e in altri Paesi dell'Unione Europea.
Ford Motor ha registrato un aumento del fatturato e dell'utile netto nel quarto trimestre, ma le previsioni per l'anno in corso non sono altrettanto ottimistiche. La casa automobilistica ha previsto un calo significativo degli utili ante imposte rettificati nel 2025, citando le profonde perdite generate dal business delle auto elettriche che continueranno a pesare sulla redditività. Nell'ultimo trimestre, Ford ha registrato un utile rettificato di 39 centesimi per azione su un fatturato di 48,2 miliardi di dollari, rispetto alle aspettative degli analisti per un utile rettificato di 34 centesimi per azione su un fatturato di 47,4 miliardi di dollari. Le azioni sono scese del 5%, a 9,49 dollari.
Qualcomm, uno dei maggiori fornitori di chip per le comunicazioni, ha registrato un fatturato trimestrale record e utili in crescita, grazie all'aumento delle vendite di chip per telefoni e automobili. I ricavi da licenze di proprietà intellettuale, tuttavia, sono stati pari a 1,54 miliardi di dollari, al di sotto degli 1,56 miliardi di dollari attesi dagli analisti. Anche se di poco, la perdita ha un peso maggiore, perché il segmento delle licenze ha un elevato margine di guadagno prima delle tasse, pari al 75%. Le azioni sono scese del 4%.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future dell’indice Dax di Francoforte +0,4%. Alle 11 escono i dati sui consumi in Europa e alle 13 ci sono le comunicazioni della Bank of England.
Tutti, o quasi, in positivo, i mercati azionari dell’Asia Pacifico: indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,9%.
Nikkei di Tokyo +0,7%. Nippon Steel , il più grande produttore di acciaio del Giappone, ha registrato un calo del 18% dell'utile per i nove mesi conclusi a dicembre a 362 miliardi di yen (2,4 miliardi di dollari). L'azienda ha mantenuto invariata a 310 miliardi di yen la previsione di utile netto per l'anno fiscale che si concluderà a marzo
FinecoBank ha chiuso il 2024 con un utile netto di 652,3 milioni, in crescita del 7,1% dall'anno precedente. I ricavi totali sono saliti a 1,32 miliardi, +6,4%. Il margine d'interesse si è attestato a 710,5 milioni, +3,3%, mentre le commissioni nette dei dodici mesi hanno raggiunto 527,0 milioni, con un incremento del 7,6%.
Nel corso del 2024, la raccolta netta è stata pari a 10,1 miliardi, in aumento del 15% su base annua, con il segmento del risparmio gestito che ha evidenziato un'accelerazione del 54%. Il numero dei clienti ha continuato a crescere, raggiungendo quota 1,7 milioni, con un incremento annuo del 2,8%.