Stop alle iniziative climatiche di Biden: Trump taglia gli aiuti alle comunità nere e latine
Con una decisione destinata a far discutere, il presidente Donald Trump ha annullato le principali politiche climatiche introdotte dall’amministrazione Biden. La Justice40 Initiative, il Climate & Economic Justice Screening Tool (CEJST) e altre misure progettate per proteggere, in particolare, le comunità più vulnerabili sono state cancellate, sollevando serie preoccupazioni tra attivisti, scienziati e cittadini comuni....
Con una decisione destinata a far discutere, il presidente Donald Trump ha annullato le principali politiche climatiche introdotte dall’amministrazione Biden. La Justice40 Initiative, il Climate & Economic Justice Screening Tool (CEJST) e altre misure progettate per proteggere, in particolare, le comunità più vulnerabili sono state cancellate, sollevando serie preoccupazioni tra attivisti, scienziati e cittadini comuni.
L’ordine esecutivo 14008
Firmato nel gennaio 2021 da Joe Biden, l’ordine esecutivo 14008 rappresentava un punto di svolta nella lotta contro il cambiamento climatico. Al centro dell’iniziativa c’era Justice40, un programma che garantiva almeno il 40% dei benefici climatici alle comunità svantaggiate. Queste aree, spesso abitate da famiglie a basso reddito o minoranze etniche, subiscono in modo sproporzionato gli effetti dell’inquinamento.
Grazie a Justice40, la Casa Bianca aveva stanziato oltre 29 miliardi di dollari per progetti come l’elettrificazione degli scuolabus, la bonifica di terreni contaminati e la riduzione dell’inquinamento industriale. Questi interventi miravano a migliorare la qualità della vita in alcune delle comunità più colpite dagli effetti del cambiamento climatico.
Ad esempio, circa 500 milioni di dollari sono stati destinati all’elettrificazione degli scuolabus, permettendo a migliaia di bambini di viaggiare su mezzi più sicuri e meno inquinanti. Altri 1,3 miliardi di dollari sono stati utilizzati per ridurre l’inquinamento in aree industriali, mentre 725 milioni sono stati investiti per bonificare terreni minerari abbandonati. Interventi di questo tipo non solo miglioravano l’ambiente, ma creavano anche posti di lavoro e stimolavano lo sviluppo economico locale.
Un duro colpo per le comunità vulnerabili
La decisione di Trump di annullare l’ordine 14008 non è passata inosservata. Organizzazioni e cittadini denunciano un ritorno a politiche che favoriscono l’inquinamento e peggiorano la salute pubblica. Abigail Dillen, presidente di Earthjustice, avverte: “Queste decisioni significano più cancro, più malattie e più morti”.
Maria Lopez-Nuñez, attivista del New Jersey, ha sottolineato i rischi per comunità come quella di Newark, già gravemente colpita dall’inquinamento atmosferico: “Non conosco nessun genitore che voglia che i propri figli respirino aria più sporca”.
Un caso emblematico è quello delle comunità rurali negli Appalachi, dove l’inquinamento da estrazione mineraria ha compromesso la qualità dell’acqua e dell’aria. Grazie a Justice40, erano stati avviati progetti di recupero e prevenzione che ora rischiano di essere interrotti, lasciando migliaia di famiglie senza protezioni essenziali.
Le battaglie legali sono appena iniziate
Gli attivisti non restano a guardare. Gruppi come il Bullard Center for Environmental Justice stanno già preparando cause legali per difendere i fondi stanziati dall’Inflation Reduction Act (IRA) e dalla legge bipartisan sulle infrastrutture. Secondo Chandra Taylor-Sawyer del Southern Environmental Law Center, le azioni di Trump potrebbero violare leggi federali che proibiscono il blocco dei fondi già approvati dal Congresso.
Trump’s Revocation of Environmental Justice Order Will Hurt Marginalized Communities | Scientific American
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— Bullard Center for Environmental & Climate Justice (@BullardCenter) January 24, 2025
“Non possiamo permettere che vengano cancellati anni di progresso”, afferma Robert Bullard, pioniere della giustizia climatica. Un elemento cruciale è l’utilizzo dei fondi IRA, che prevedeva investimenti di oltre 2 miliardi di dollari per iniziative ambientali. Metà di questi fondi sono già stati assegnati, ma la nuova amministrazione potrebbe tentare di bloccare l’erogazione restante. La questione, secondo gli esperti legali, potrebbe finire davanti alla Corte Suprema.
Un passo indietro per il clima e per tutti noi
La cancellazione della Justice40 Initiative non riguarda solo le comunità svantaggiate. Molti fondi dell’Inflation Reduction Act erano destinati a stati rurali e repubblicani, spesso tra i più bisognosi di interventi per migliorare infrastrutture e ambiente. Michael Gerrard, esperto di diritto ambientale, avverte: “Le conseguenze di queste decisioni colpiranno milioni di americani, a prescindere dal loro orientamento politico”.
Ad esempio, i programmi per l’elettrificazione dei trasporti avrebbero portato benefici immediati a intere regioni, riducendo l’inquinamento atmosferico e migliorando la salute pubblica. Ora, queste iniziative rischiano di essere interrotte, con gravi ripercussioni per il benessere delle comunità locali.
Perché dobbiamo preoccuparci
“La giustizia ambientale non è un privilegio, ma un diritto”, afferma Bullard. Proteggere aria, acqua e suolo è fondamentale non solo per le comunità più vulnerabili, ma per il benessere di tutti. La lotta per il clima è una lotta per il nostro futuro, e come ricorda Bullard: “Non possiamo arrenderci”.
Lopez-Nuñez ha espresso un pensiero simile: “Sbarazzarsi di Justice40 danneggia l’americano medio, che se ne accorga o meno”. Molte comunità, sia urbane che rurali, rischiano di pagare il prezzo di queste decisioni, con un aumento delle disuguaglianze e un peggioramento delle condizioni ambientali.
Gli attivisti invitano tutti i cittadini a non rimanere in silenzio. La difesa delle politiche climatiche non riguarda solo gli esperti o le organizzazioni ambientaliste, ma chiunque desideri un futuro più sano e sostenibile. Come sottolinea Bullard: “Se pensiamo a lungo termine e rimaniamo uniti, possiamo fare la differenza”.
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