Stargate, il gigante dell’AI che vuole Trump
Si chiamerà Stargate e avrà il compito di far crescere l’intera infrastruttura di intelligenza artificiale degli Stati Uniti la nascitura società con le stimmate del colosso presentata il 21 gennaio alla Casa Bianca dall’amministratore delegato di OpenAI Sam Altman, dal suo omologo di SoftBank Masayoshi Son e dal presidente di Oracle Larry Ellison insieme al presidente Donald Trump, che l’ha definita “il più grande progetto di infrastruttura di intelligenza artificiale della storia”. Cos’è Stargate, il progetto da 500 miliardi di dollari Donald Trump ha presentato Project Stargate, un’iniziativa colossale che punta a rivoluzionare il panorama tecnologico globale. Economia 23 Gennaio 2025 Davos, parla Trump: “Gli Usa saranno la capitale mondiale dell’IA e delle cripto” Il presidente Usa interviene in videoconferenza: "Con Biden l'inflazione più alta della storia, il Congresso approverà il taglio delle tasse" 23 Gennaio 2025 trump davos forum davos donald trump presidente usa Guarda ora Il progetto coinvolge OpenAI, Oracle, Softbank e il fondo emiratino Mgx, con un impegno economico straordinario: 500 miliardi di dollari, destinati a creare un’infrastruttura senza precedenti per la creazione di data center e infrastrutture di calcolo avanzate, necessarie a garantire la leadership americana nell’intelligenza artificiale. Foto: Imagoeconomica L’obiettivo è garantire la supremazia americana nel settore e rilanciare l’occupazione, con la promessa di 100.000 nuovi posti di lavoro a breve termine. Elon Musk però non sembra convinto del progetto e ha criticato apertamente Donald Trump per questo annuncio. Aspetti principali Durante l’annuncio, Trump ha descritto Stargate un’impresa monumentale e una dichiarazione di fiducia verso il potenziale americano. Il progetto prevede un investimento iniziale di 100 miliardi di dollari, che saliranno a 500 miliardi nei prossimi quattro anni. Come spiega OpenAI in una nota, queste infrastrutture garantiranno la leadership americana nell’intelligenza artificiale, creeranno centinaia di migliaia di posti di lavoro negli Stati Uniti e genereranno enormi benefici economici per l’intero mondo. Il progetto non solo sosterrà la reindustrializzazione degli Stati Uniti, ma fornirà anche una capacità strategica per proteggere la sicurezza nazionale dell’America e dei suoi alleati. Accanto a Trump, durante la conferenza stampa, c’erano Sam Altman (ceo di OpenAI), Larry Ellison (presidente di Oracle) e Masayoshi Son (ceo di SoftBank). Oltre ai principali finanziatori, Microsoft, Nvidia e Arm si sono uniti come partner tecnici, rafforzando la portata strategica del progetto. Il progetto In una fase iniziale, i tre giganti investiranno nel progetto 100 miliardi di dollari. L’intenzione è però quella di versarne in tutto fino a 500 nei prossimi anni, creando a detta del tycoon 100mila posti di lavoro e alimentando la prossima generazione di intelligenza artificiale, compresi i data center dell’intero paese. Economia 21 Gennaio 2025 Trump annuncerà investimenti fino a 500 miliardi di dollari nel settore privato per le infrastrutture di intelligenza artificiale Fonti
Si chiamerà Stargate e avrà il compito di far crescere l’intera infrastruttura di intelligenza artificiale degli Stati Uniti la nascitura società con le stimmate del colosso presentata il 21 gennaio alla Casa Bianca dall’amministratore delegato di OpenAI Sam Altman, dal suo omologo di SoftBank Masayoshi Son e dal presidente di Oracle Larry Ellison insieme al presidente Donald Trump, che l’ha definita “il più grande progetto di infrastruttura di intelligenza artificiale della storia”.
Cos’è Stargate, il progetto da 500 miliardi di dollari
Donald Trump ha presentato Project Stargate, un’iniziativa colossale che punta a rivoluzionare il panorama tecnologico globale.
Il progetto coinvolge OpenAI, Oracle, Softbank e il fondo emiratino Mgx, con un impegno economico straordinario: 500 miliardi di dollari, destinati a creare un’infrastruttura senza precedenti per la creazione di data center e infrastrutture di calcolo avanzate, necessarie a garantire la leadership americana nell’intelligenza artificiale.
L’obiettivo è garantire la supremazia americana nel settore e rilanciare l’occupazione, con la promessa di 100.000 nuovi posti di lavoro a breve termine.
Elon Musk però non sembra convinto del progetto e ha criticato apertamente Donald Trump per questo annuncio.
Aspetti principali
Durante l’annuncio, Trump ha descritto Stargate un’impresa monumentale e una dichiarazione di fiducia verso il potenziale americano. Il progetto prevede un investimento iniziale di 100 miliardi di dollari, che saliranno a 500 miliardi nei prossimi quattro anni.
Come spiega OpenAI in una nota, queste infrastrutture garantiranno la leadership americana nell’intelligenza artificiale, creeranno centinaia di migliaia di posti di lavoro negli Stati Uniti e genereranno enormi benefici economici per l’intero mondo.
Il progetto non solo sosterrà la reindustrializzazione degli Stati Uniti, ma fornirà anche una capacità strategica per proteggere la sicurezza nazionale dell’America e dei suoi alleati.
Accanto a Trump, durante la conferenza stampa, c’erano Sam Altman (ceo di OpenAI), Larry Ellison (presidente di Oracle) e Masayoshi Son (ceo di SoftBank).
Oltre ai principali finanziatori, Microsoft, Nvidia e Arm si sono uniti come partner tecnici, rafforzando la portata strategica del progetto.
Il progetto
In una fase iniziale, i tre giganti investiranno nel progetto 100 miliardi di dollari. L’intenzione è però quella di versarne in tutto fino a 500 nei prossimi anni, creando a detta del tycoon 100mila posti di lavoro e alimentando la prossima generazione di intelligenza artificiale, compresi i data center dell’intero paese.
In tal senso, Ellison ha reso noto che il primo plesso del gruppo, della dimensione di oltre 300mila metri quadrati, è già in costruzione in Texas.
I lavori sono già iniziati in Texas e si prevede un’espansione su scala nazionale, ma il consumo energetico richiesto solleva interrogativi. Trump ha già firmato ordini esecutivi per dichiarare l’emergenza energetica nazionale, garantendo una produzione adeguata per sostenere Stargate e altre iniziative.
Il presidente degli Stati Uniti è stato il principale fautore di questo nuovo progetto, definito da Altman “il più importante di questa era”.
Proprio il fondatore di OpenAI ha pubblicamente riconosciuto a Trump che “non saremmo in grado di fare nulla del genere” senza di lui, nonostante Oracle sia tra i maggiori operatori di data center del paese e SoftBank disponga di tutte le risorse per finanziare l’espansione delle infrastrutture della tecnologia del momento.
Le ambizioni
Più volte in passato Sam Altman aveva esortato i funzionari statunitensi a farsi partecipi dello sviluppo delle tecnologie e dei sistemi dell’intelligenza artificiale e garantire in tal modo la supremazia nel comparto del paese sulla Cina.
Tale strategia è ritenuta fondamentale in un settore che già oggi sembra indirizzato a influenzare tutto, anche la macroeconomia e la difesa.
Con Son, Altman avrebbe peraltro parlato già nel corso del 2024 della necessità di investire in nuovi impianti dedicati alla realizzazione di chip per la tecnologia del momento.
Secondo i vertici della startup di San Francisco, oltre a far sì che gli Stati Uniti non perdano terreno rispetto alla Cina, nuove infrastrutture servirebbero a creare posti di lavoro e opportunità per il paese a stelle e strisce.
In un rapporto politico pubblicato a metà gennaio, essi hanno inoltre affermato che ci sarebbero «175 miliardi di dollari in attesa di investimenti nei progetti di intelligenza artificiale e che, se gli Stati Uniti non dovessero attrarre quei fondi, andrebbero a progetti sostenuti dalla Cina, rafforzando l’influenza globale del partito comunista cinese».
Secondo Oracle, il progetto Stargate sarà utile a «garantire la leadership americana nell’intelligenza artificiale, a creare centinaia di migliaia di posti di lavoro americani e a generare enormi benefici economici per il mondo intero».
Per il colosso di Santa Clara, tale progetto «non solo sosterrà la reindustrializzazione degli Stati Uniti, ma fornirà anche una capacità strategica per proteggere la sicurezza nazionale dell’America e dei suoi alleati».
Oltre a Oracle, OpenAI e SoftBank, il cui amministratore delegato Son sarà il presidente di Stargate, al finanziamento di quest’ultimo parteciperà anche un quarto partner, il fondo Mgx.
L’annuncio del 2017
Considerando la portata delle ambizioni del progetto, sarò il tempo a dire se Trump avrà avuto più fortuna rispetto al 2017, quando annunciò con Foxconn la realizzazione di una nuova grande fabbrica di elettronica da 10 miliardi di dollari nel Wisconsin, che avrebbe dovuto generare 13mila nuovi posti di lavoro.
Alla fine l’azienda fece però un consistente passo indietro: nel 2021 dichiarò in particolare che avrebbe investito solo 672 milioni di dollari, creando meno di 1500 posti di lavoro.
La struttura annunciata dal presidente è poi diventata un hub di dati Microsoft impegnato per formare dipendenti e produttori su come utilizzare nel migliore dei modi l’intelligenza artificiale.
SoftBank cerca i fondi per il progetto Stargate di Trump
Il miliardario giapponese Masayoshi Son, fondatore del gruppo tech e d’investimenti SoftBank, attraverso il suo gruppo SoftBank, intende contattare grandi società di investimento, tra cui Apollo Global Management, per raccogliere fondi da destinare al progetto di intelligenza artificiale Stargate negli Stati uniti proposto dal presidente Donald Trump. Le fonti che citano gli interessamenti arrivano da Nikkei.
SoftBank e il creatore di ChatGPT, OpenAI, investiranno ciascuno 19 miliardi di dollari nella società del Progetto Stargate, che mira a costruire data center e le infrastrutture per alimentarli. Questo conferirà a ciascuna delle due aziende circa il 40% delle quote.
FOTO: Softbank
Anche la società Usa di software Oracle e l’azienda d’investimento MGX, con sede negli Emirati arabi uniti, avranno partecipazioni, per un impegno complessivo previsto di 45 miliardi di dollari da parte dei partner fondatori.
Lo scetticismo di Elon Musk
Il miliardario e imprenditore digitale Elon Musk, alleato stretto di Trump, ha espresso scetticismo sulla capacità di questo progetto di attirare i fondi necessari alla sua realizzazione.
«SoftBank ha molto meno di 10 miliardi di dollari garantiti. Ne ho conferma diretta», ha affermato Musk.
Gli investitori esterni saranno cercati per finanziare il resto su base progetto-per-progetto. Apollo Global Management è considerata una candidata, insieme a Brookfield Asset Management, una società canadese forte nel settore delle energie rinnovabili e degli investimenti infrastrutturali.
È probabile che vengano richiesti a ciascuna decine di miliardi di dollari.
Lo scorso anno, Intel aveva annunciato che Apollo avrebbe guidato un investimento per un nuovo impianto di semiconduttori. La partecipazione di questi attori finanziari potrebbe rafforzare Stargate.
SoftBank punta a garantire 100 miliardi di dollari in investimenti iniziali per Stargate, con l’obiettivo di arrivare a 500 miliardi entro i quattro anni del mandato di Trump.
Musk e Altman, accuse reciproche sul progetto
È scontro tra Elon Musk e Sam Altman, Ceo di OpenAI, a causa di Stargate, progetto di intelligenza artificiale voluto dal Presidente Donald Trump.
Il nuovo presidente degli Stati Uniti ha descritto martedì il progetto come un’avventura comune che prevede un investimento di circa 500 miliardi di dollari (478,7 miliardi di euro) attraverso una nuova partnership formata da OpenAI, produttore di ChatGPT, insieme a Oracle e SoftBank.
La nuova entità chiamata Stargate sta iniziando a costruire i centri dati e formare la produzione di elettricità necessaria per sviluppare la tecnologia AI.
Trump ha dichiarato che si tratta di «una clamorosa dichiarazione di fiducia nel potenziale dell’America» sotto la sua nuova amministrazione, con un investimento privato iniziale di 100 miliardi di dollari (95,7 miliardi di euro) che potrebbe arrivare a cinque volte tanto.
Ma poche ore dopo Elon Musk, stretto consigliere di Trump che ora guida il dipartimento governativo di riduzione dei costi, ha messo in dubbio il valore dell’investimento.
Sam Altman ha risposto mercoledì alle accuse di Musk dicendogli che “si sbaglia” e lo ha invitato a visitare il primo sito in Texas, già in costruzione.
L’amministratore delegato di OpenAI ha poi affermato che il progetto è “ottimo per il Paese”, “ciò non significa che sia ottimale per le aziende [di Musk]” e ha detto che spera che il tycoon, nel suo nuovo ruolo amministrativo, metta gli Stati Uniti al primo posto.
Dietro la faida
Lo scontro pubblico su Stargate fa parte di una disputa che dura da anni tra Musk e Altman, iniziata con una rivalità in seno al consiglio di amministrazione su chi dovesse dirigere OpenAI, che entrambi hanno contribuito a fondare.
Musk, uno dei primi investitori e membri del consiglio di amministrazione di OpenAI, l’anno scorso ha citato in giudizio la società di intelligenza artificiale sostenendo che aveva tradito i suoi obiettivi di fondazione come laboratorio di ricerca senza scopo di lucro a beneficio del bene pubblico piuttosto che perseguire i profitti.
Da allora Musk ha inasprito la controversia, aggiungendo nuove rivendicazioni e chiedendo un’ordinanza del tribunale che fermi i piani di OpenAI di convertirsi in un’azienda a scopo di lucro. L’udienza è fissata per febbraio presso un tribunale federale della California.
L’uomo più ricco del mondo, le cui aziende includono Tesla, SpaceX e X, l’anno scorso ha fondato una propria azienda di IA rivale, xAI, che sta costruendo il proprio grande centro dati a Memphis, nel Tennessee, sostiene che si trova ad affrontare la concorrenza sleale di OpenAI e del suo stretto partner commerciale Microsoft, che ha fornito le enormi risorse di calcolo necessarie per costruire sistemi di IA come ChatGPT.
L’agenzia di stampa tecnologica The Information ha riferito per la prima volta di un progetto di centro dati OpenAI chiamato Stargate nel marzo 2024, indicando che era in cantiere da molto prima che Trump lo annunciasse.
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