Sanremo 2025: Emis Killa e gli esclusi eccellenti. Tutti gli artisti che hanno rischiato il Festival

Il trapper, colpito da un Daspo per i suoi legami con le tifoserie organizzate, potrebbe essere escluso dal Festival. Ma in passato altri suoi colleghi rischiarono di non salire sul palco dell’Ariston

Gen 29, 2025 - 13:51
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Sanremo 2025: Emis Killa e gli esclusi eccellenti. Tutti gli artisti che hanno rischiato il Festival

Iscritto nel registro degli indagati dell'inchiesta 'Doppia Curva' della Direzione distrettuale antimafia sugli affari criminali del mondo ultrà interista e milanista, il rapper Emis Killa, 35 anni, al secolo Emiliano Rudolf Giambelli, dall'11 febbraio salirà sul palco del Festival di Sanremo per gareggiare con la sua "Demoni"?

Per il capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri, che è anche componente della commissione di Vigilanza Rai, Killa dovrebbe essere espulso dal Festival. "È inaccettabile - ha affermato Gasparri - che un personaggio come Emis Killa possa salire sul palco di Sanremo, mentre è indagato dalla Procura di Milano per associazione a delinquere e ha un Daspo che gli vieta di partecipare agli incontri di calcio, essendo considerato 'troppo pericoloso'. Se è ritenuto una minaccia per lo stadio, come può essere invece valorizzato dal servizio pubblico radiotelevisivo attraverso un Festival che dovrebbe rappresentare ben altro? Emis Killa ed altri non incarnano affatto i valori e la cultura che il Festival di Sanremo dovrebbe promuovere".

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FOTO M. BARBAGLIA - EMIS KILLA

Se aggiungiamo a quello di Killa il caso Tony Effe - anch'egli in gara quest'anno all'Ariston -, prima chiamato dal sindaco di Roma Gualtieri a tenere il concertone di Capodanno della capitale, poi fatto fuori in seguito alle proteste circa i suoi testi misogini, siamo già al secondo pasticcio per il Sanremo prossimo venturo. Ma non è certo la prima volta che il Festival, alla vigilia, inciampa in pesanti polemiche, che toccano anche la sfera politica.


Il caso più clamoroso resta quello di Sanremo 2010, edizione numero 60, alla conduzione Antonella Clerici, direttore artistico quel Gianmarco Mazzi oggi sottosegretario alla Cultura. In gara c'è Morgan, il quale alla vigilia della manifestazione rilascia un'intervista a una rivista in cui dice che fa uso di cocaina non per sballo ma come antidepressivo. Dopo, cerca di contestualizzare, specificare: l'intervista mi è stata carpita, l'uso di droghe come antidepressivo apparteneva al mio passato, va ospite di "Porta a Porta" a chiedere scusa, va alla radio da Diaco dove dice che si sta disintossicando e dove ha un botta e risposta con l'allora ministro della Gioventù Giorgia Meloni: lei gli chiede di lanciare ai giovani un appello forte e deciso contro la droga, Morgan ci prova: "Lavorare, cantare, fare viaggi, andare in discoteca, divertirsi, fare l’amore, se si fanno senza droga, sono infinitamente più gustosi, si fanno con più gioia. E si impara il gusto della vita. Te ne accorgi se non c’è la droga nel tuo corpo".

L'ex ministro ora premier Meloni, riferendosi al ruolo pubblico e privato del cantante, conclude: "A Marco dico: facciamo il tifo per te, come per tutti coloro che si trovano nella tua situazione. A Morgan dico: oggi hai una grande opportunità, quella di passare dall’essere un cattivo maestro all’essere un esempio positivo per coloro che ti ammirano. Dipenderà dalla onestà dei tuoi comportamenti oltre che dalla saggezza delle tue parole. Spero davvero che tu possa riscattarti". Ma non basta: l'esclusione di Morgan dalla 60esima edizione del Festival di Sanremo è decisa e irreversibile, viene presa dall’allora direttore di Raiuno, Mauro Mazza, d'intesa con il direttore generale, Mauro Masi, dopo aver consultato il direttore artistico Mazzi che - come detto - oggi è sottosegretario del Mic. "Morgan ha lanciato un messaggio incompatibile con la vetrina di Sanremo che rappresenta in maniera esponenziale la Rai stessa", la motivazione della sua espulsione.


Bufera di non poco conto anche sulla partecipazione in gara di Madame, primo Festival del post Covid, febbraio 2023: a gennaio la risulta indagata dalla procura di Vicenza per falso ideologico nell’ambito di un'inchiesta su green pass falsi. Due medici arrestati, uno dei quali è il suo medico di base. Giorni di silenzio a seguito della notizia, prima dell’ammissione sulle sue storie di Instagram di non essersi mai vaccinata, raccontando la storia della sua famiglia sostanzialmente No Vax. Non serve scusarsi o raccontare la storia di famiglia - fa notare Selvaggia Lucarelli -, il punto non è essere o non essere vaccinati, quanto capire se la cantante abbia o meno esibito un greenpass falso. Ma il direttore artistico di Sanremo 2023, Amadeus, ferma immediatamente l’ipotesi di un'esclusione di fronte alla stampa, in occasione dell’ascolto in anteprima dei 28 brani in gara. "C'è un'indagine in corso e si è innocenti finché non si viene dichiarati colpevoli. A oggi Madame è in gara a Sanremo. Sarebbe un vero peccato per il pubblico non ascoltare il suo brano". Che si sarebbe rivelato un successo: "Il bene nel male".