Ryanair, utili in aumento. Ma sulle previsioni pesa Boeing

Ryanair continua a riportare risultati in crescita, ma i ritardi nelle consegne di Boeing pesano sul futuro. Nel terzo trimestre, terminato a dicembre, la compagnia aerea low cost irlandese ha registrato un utile netto di 149 milioni di euro, rispetto ai 15 milioni dello stesso periodo del 2022 e ai 47,9 milioni delle previsioni degli analisti di Visible Alpha. I ricavi trimestrali sono aumentati del 10% a 2,96 miliardi, contro attese per 2,87 miliardi. Continue reading Ryanair, utili in aumento. Ma sulle previsioni pesa Boeing at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Gen 27, 2025 - 22:02
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Ryanair, utili in aumento. Ma sulle previsioni pesa Boeing
Ryanair, utili in aumento. Ma sulle previsioni pesa Boeing

Ryanair continua a riportare risultati in crescita, ma i ritardi nelle consegne di Boeing pesano sul futuro. Nel terzo trimestre, terminato a dicembre, la compagnia aerea low cost irlandese ha registrato un utile netto di 149 milioni di euro, rispetto ai 15 milioni dello stesso periodo del 2022 e ai 47,9 milioni delle previsioni degli analisti di Visible Alpha.

I ricavi trimestrali sono aumentati del 10% a 2,96 miliardi, contro attese per 2,87 miliardi. L’aumento, ha spiegato la società in una nota, è legato soprattutto a una crescita del traffico del 9%, per un totale di 45 milioni di passeggeri, “a tariffe leggermente più elevate” (+1%), grazie anche al buon andamento durante le festività di Natale e Capodanno.

Nel trimestre precedente, le tariffe medie erano diminuite del 7%. I primi nove mesi dell’esercizio si sono conclusi con un traffico in crescita del 9% a 160,2 milioni di passeggeri, ricavi per 11,65 miliardi (+3%) e un utile netto di 1,94 miliardi (-12%). Per l’anno fiscale 2025, che si chiude a marzo, Ryanair prevede quasi 200 milioni di passeggeri, dopo averne trasportati 183,7 milioni nell’anno terminato nel marzo 2024.

COLPA DI BOEING

Tuttavia, Ryanair ha dovuto ridurre nuovamente le previsioni per il numero di passeggeri per l’anno fiscale 2026, a causa dei ritardi nelle consegne di nuovi aerei da parte di Boeing. Le stime di crescita del traffico per il 2026 sono state riviste a 206 milioni di passeggeri (“solo +3%”); a novembre, la previsione era stata rivista da 215 a 210 milioni di passeggeri. “La produzione di B737 sta riprendendo dopo lo sciopero alla Boeing della fine del 2024, ma non ci aspettiamo più che Boeing consegni un numero sufficiente di aerei nell’esercizio per facilitare la crescita del traffico”, ha spiegato Ryanair.

2025 POSITIVO, MA RESTA LA CAUTELA

Riguardo alle previsioni per la conclusione dell’esercizio prevista per il prossimo 31 marzo, Ryanair ha annunciato di voler mantenere un approccio “cauto”, con i profitti netti sui 12 mesi attesi in un intervallo compreso tra 1,55 e 1,61 miliardi di euro (tra 1,62 e 1,68 miliardi di dollari). “Il risultato finale dipenderà dall’assenza di eventi esterni avversi da adesso alla fine di marzo, inclusi i conflitti in Ucraina e Medio Oriente, altri ritardi da Boeing, una cattiva gestione del traffico aereo e carenza di personale”, ha spiegato Ryanair.

Questo significa che potrebbe essere in grado di raggiungere la parte alta della sua guidance per l’esercizio, superiore al consensus di Visible Alpha di 1,53 miliardi di euro. Nonostante le previsioni di una crescita più lenta dei passeggeri, l’analista di Rbc Capital Markets, Ruairi Cullinane, ha scritto in una nota che la pur modesta crescita della capacità di Ryanair dovrebbe sostenere i ricavi.

BENE IN BORSA

I conti trimestrali migliori delle attese, intanto, spingono il titolo di Ryanair alla Borsa di Dublino. Attorno alle 13.30 di oggi (lunedì 27 gennaio), segna un rialzo del 2,08% a 20,14 euro. L’ottimismo del mercato è stato però, in parte, frenato dai ritardi nelle consegne di aerei da parte di Boeing e dallo sfavorevole calendario pasquale.

Gli analisti di Stifel hanno ribadito il consiglio di tenere il titolo, con un obiettivo di prezzo di 20 euro. La tendenza negativa subita dalla compagnia nel corso degli ultimi trimestri sembra giunta alla fine, tuttavia potrebbe riemergere nel quarto trimestre, anche a causa del timing di Pasqua. Gli analisti di Jefferies hanno confermato l’opinione neutrale, con un prezzo di riferimento di 18,20 euro. Gli esperti di Rbc hanno mantenuto il consiglio di acquisto, con un target price di 21 euro.