Reddito passivo: è veramente possibile?
Introduzione Cosa intendiamo con il termine “reddito passivo” Reddito passivo e indipendenza economica Come creare fonti di reddito passivo: vediamo le più comuni Rendite finanziarie Business senza diretta gestione Diritti d’autore e royalties Business automatizzati Realizzare un business online Reddito passivo da investimenti immobiliari: è possibile? Mettere a reddito un immobile in Italia: tante problematiche […] The post Reddito passivo: è veramente possibile? first appeared on Remida Properties. The post Reddito passivo: è veramente possibile? appeared first on Remida Properties.
- Introduzione
- Cosa intendiamo con il termine “reddito passivo”
- Come creare fonti di reddito passivo: vediamo le più comuni
- Reddito passivo da investimenti immobiliari: è possibile?
- Generare guadagni passivi sfruttando le operazioni immobiliari di REMIDA
- Conclusioni
Introduzione
Conseguire un reddito passivo è un’aspirazione che, fin troppo spesso, si scontra con la realtà della nostra routine quotidiana, fatta da orari di lavoro prestabiliti e poca possibilità di godersi il tempo libero.
Nonostante questo, esistono numerose opportunità per guadagnare passivamente e spezzare le catene della nostra dipendenza economica da una singola attività lavorativa “eseguita attivamente” durante l’intera settimana lavorativa.
In questo approfondimento cercheremo di spiegare con semplicità che cosa vuol dire ottenere un guadagno passivo, e come lo si può fare in modo intelligente, sfruttando alternative che ci consentiranno di:
- donarci una maggiore autonomia finanziaria, senza dipendere forzatamente dal classico impiego con stipendio;
- consentirci di autodeterminare la nostra vita, senza vincoli scanditi da giorni e orari di lavoro prestabiliti.
Allo stesso tempo, presenteremo un focus sugli investimenti immobiliari, e cercheremo di capire come, attraverso un loro sapiente utilizzo, è possibile generare nuove fonti di reddito passivo.
Cosa intendiamo con il termine “reddito passivo”
Per definire un reddito passivo, potremmo semplicemente dire che rappresenta l’esatto contrario di ciò che è un reddito attivo.
Con esso, intendiamo una fonte di guadagno che ci verrà elargito solo se svolgeremo attivamente una mansione (quindi dedicheremo una parte della nostra giornata al compito che ci è stata affidato).
Di contro, un reddito passivo è definito come una rendita automatica e ricorrente, che andiamo a ricevere, a tutti gli effetti, senza eseguire quotidianamente un compito lavorativo prestabilito.
Di conseguenza, un guadagno passivo prevede un coinvolgimento NON attivo e NON necessariamente a lungo termine.
Ricordiamoci, però, che guadagnare passivamente non è un qualcosa che nasce casualmente, ma prevede sempre un investimento iniziale di tempo e denaro.
Fondamentale è porre le giuste basi, investendo in asset che possono garantirci, con il tempo, la generazione di queste entrate passive.
Ricordiamo sempre che gli asset su cui decideremo di puntare, dovranno tenere conto:
- del nostro budget di partenza;
- dei nostri reali obiettivi di investimento, da conseguire nel medio-lungo periodo;
- della nostra reale propensione al rischio.
Non dimentichiamoci anche del fatto che:
- si può guadagnare passivamente, senza doversi impegnare necessariamente giorno per giorno in quell’attività;
- dovremo, comunque, dedicare una piccola porzione di tempo e impegno nella gestione dei nostri investimenti, così da controllare come stanno andando ed eventualmente porre in atto eventuali correttivi, da implementare in corso d’opera.
Reddito passivo e indipendenza economica
Prestiamo attenzione: generare un reddito passivo non equivale automaticamente all’affermazione “guadagno denaro e posso permettermi di non lavorare più”.
In alcuni casi questo è possibile, ma si parla di investimenti importanti a monte, su asset che sono riusciti a generare fonti di guadagno importanti e che riescono a rigenerarsi periodicamente, sempre e comunque.
Nella normalità, un reddito passivo equivale alla generazione di entrate di piccole dimensioni, la cui somma può garantirci un introito extra, da affiancare a quello che solitamente guadagniamo con il nostro lavoro.
Possiamo, quindi, vedere il reddito passivo anche come un aiuto che:
- ci consente di avere maggiori entrate alla fine del mese;
- permette di avere una maggior stabilità e sicurezza economica.
Questo non implica necessariamente il potersi permettere di rimanere a casa sul divano senza fare nulla.
Sono molti i fattori che dovrebbero incastrarsi per ottenere un epilogo così felice.
Come creare fonti di reddito passivo: vediamo le più comuni
Esistono dei metodi per poter generare delle fonti di reddito passivo?
E se si quali sono?
Premesso che non è nostro scopo il voler approfondire ogni singola categoria, è comunque utile presentare quelle che riteniamo essere le più utilizzate, ad oggi, tra coloro che desiderano guadagnare passivamente.
Rendite finanziarie
Con esse ci riferiamo a tutto ciò che è riconducibile ad investimenti in strumenti finanziari come titoli azionari (ad esempio ETF, fondi, forex).
Sono sicuramente tra le fonti di reddito passivo più conosciute, ed il tempo che dobbiamo dedicare loro settimanalmente, è davvero scarso (possono bastare anche solo 10 minuti al giorno per controllare l’andamento di questi titoli).
Sicuramente, serve avere una qualche conoscenza a monte su:
- come funzionano i mercati finanziari;
- dove può essere più conveniente investire.
Di conseguenza, il consiglio è quello di non lanciarsi nel vuoto senza prima avere una buona infarinatura in materia, facendosi consigliare da qualcuno che ha esperienza diretta nel settore.
Ricordiamoci sempre che gli investimenti finanziari possono si, generare dei guadagni passivi, ma risentono molto della volubilità dei mercati.
Di conseguenza, non sono particolarmente adatti a coloro che hanno una scarsa propensione al rischio.
Business senza diretta gestione
Con essi andiamo a considerare un’attività commerciale che abbiamo personalmente acquistato (ma in molti casi può anche solo trattarsi di una quota dell’attività, rilevata in compartecipazione con altri partners), ma sulla quale non lavoriamo attivamente.
A differenza del titolo azionario, in questo caso investiamo su un bene tangibile.
Pensiamo a una classica attività di ristorazione.
Veniamo in contatto con il proprietario, che decide di ampliare il suo giro e ci chiede se vogliamo contribuire all’investimento per realizzare un secondo punto vendita.
Finanziamo con una quota e otteniamo, in cambio, una percentuale su quella nuova attività, trovando dei dipendenti che lavoreranno al posto nostro.
Se l’attività è gestita ottimamente, l’investimento iniziale avrà modo di produrre un reddito passivo.
Ovviamente, come ogni attività commerciale, ci si dovrà scontrare con le spese e con i rischi collegati al mondo del commercio:
- Ciò che noi proponiamo piace?
- Abbiamo sufficiente clientela?
- I guadagni consentono di mandare avanti l’attività senza rischi?
Diritti d’autore e royalties
Un’altra interessante fonte di reddito passivo è rappresentata dai diritti di autore e dalle royalties.
Un diritto d’autore si può vantare su un libro, su una canzone scritta, un album inciso, ma anche su un brevetto relativo a qualcosa che abbiamo inventato.
In pratica, attraverso la nostra iniziale opera d’ingegno, riusciamo ad ottenere un ricavo che rimarrà nel tempo, se ciò che abbiamo creato continuerà ad essere utilizzato o venduto al pubblico.
Esistono anche le royalties, che si differenziano dai diritti di autore in quanto, in questo caso, siamo noi a concedere ad altri l’utilizzo di un marchio o di una nostra opera d’ingegno.
Interessante è l’utilizzo “in esclusiva” di un qualcosa che abbiamo realizzato, da parte di un’azienda situata in un paese estero.
Così facendo, avremo modo di conferire al nostro business un’impronta decisamente meno geolocalizzata.
Business automatizzati
È possibile guadagnare passivamente anche attraverso dei cosiddetti business automatizzati, ossia attività dove si possono trovare macchine automatizzate che eseguono un determinato lavoro al pagamento di una determinata somma.
Tali business sono molto più comuni di quanto non si creda.
Avete notato i classici fondi con all’interno delle macchine che offrono pasti e bevande di ogni tipo? Oppure le classiche lavanderie a gettoni?
Sono tutti modelli di business automatizzato!
Investendo in questo genere di attività, al netto del tempo che servirà per controllare ogni macchina e, se distribuiscono pasti o bevande, rifornirle (con l’aiuto di ditte specializzate), si può realmente ottenere un guadagno passivo che può durare nel tempo.
Ovviamente, il futuro di questo genere di attività dipende da quanto l’attività riesce ad avere successo in quel determinato luogo e da quanta domanda vi è, nonché dalla qualità della nostra offerta.
Realizzare un business online
Costruire un business online, anche se prevede un impegno di partenza di non poco conto, può essere un ulteriore modo per ottenere un reddito passivo.
Pensiamo, ad esempio, al realizzare prodotti di formazione o di divulgazione, ma pensiamo anche alla concessione di software di nostra proprietà, necessari per lo sviluppo di un sito web.
Un caso classico è quello degli spazi concessi su un nostro database, con i quali, attraverso il pagamento di un canone annuale, si ha modo di far gestire all’utente le proprie mail.
Ma pensiamo anche agli abbonamenti con i quali acquistiamo corsi online, che consentono la possibilità di poterne usufruire liberamente.
In questo caso, facendo pagare per l’uso di qualcosa che abbiamo ideato in partenza, abbiamo modo di generare un guadagno passivo, ottenendo entrate periodiche anche interessanti.
Reddito passivo da investimenti immobiliari: è possibile?
Ottenere un reddito passivo da un’abitazione in nostro possesso, è forse una delle forme di entrata più conosciute e utilizzate.
Ma dove conviene farlo? Vediamo come funziona in Italia.
Mettere a reddito un immobile in Italia: tante problematiche
Possedere un’abitazione che non si usa, se non in determinati momenti dell’anno, può diventare un costo fisso difficilmente gestibile.
Ecco perché l’idea di metterlo a reddito, quindi concederlo in locazione ad altri, può generare con il tempo un’entrata ricorrente, derivante dal pagamento del canone di locazione.
Detto così sembra qualcosa di molto semplice e immediato.
Ma dobbiamo ricordarci che, almeno in Italia, mettere a reddito un immobile di nostra proprietà può si generare una rendita, ma questa potrebbe risultare particolarmente scarsa, rispetto a quello che ci aspettiamo.
Pensiamo alla tassazione prevista sugli immobili, aggiungiamoci anche le eventuali morosità di affittuari che non pagano regolarmente, e le spese di manutenzione straordinaria che, da contratto, non spettano all’affittuario.
Aggiungiamoci anche i possibili tempi morti, durante i quali la casa rimane sfitta perché non troviamo qualcuno disposto ad affittarla.
Così facendo, è chiaro che il rendimento atteso da un immobile posto in locazione in Italia (mediamente considerato intorno al 3%) può essere poco remunerativo, considerando le difficoltà cui dobbiamo far fronte.
Una via alternativa per il reddito passivo: investimenti in immobili a reddito negli USA
Desideriamo ottenere un reddito passivo sfruttando gli immobili?
Appurato che il mettere a reddito un singolo immobile di nostra proprietà in Italia non è la cosa più conveniente, esiste un’alternativa che può portare a risultati decisamente migliori.
In primis, conviene cambiare area geografica sulla quale puntare.
Se state cercando dei rendimenti attesi NETTI più interessanti, un paese sicuramente consigliato è gli USA.
Perché mai dovremmo costruire un reddito passivo immobiliare, investendo negli USA?
Principalmente per i seguenti fattori:
- vi è un complesso normativo snello, chiaro ed efficiente;
- la legislazione attuale tutela ampiamente chi è proprietario di un immobile, rispetto a un affittuario moroso;
- la propensione all’affitto dell’americano medio è nettamente superiore a quella di un italiano (qui l’affitto viene utilizzato per la maggiore, non vi è il culto della casa di proprietà come punto di arrivo);
- il rendimento atteso netto, secondo recenti stime, supera il 5%, ma con una ottimale gestione del property management si ha la possibilità di ottenere rendimenti anche ben superiori alla media (non a caso REMIDA punta con forza sull’affiancamento del cliente nella gestione delle sue operazioni immobiliari);
- la tassazione che vige negli USA è particolarmente agevolata, con numerosi vantaggi fiscali che in Italia, purtroppo, ci sogniamo;
- il mercato immobiliare è estremamente vivace, e si possono trovare sempre ottime opportunità di investimento, acquistando immobili dal grande potenziale rimettendoli a nuovo, così da aumentarne l’appeal e il valore di mercato.
Generare guadagni passivi sfruttando le operazioni immobiliari di REMIDA
Ma, nella pratica, come possiamo arrivare ad ottenere un guadagno passivo investendo in immobili negli USA?
Prima di tutto, non lasciate nulla al caso.
Affidatevi a realtà che conoscono alla perfezione il territorio e tutte le possibili beghe burocratiche e imprevisti che possono presentarsi.
Non dimenticate, inoltre, di verificare che questa realtà abbia tutte le carte in regola, intese come uno storico di operazioni immobiliari portate a termine con profitto per entrambe le parti.
Sul sito di REMIDA è possibile verificare ciò che abbiamo realizzato nel corso degli anni, la soddisfazione dei nostri clienti è il nostro più importante risultato.
La nostra proposta
Qualora vogliate investire in immobili con il nostro aiuto:
- proporremo una serie di opportunità immobiliari, accuratamente selezionate dal nostro team
Ci riferiamo ad appartamenti che possono essere acquistati a cifre convenienti, e possono essere rivalutati attraverso un’opera di ristrutturazione.
In alternativa, possiamo anche presentare soluzioni già pronte all’uso, con immobili che gestiamo personalmente e che necessitano solo di essere messi a locazione (anche sulla ricerca degli affittuari migliori, garantiamo un aiuto concreto e decisivo).
- daremo modo all’investitore di puntare su più operazioni immobiliari, ripartendo il budget iniziale su più immobili che consigliamo
Per far sì che questi investimenti possano essere realizzabili, faremo in modo di creare delle cosiddette “operazioni joint”, dove più investitori contribuiranno contemporaneamente con le loro quote.
Così facendo, si avrà la possibilità di poter ripartire e diversificare il rischio di investimento iniziale, aspetto che frena inizialmente molti investitori.
- seguiremo il cliente nella gestione dell’operazione immobiliare, in modo che questa riesca realmente a generare un reddito passivo nel corso del tempo
Non a caso, proprio per conseguire questo obiettivo, gli esperti di REMIDA operano in determinate aree geografiche, ritenute di assoluto interesse e particolarmente vivaci, dal punto di vista del mercato immobiliare.
Un esempio tra tutti è la Florida, che con città come Miami o Tampa, rappresenta da sempre un luogo perfetto per realizzare investimenti immobiliari profittevoli.
Conclusioni
Abbiamo visto insieme che generare un reddito passivo è possibile, ma serve sempre un impegno iniziale e una gestione periodica dell’attività su cui abbiamo puntato.
Inoltre, abbiamo visto come è possibile generare guadagni passivi mettendo in locazione immobili di nostra proprietà, ma che questo deve essere fatto dove il mercato offre importanti opportunità.
Ecco perché investire in immobili negli USA con l’aiuto di realtà che conoscono alla perfezione il settore del Real Estate come REMIDA, può rappresentare il modo corretto per ottenere un reddito passivo nel tempo, sfruttando solo:
- operazioni che si allineano al nostro budget di partenza ed ai nostri obiettivi di investimento;
- immobili con un valore potenziale concreto, che può essere realmente incrementato con il passare del tempo.
Volete saperne di più sulle possibilità di investimento immobiliare che possono generare fonti di reddito passivo?
Approfitta subito della consulenza gratuita della durata di 30 minuti in regalo per te, che ti consentirà di approfondire la tua conoscenza del mercato americano e delle possibilità di questo settore.
Per ottenere questa consulenza, prenotati inviando una mail all’indirizzo info@remidare.com, oppure compilando il contact form.
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