Quelle indecenti scritte sul sentiero per l’Alpe Bill. La rabbia del CAI Macugnaga
I pennellatori d’alta quota hanno scelto di esibirsi, questa volta con parole e disegni inneggiati al fascismo, sul frequentato percorso del Tour Monte Rosa. “Cancelleremo tutto al più presto”, promette lo sconsolato presidente della locale sezione del CAI L'articolo Quelle indecenti scritte sul sentiero per l’Alpe Bill. La rabbia del CAI Macugnaga proviene da Montagna.TV.
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Ampio, panoramico, esposto a sud, mai ripido. Il sentiero che da Macugnaga sale verso l’Alpe Bill e da qui al Passo del Monte Moro, è magnifico. E proprio per questo percorso anche d’inverno. La riapertura, avvenuta pochi anni fa del Rifugio Scartedoden, appena una ventina di minuti sopra il paese, ha ulteriormente aumentato la frequentazione di questo tracciato che, tra l’altro, fa parte anche del Tour Monte Rosa. In estate, quindi, su quelle pietre posano quindi i propri scarponi escursionisti provenienti da tutto il mondo. Non immaginatevi però la folla, da queste parte l’overtourism non sanno neppure che cosa sia. Però da qui è passato qualcuno di troppo.
Nelle scorse settimane in corrispondenza del belvedere panoramico da cui si gode una fantastica vista sulla parete Est del Monte Rosa, qualcuno ha pensato bene di dipingere sulla roccia scritte e simboli inneggianti al fascismo. Naturalmente utilizzando vernice nera.
Al di là di ogni considerazione di stampo politico – e comunque va ricordato che l’apologia del fascismo in Italia è reato – si tratta di uno scempio inaccettabile. Montagna.tv ha più volte stigmatizzato l’opera dei pennellatori d’alta quota, oppure applaudito iniziative di pulizia. E non si sottrae neppure questa volta.
Quello che è successo a Macugnaga è inaccettabile. “Abbiamo da poco ricevuto la notizia da un’escursionista”, dice Davide Rabbogliatti, presidente del CAI Macugnaga, arrabbiato e sconsolato allo stesso tempo. “Appena le condizioni del sentiero lo permetteranno andremo sul posto con tutta l’attrezzatura necessaria per effettuare un ripristino del sito il più possibile rispettoso di quelle rocce”.
C’è da crederci. Rabbogliatti da anni, molto prima di presiedere la locale sezione del Club Alpino Italiano, si prende cura personalmente di quel luogo, sostituendo la bandiera italiana sempre esposta quando è troppo deteriorata o controllando lo stato della panchina e della staccionata. “Questa gente viene da chissà dove (in realtà i pennellatori dell’Alpe Bill hanno lasciato una firma che ne suggerisce la provenienza: Cesena, n.d.r) con la vernice in valigia. E ci lascia questi ricordi”. Di cui lui, come in realtà chiunque altro ama la montagna indipendentemente dal credo politico, non sentiva la mancanza.
“Prometto che riceverai in tempo reale le foto del ripristino”, conclude Rabbogliatti. Conoscendo la persona siamo certi che le immagini arriveranno. Speriamo presto.
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