Packaging del cibo sostenibile, italiani sempre più attenti al bio

Gli italiani sono sempre più attenti non solo alla qualità del cibo e al benessere, ma anche al packaging, cioè a come viene confezionato.

Gen 27, 2025 - 00:24
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Packaging del cibo sostenibile, italiani sempre più attenti al bio

Anche il packaging si fa green. Per 7 italiani su 10, infatti, il modo in cui è confezionato un cibo fa tutta la differenza del mondo e diventa determinante nella scelta di acquisto. Perché il cibo è molto più di ciò che mangiamo.

Healthy, risparmio e sostenibilità: i 3 trend 2025

Gli ultimi dati contenuti nell’Osservatorio Packaging del Largo Consumo 2025 elaborato da Nomisma parlano chiaro. Il cibo da sempre e oggi più che mai per noi italiani assume un’accezione molto ampia: è nutrimento, sì, ma anche convivialità, piacere, prevenzione e benessere e, sempre di più, occasione per fare scelte sostenibili.

I maggiori trend che guideranno le scelte di acquisto quest’anno, non a caso, saranno proprio il salutismo, il risparmio e la sostenibilità.

L’indagine rivela che il 38% di noi cerca di seguire stili alimentari green, mentre ben il 79% considera la sostenibilità tra le sue priorità quando fa acquisti nel settore food.

Tra le scelte alimentari green più praticate per ridurre il proprio impatto ambientale ci sono la riduzione dello spreco alimentare, la preferenza per prodotti locali rispetto a quelli della grande distribuzione industriale e con packaging sostenibili o sfusi.

Quando il packaging è davvero sostenibile

L’aspetto che più di altri incide sulla percezione di noi consumatori di avere a che fare con un prodotto alimentare sostenibile è proprio, un po’ a sorpresa, il packaging. Forse perché è la prima cosa che vediamo di un prodotto quando siamo in un negozio o al supermercato, ma l’attenzione dei consumatori non è mai stata così alta.

Ma come distinguere un cibo davvero bio e healthy da tutto il resto? Per quanto riguarda la sostenibilità, secondo il 46% degli italiani il prodotto alimentare – dice la ricerca – deve avere un packaging sostenibile, per il 43% deve essere locale o a km0 mentre per il 42% deve essere realizzato con ridotte emissioni di CO2.

Un packaging, per i nostri connazionali, è davvero sostenibile quando è:

  • completamente riciclabile (51%);
  • senza overpackaging (43%);
  • con materie prime derivanti da fonti rinnovabili (40%);
  • realizzato con ridotte emissioni di anidride carbonica (35%).

Per gli italiani un prodotto alimentare è poi salutare quando è:

  • poco processato (46%);
  • senza additivi o coloranti (34%);
  • senza zuccheri aggiunti (34%);
  • con pochi o senza grassi (32%).

Contano anche l’origine delle materie prima e della filiera.

Per più di 1 italiano su 5 proprio la presenza di una confezione da fonti rinnovabili (23%), completamente riciclabile (23%) o senza overpackaging (21%) ha rappresentato uno dei principali driver di scelta dei cibi.

C’è attenzione anche al risparmio e al giusto prezzo, e cioè prodotti con buon rapporto qualità prezzo (40%) o in sconto/promozione (37%). Contano poi la presenza ridotta di alcuni ingredienti, in particolare senza zuccheri aggiunti (36%) o pochi grassi (25%) o metodi di produzione e origine delle materie prime. Su tutti, prevale il Made in Italy per il 32% degli italiani, mentre conta l’origine locale per il 30% e il fatto di non essere eccessivamente processato per il 24%.

Prezzi ancor troppo alti per il mercato del cibo bio

Unico neo, i prezzi. I dati dicono inequivocabilmente che le confezioni a ridotto impatto ambientale fanno lievitare il prezzo dei beni alimentari, seppur per due terzi di italiani (73%) sia fondamentale avere un packaging ad elevato profilo di sostenibilità quando si acquistano prodotti salutari. La percentuale sale persino al 76% quando si tratta di cibo sostenibile.

Gli elevanti costi delle materie prime, l’incertezza legata alla normativa e la difficoltà di reperibilità delle materie prime rendono il mercato del cibo bio ancora fortemente limitato a chi ha capacità di spesa elevate, e tagliando fuori ancora gran parte della popolazione, seppure sia evidente qualche segnale di crescita.