Mps, Trump, DeepSeek e non solo. Parla Mario Monti
L'ex presidente del Consiglio, Mario Monti, a tutto campo su Intelligenza artificiale, DeepSeek, Trump ed Mps...
L’ex presidente del Consiglio, Mario Monti, a tutto campo su Intelligenza artificiale, DeepSeek, Trump ed Mps…
Questa volta Trump potrebbe riuscire nell’intento di danneggiare l’integrità dell’Ue. Ma l’Unione Europea deve reagire alle sfide del presidente americano. “L’Ue non deve farsi prendere dal panico dell’Intelligenza Artificiale” e cercare di colmare il “fabbisogno di investimenti pubblici grandioso in Intelligenza Artificiale”, afferma Mario Monti, presidente dell’Institute for European Policymaking dell’Università Bocconi (IEP@BU), in risposta alla domanda di Start Magazine durante la conferenza stampa che si è tenuta ieri pomeriggio presso l’Associazione della Stampa Estera.
MONTI: “UE HA GRANDIOSO FABBISOGNO DI INVESTIMENTI IN IA, BASTA INDEBITAMENTO PER BONUS”
Negli ultimi anni, mentre la Cina e gli Stati Uniti investivano, i governi europei si sono indebitati principalmente per finanziare Bonus e altre misure improduttive, al fine di accaparrarsi la benevolenza e i voti degli elettori. Questo ha fatto sì che l’Ue accumulasse un grave ritardo in investimenti pubblici in settori produttivi, come l’IA. Eppure l’Unione Europea sembra più concentrata sulla regolazione, mentre l’industria di settore cinese viaggia spedita verso i 257 miliardi di dollari entro il 2035, secondo diversi analisti. Un traguardo raggiunto grazie agli investimenti governativi nel settore, che nel 2025 raggiungeranno i 26,7 miliardi di dollari, l’8,9% della spesa globale. Una mole di investimenti considerevole, che sembra dare i propri frutti già oggi, come dimostra il caso di DeepSeek, la piccola startup cinese che ha seminato il panico tra i colossi della Silicon Valley. Infatti, il suo chatbot ha raggiunto la prima posizione dello store di Apple negli Stati Uniti e non solo, con 1 milione e mezzo di download. Un exploit che ha affossato le azioni di Alphabet e di Meta, scese del 3% circa ieri. Ma a pagare le conseguenze maggiori è stato il titolo di Nvidia, protagonista di un crollo del 17%.
L’annuncio di Trump di voler investire fino a 500 miliardi di dollari in infrastrutture per ottenere il primato di nazione leader nell’IA ha seminato il panico nell’Unione Europea. Cosa può fare l’Ue per colmare il gap di investimenti mostruoso che esiste sull’Intelligenza Artificiale rispetto alla Cina e agli Stati Uniti?
“L’Unione Europea produce una quantità di risparmio elevatissima ma ha molta più difficoltà nel farla affluire a proprie Startup e iniziative. Questo vuol dire andare finalmente avanti con quella che una volta si chiamava capital markets union, come sottolineato dal rapporto Draghi e Letta. Poi c’è la questione del debito pubblico. I Paesi europei in questi anni hanno debiti e disavanzi pubblici elevati, figli di regole che da quando c’è il Patto di Stabilità hanno penalizzato più gli investimenti che i consumi pubblici. C’è stato un combinato disposto di forze per cui gli Stati si sono indebitati di più per cose non produttive dando bonus, pensando che dai bonus vengano i voti, invece di fare investimenti in settori di punta”, ha detto Monti rispondendo alla domanda di Start Magazine.
PERCHE’ GLI USA SFORANO IL DEBITO SENZA VERGOGNA
Gli Stati Uniti hanno un debito pubblico da far impallidire diversi Stati europei, ma sembrano non preoccuparsene troppo. A novembre 2024, ha raggiunto il massimo storico di 36.087.363,00 milioni di dollari. Qual è il loro segreto? “La moneta”, spiega Monti.
“È vero che gli Stati Uniti si permettono disavanzi pubblici anche molto maggiori di quelli dei Paesi europei. Ma ogni tanto dovremmo ricordarci che la loro moneta è una valuta di riserva, molto desiderata nel mercato mondiale, per ora. La nostra è una moneta che ha dato eccellenti prove, che nessuno si sarebbe mai aspettato, prima di tutto perché c’è ancora, poi perché si è rivelata solida. Troviamo però maggiori limiti degli Stati Uniti nel saldare i conti interni con un fortissimo debito verso l’esterno”, sottolinea l’ex premier.
TRUMP DEVE SPAVENTARE L’UE?
Questa volta Trump è più pericoloso per l’Ue rispetto al 2017. Infatti, la pressione sarà più forte e i sostegni e le autodifese dell’Europa oggi sono minori, secondo Monti. L’Ue non è più allenata a trattative lunghe e complicate in stile Brexit e non possiede un “coach di notevole statura come la cancelliera Merkel”. L’Ue dovrebbe disporre misure per contrastare la minaccia rappresentata da Trump, sebbene molti annunci del tycoon rimarranno parole al vento, secondo l’ex premier. L’Antitrust è uno dei principali alleati contro l’“invasione” commerciale di Cina e Usa.
“Io sono molto turbato dalla seconda presidenza Trump, da come si è presentata, ma sono forse ancora più turbato dalle reazioni di terrore. Durante il suo primo mandato, Trump era certamente contro l’integrazione europea e ha scelto una politica del pick and choose nelle sue amicizie. Non dobbiamo dimenticare però che incarna il tipico leader populista, che noi conosciamo bene, perché abbiamo visto il padre di tutti i populisti dell’emisfero settentrionale: Silvio Berlusconi. Ma ci sono altri modelli più umani di populismo e altre forme di trasformismo. Nella prima categoria iscriverei Meloni, nei secondi invece Salvini. I populisti quando sono nella loro fase di vita da populisti hanno una straordinaria capacità di pensare a quale sarà il primo effetto di impatto dei loro propositi e delle loro decisioni di politica economica e non. Manca invece quasi totalmente la consapevolezza delle possibili reazioni future”.
MONTI: “BENE I RAPPORTI DRAGHI E LETTA, GOVERNI COLPEVOLI DEL 90% DEI PROBLEMI”
I rapporti Draghi e Letta rappresentano una guida importante per l’Ue, ma i Governi nazionali devono cambiare passo, secondo Monti.
“Il 90% dei problemi individuati dai rapporti Letta e Draghi sono dovuti ai Governi nazionali. Bisogna dire: capitali nazionali, smettetela di essere avvinghiati ai vostri residui poteri e lasciate che si costruiscano quelli che in teoria avete già deciso in Europa. Ci sono già quasi tutte le ricette nei rapporti di Letta e Draghi, documenti che riportano una serie di indicazioni assolutamente preziose, quasi tutte applicabili. Dovrebbero però stare più attenti all’aspetto politico divulgativo e di comunicazione. Inoltre, manca forse l’analisi politica di a chi conviene che le cose non vadano avanti. In questo momento bisogna stare secondo me molto attenti a non battersi per proposte che farebbero un regalo ad altre potenze”, ha affermato l’ex presidente del Consiglio.
MUSK E I SOCIAL
L’ex premier non risparmia una stoccata a Musk e Zuckerberg.
“Parliamo delle piattaforme digitali. Non so l’impressione che avete avuto voi, a me ha fatto un’impressione disastrosa la processione a cui abbiamo assistito durante la cerimonia di insediamento di Trump. Una pessima immagine per gli Stati Uniti ma anche per il capitalismo in generale. Diversi personaggi hanno partecipato per fare pubbliche abiure su aspetti di politiche su cui avevano campato per anni, come gli ESG. Ma perché l’avranno fatto? Avranno mica avuto una contropartita per caso? Probabilmente sì. Musk è il pinnacolo di questa assolutamente straordinaria e totalmente meritoria, secondo me, conquista della scienza e dell’imprenditoria. In quella posizione uno può considerare legittimo l’obiettivo di conquistare il mondo, anzi l’universo, quanto possibile”, ha detto Monti, sottolineando che il numero 1 di Tesla e SpaceX non dovrebbe intromettersi su tematiche che riguardano le politiche degli Stati nazionali.
MPS E MEDIOBANCA, OCCHIO ALLA CONCORRENZA
C’è spazio anche per l’Offerta pubblica di scambio di Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca. Un’operazione che potrebbe portare alla nascita del terzo polo bancario italiano.
“Auspico una soluzione che dia stabilità ma abbia anche un alto grado di concorrenza interno. Spero di non vedere, al contrario, un risultato che renda il mercato europeo ancora più arcaico e non accresca la soddisfazione di alcuni poteri politici di poter dire: “Abbiamo una banca”. Quante banche avrei voluto avere quell’autunno…”, ha aggiunto Monti.