Morto sul lavoro al porto di Genova, l’ultimo messaggio per la mamma
Lo pubblicava su Facebook il massese Lorenzo Bertanelli, colpito alla testa da un’elica. Il tragico precedente della torre piloti
Massa, 6 febbraio 2025 – Accorrono subito nel tentativo di rianimarlo. Il colpo preso alla testa è molto forte. Lorenzo, per tutti semplicemente Lorè, è a terra privo di sensi. Inutili i tentativi di riportarlo in vita. Bertanelli, massese d’adozione, ma originario di Sarzana, non aprirà più gli occhi. Una drammatica notizia arriva dal porto di Genova in una tranquilla mattinata soleggiata di febbraio. Il 36enne, dipendente della ditta Mcline di Avenza, azienda specializzata in carpenteria, stava lavorando al molo Giano, tristemente noto agli apuani perché nel 2013, il 7 di maggio, crollò la torre piloti, causata dalla collisione con la nave portacontainer Jolly Nero, provocando la morte di 9 persone e quattro feriti, tra cui il secondo capo della Guardia costiera, il carrarese Gianni Iacoviello.
Secondo una prima sommaria ricostruzione da parte della polizia scientifica, Bertanelli stava lavorando in un cantiere del bacino 2 (riparazioni navali) per la sua azienda che aveva un subappalto all’azienda Amico & Co, quando un pezzo di uno yacht, si pensa a un’elica, si è staccato da un ponteggio mentre lui si trovava sotto. Con lui c’era un altro operaio che si è salvato ma è stato portato all’ospedale San Martino in stato di choc. Disperata la corsa per salvarlo, con l’arrivo dell’ambulanza. Sul posto gli ispettori dello Psal della Asl3, la polizia di Stato e il sostituto procuratore Stefano Puppo.
Il corpo del ragazzo, residente a Marina di Massa, è stato riconosciuto dalla mamma e dal fratello, arrivati a Genova insieme a un cugino. ’Lorè’ era un ragazzo molto ben voluto. La sua passione per le auto e per i cani, il suo trascorso scolastico all’Ipsia di Massa. Fa tremare il cuore il messaggio lasciato su Facebook il 4 febbraio dedicato alla mamma: “Vorrei che mia mamma fosse eterna. È l’unico desiderio che esprimo ormai da tempo”.
Il mondo dei sindacati non è rimasto a guardare: proclamato uno sciopero dei metalmeccanici delle Riparazioni navali ieri e si aggiunge anche l’Ente Bacini anche per oggi, davanti al varco portuale delle Grazie. “La lotta - affermano in una nota la Fim, la Fiom e la Uilm di Genova - si rende necessaria ed anzi va ampliata per coinvolgere le istituzioni, la politica e la città tutta ad interessarsi ed agire concretamente su un tema, quello della salute e della sicurezza sul lavoro che, come dimostra l’odierna tragedia, è ben lontano dall’essere risolto”.
Il presidente della Regione Liguria Marco Bucci ricorda il giovane: “Voglio esprimere ai familiari della vittima il cordoglio dell’intera Regione Liguria in questo momento di grande dolore. Ogni vita persa sul lavoro è una ferita profonda per la nostra comunità. Una tragedia che ci impone di rafforzare il nostro impegno per la sicurezza. È indispensabile proseguire il confronto con tutti gli attori del mondo del lavoro per adottare misure sempre più efficaci nella tutela dei lavoratori”.