Chi ha spiato almeno 7 persone tra giornalisti e attivisti italiani? Lo ‘SpywareGate’
Chi in Italia ha spiato gli smartphone del direttore di Fanpage Francesco Cancellato, di Luca Casarini, il fondatore della ONG Mediterranea Saving Humans, e altre 5 persone con lo spyware ‘Graphite’ della società americana Paragon Solutions? A questa domanda stanno cercando la risposta le vittime, il Governo, la maggioranza, l’opposizione e la società civile. Alla grave […] The post Chi ha spiato almeno 7 persone tra giornalisti e attivisti italiani? Lo ‘SpywareGate’ appeared first on Key4biz.
Chi in Italia ha spiato gli smartphone del direttore di Fanpage Francesco Cancellato, di Luca Casarini, il fondatore della ONG Mediterranea Saving Humans, e altre 5 persone con lo spyware ‘Graphite’ della società americana Paragon Solutions?
A questa domanda stanno cercando la risposta le vittime, il Governo, la maggioranza, l’opposizione e la società civile. Alla grave vicenda si aggiunge la notizia del Guardian: secondo una fonte vicina alla vicenda,la società dello spyware utilizzato per spiare in totale 90 persone in mezza Europa, tra cui i 7 italiani, “ha interrotto il contratto con l’Italia”, senzacitare il nome del cliente.
La nota di Palazzo Chigi e la chiave di lettera di una delle vittime
La Presidenza del Consiglio dei ministri in questa nota “esclude che siano stati sottoposti a controllo da parte dell’intelligence, e quindi del Governo, queste persone, compresi i giornalisti”.
Il diretto interessato Francesco Cancellato ha dato una chiave di lettura diversa alla notizia del Guardian. Per il direttore di Fanpage, giornale online autore di diverse videoinchieste su esponenti della Destra italiana, la società dello spywer “Paragon dice due cose:
- Che il governo italiano aveva in essere un contratto con Paragon mentre i telefoni di almeno sette tra giornalisti e attivisti italiani erano spiati
- Che quel contratto è stato stracciato proprio perché qualcuno ha spiato quegli attivisti e quei giornalisti.
- Implicitamente, però, ne dice pure una terza:
che il governo italiano ha omesso di dire che era cliente di Paragon. E che ha mentito quando ha detto che sotto il cappello di quel contratto nessun giornalista o attivista era stato spiato”.
C’è da dire che l’articolo del Guardian sottolinea “non è ancora chiaro chi fossero i clienti governativi specifici dietro i presunti attacchi”. Si parla solo di “government clients”, che possono andare dai Ministeri fino alle Pubbliche amministrazioni…
La società dello spyware ha chiuso il contratto con l’Italia. Ma con chi?
E solo ai Government clients la Paragon, come altri venditori di spyware, vende la sua “arma informatica” dovrebbero usarla per prevenire i crimini. Proprio perché lo spyware è stato usato in modo malevole per spiare cittadini innocenti, liberi, non sospettati di nessun reato, la società ha chiuso il contratto con l’Italia.
Ma con chi?
Al momento si sa la tecnica usata su WhatsApp per intercettare queste persone: lo spyware Graphite di Paragon “può infettare un telefono cellulare senza che l’utente ne sia a conoscenza e senza che l’utente clicchi su un link o un’e-mail phishing”, scrive il Guardian.
Secondo WhatsApp, della società Meta, i numeri di telefono delle 90 persone sono stati aggiunti alle chat di gruppo sul social e hanno ricevuto PDF malevoli, che probabilmente hanno poi infettato i telefonini.
Hanno infettato gli smartphone perché i PDF sono stati almeno scaricati sui device o semplicemente ricevendoli in chat?
WhatsApp ha affermato anche che tutti i tentativi di hacking sono stati scoperti a dicembre, in parte grazie all’aiuto del Citizen Lab presso l’Università di Toronto, che monitora le minacce digitali contro la società civile. Non è chiaro per quanto tempo gli individui siano stati eventualmente sorvegliati o i clienti governativi coinvolti in ciascun caso.
Perché queste 3 persone tra quelle spiate?
Francesco Cancellato, perché ha dato fastidio la pubblicazione l’anno scorso dell’inchiesta di Fanpage che ha smascherato giovani fascisti all’interno del partito di Meloni? Le altre due persone Husam El Gomati, un attivista libico che vive in Svezia, e Luca Casarini, il fondatore della ONG Mediterranea Saving Humans, perché sono stati critici della presunta complicità dell’Italia negli abusi subìti dai migranti in Libia?
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