L’Ue vuole riacquisire competitività, ecco la Bussola di von der Leyen | L’analisi

La Commissione Europea ha presentato la Bussola per la competitività, una roadmap che orienterà il lavoro dell’esecutivo Ue e traccia il percorso affinché l’Europa diventi il luogo in cui le tecnologie, i servizi e i prodotti puliti del futuro vengono inventati, prodotti e immessi sul mercato. Negli ultimi 20 anni, l’Europa non ha tenuto il […] L'articolo L’Ue vuole riacquisire competitività, ecco la Bussola di von der Leyen | L’analisi proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Gen 31, 2025 - 13:39
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L’Ue vuole riacquisire competitività, ecco la Bussola di von der Leyen | L’analisi

La Commissione Europea ha presentato la Bussola per la competitività, una roadmap che orienterà il lavoro dell’esecutivo Ue e traccia il percorso affinché l’Europa diventi il luogo in cui le tecnologie, i servizi e i prodotti puliti del futuro vengono inventati, prodotti e immessi sul mercato.

Negli ultimi 20 anni, l’Europa non ha tenuto il passo con le altre principali economie a causa di un persistente divario nella crescita della produttività. Ma l’Ue ha tutto ciò che serve per invertire questa tendenza con la sua forza lavoro qualificata e istruita, i suoi capitali e risparmi, il suo mercato unico e la sua infrastruttura sociale senza eguali, a condizione che agisca con urgenza per affrontare le barriere di lunga data e le debolezze strutturali che la frenano.

I TRE PILASTRI DELLA BUSSOLA PER LA COMPETITIVITÀ

Il rapporto Draghi ha individuato tre imperativi per la trasformazione dell’Ue con l’obiettivo di aumentare la competitività, e la Bussola definisce una serie di misure per tradurre ciascuno di questi imperativi in realtà.

E questi tre pilastri sono: chiudere il gap di innovazione, una roadmap per la decarbonizzazione e la competitività, ridurre la dipendenza e aumentare la nostra resilienza e sicurezza economica.

QUEST’ANNO LANCEREMO AMPIA STRATEGIA SU AI PER LE IMPRESE

“La struttura industriale dell’Ue è diventata troppo statica, dobbiamo quindi ravvivare il sistema dell’innovazione dell’Ue. La quota dell’Ue a livello di domande di brevetti è uguale a quella di Usa e Cina, ma solo un terzo di queste domande alla fine vengono sfruttate commercialmente e questo fa la differenza”, ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, aggiungendo che “solo il 13% delle imprese europee usa l’AI – una su sette – e tutto questo deve cambiare. Lanceremo quindi quest’anno un’ampia strategia sull’AI per le nostre imprese per l’adozione industriale dell’AI in settori chiave. La strategia include fabbriche AI che offrono la possibilità ai nostri Paesi, grazie ai supercomputer, di sviluppare e addestrare i loro modelli”.

PER IMPRESE INNOVATIVE UN UNICO INSIEME DI REGOLE ANZICHÉ 27 SISTEMI

Inoltre, “affinché le nostre startup crescano, affronteremo gli ostacoli nel mercato unico che frenano la crescita delle nostre aziende innovative. Miglioreremo il loro accesso ai capitali. Oggi le nostre società innovative, se vogliono crescere, devono avere a che fare con 27 diversi requisiti all’interno del mercato unico. Noi offriremo loro un 28° regime che prevede un unico insieme di regole per l’intero mercato unico”, ha spiegato la presidente.

UNIONE RISPARMI E INVESTIMENTI IN ARRIVO QUEST’ANNO

Il secondo elemento cruciale per la crescita delle startup, ha aggiunto von der Leyen, è l’accesso al venture capital. “A livello globale, solo il 5% del venture capital è raccolto nell’Ue, il 52% è raccolto negli Usa e il 40% in Cina. Non ci manca il capitale, ma ci manca un mercato dei capitali efficiente che trasformi i risparmi in investimenti. Il venture capital è molto necessario. Per questo presenteremo un’Unione dei risparmi e degli investimenti quest’anno”, ha detto, sottolineando però che, oltre al capitale privato, “anche gli investimenti pubblici continueranno a giocare un ruolo importante. Nel prossimo bilancio europeo dovremo riorientare le priorità e semplificare l’accesso ai finanziamenti dell’Ue“.

GARANTIRE CHE IL FUTURO DELL’AUTO RESTI IN EUROPA

Per quel che riguarda la seconda priorità per ridare slancio alla competitività europea, von der Leyen ha detto che “la transizione verso un’economia a emissioni nette zero è essenziale. L’Ue è sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi del Green Deal. Questa è una forza unica che abbiamo e dobbiamo fornire prevedibilità agli investitori in tecnologie pulite. Siamo già leader mondiali nelle tecnologie pulite. Dobbiamo restare i numeri uno e gli investitori saranno ripagati con certezza degli investimenti e aiuti di Stato semplificati in alcuni settori”.

E ha aggiunto: “lavoreremo anche con le industrie tradizionali per sostenerle nella transizione. Sosterremo l’industria automobilistica attraverso la transizione che sta affrontando e garantiremo che il futuro dell’auto sia ancorato all’Europa”.

La Commissione Europea è poi pronta a presentare piani d’azione per i settori energivori come l’acciaio, i metalli e la chimica, e a lavorare sull’accelerazione dei permessi. “Dobbiamo inoltre affrontare i prezzi strutturalmente troppo elevati dell’energia in Europa. Tra alcune settimane presenteremo l’Affordable Energy Action Plan per lavorare sulle questioni strutturali e abbassare i prezzi dell’energia per la nostra industria”, ha aggiunto.

NUOVI PARTENARIATI PER RIDURRE DIPENDENZE E AUMENTARE SICUREZZA

Infine, come terza priorità, la Commissione punta a ridurre le dipendenze eccessive e aumentare la sicurezza. E questo dipenderà da partnership efficaci.

L’Ue ha già la rete di accordi commerciali più ampia e a più rapida crescita al mondo, che copre 76 Paesi che rappresentano quasi la metà del commercio dell’Unione.

Per continuare a diversificare e rafforzare le nostre catene di fornitura, la Bussola fa riferimento a una nuova gamma di partnership per il commercio e gli investimenti puliti per contribuire a garantire la fornitura di materie prime, energia pulita, carburanti sostenibili e tecnologie pulite da tutto il mondo.

All’interno del mercato interno, la revisione delle norme sugli appalti pubblici consentirà l’introduzione di una preferenza europea negli appalti pubblici per settori e tecnologie critici.

PORTEREMO AVANTI UNA SEMPLIFICAZIONE SENZA PRECEDENTI

“Abbiamo ricevuto un chiaro segnale dal settore imprenditoriale europeo sul fatto che in Europa c’è troppa complessità, il processo per ottenere permessi è troppo lungo e le procedure amministrative sono troppo onerose. Porteremo avanti una semplificazione senza precedenti. Inizieremo con una proposta omnibus il prossimo mese, che includerà una semplificazione nel campo della rendicontazione per la finanza sostenibile, della due diligence sostenibile e della tassonomia.

Questo sarà un altro passo per ridurre gli obblighi di rendicontazione delle imprese del 25% per tutte le società e del 35% per le PMI“, ha detto von der Leyen, spiegando che “vogliamo andare oltre e far sì che, grazie alle proposte presentate entro fine mandato, le società risparmino 37 miliardi di euro”.

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