L’ora degli Etf attivi

  L’evoluzione degli Etf, in direzione di una gestione attiva, è tra le tendenze più evidenti nell’offerta degli ultimi mesi. Ne abbiamo Parlato con Andrea Aurilia, country head di J.P. Morgan Asset Management per l’Italia   Cosa attendersi dalle banche centrali da qui in avanti (considerando che usciamo in prossimità di natale)? L’esito delle elezioni... Leggi tutto

Gen 27, 2025 - 22:04
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L’ora degli Etf attivi

 

L’evoluzione degli Etf, in direzione di una gestione attiva, è tra le tendenze più evidenti nell’offerta degli ultimi mesi. Ne abbiamo Parlato con Andrea Aurilia, country head di J.P. Morgan Asset Management per l’Italia

 

Cosa attendersi dalle banche centrali da qui in avanti (considerando che usciamo in prossimità di natale)?

L’esito delle elezioni americane e l’agenda di politica economica espansiva del nuovo presidente hanno rimesso in discussione il percorso di allentamento monetario soprattutto da parte della Fed. Al momento si prevedono ancora 3 o 4 tagli dei tassi della Fed nel 2025, ma è probabile che la banca centrale americana adotti un approccio più graduale in attesa di verificare quali misure saranno implementate e i loro probabili impatti sull’economia e soprattutto sul trend di inflazione atteso. Ciò potrebbe comportare un nuovo ripezzamento dei tagli della Fed e nuova volatilità sui treasury. Anche le altre banche centrali potrebbero adottare un approccio più moderato. Preferiamo un’esposizione ai bond core europei che rispondono alle mosse più prevedibili della Bce. Il forte calo dell’inflazione e i segnali di debolezza dell’Europa rendono l’azione di allentamento monetario dell’Eurotower più prevedibile e la volatilità sui mercati europei inferiore

 

 

Quali sono i principali trend evolutivi dell’offerta?

Il mercato degli Etf attivi sta consolidando la forte crescita a cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Attualmente rappresentano in termini di masse l’8% del mercato globale e il 2% del mercato europeo degli Etf, ma mostrano in tutti i mercati tassi di crescita doppi rispetto a quelli passivi. Il numero dei nuovi listing vede uno sbilanciamento verso gli Etf attivi a conferma di un trend molto marcato verso questo tipo di prodotti. La maggiore domanda da parte degli investitori ma anche la crescente offerta dovuta all’ingresso sul mercato di emittenti nuovi o già esistenti con ETF a replica passiva stimola ulteriormente la crescita di questo mercato.

Storicamente l’interesse degli investitori si è rivolto principalmente verso prodotti con basso tracking error, e che riproducono la composizione settoriale e fattoriale dei rispettivi benchmark, ma al contempo siano in grado di generare 75-100 punti base di alpha attraverso un approccio fondamentale.

Un altro trend che potrebbe contribuire a marcare la traiettoria evolutiva del mercato, è l’arrivo sul mercato di Etf attivi gestiti discrezionalmente da star portfolio manager. Questi prodotti basano le decisioni di investimento sull’esperienza, le intuizioni e le strategie di gestori di spicco. Dimostrano quindi un approccio d’investimento più discrezionale ed allineato alla visione di mercato di uno o pochi gestori.

 

Su cosa puntate per differenziarvi?

La nostra gamma di Etf attivi, che vanta un track record pluridecennale ed un excess return consistente, ha contribuito alla diffusione e allo sviluppo degli Etf attivi nel mercato europeo. Con oltre 30 miliardi di dollari di raccolta siamo difatti il provider di riferimento in Europa.

La nostra gamma Research Enhanced Index offre mattoncini regionali che riproducono la composizione settoriale e fattoriale dei rispettivi benchmark ma al contempo mirano a generare 75-100 punti base di alpha attraverso un approccio fondamentale sfruttando il lavoro della nostra piattaforma di ricerca.

Da ultimo, l’inefficienza intrinseca del mercato obbligazionario, dovuta principalmente agli interventi di politica monetaria, alla sovra-esposizione dei portafogli passivi nei confronti delle società più indebitate e alla bassa correlazione tra i diversi comparti del mercato, aiuta a generare buone opportunità di alfa per gli Etf obbligazionari attivi.

 

Quali sono le caratteristiche e le politiche commissionali degli Etf attivi?

Queste soluzioni cercano di sovraperformare un indice di riferimento o di raggiungere un obiettivo specifico di investimento attraverso la selezione attiva dei titoli da parte di un team di gestione. Dunque offrono una maggiore flessibilità nel processo d’investimento, permettendo ai gestori di prendere decisioni discrezionali e dinamiche basate sulle condizioni di mercato, cercando di sovraperformare i mercati. Nel mondo obbligazionario, gli Etf attivi sono spesso preferiti perché evitano la sovraesposizione alle società più indebitate, come invece è previsto strutturalmente per quelli passivi.

Le commissioni di gestione degli Etf attivi sono marginalmente più alte rispetto quelli passivi. Un maggiore peso commissionale va ponderato dall’excess return, che se consistente come per i nostri Etf, ribilancia positivamente i maggiori costi. I nostri Etf attivi riportano un Ter medio di circa 25 punti base in gran parte destinati a retribuire il supporto della ricerca.