La Fed mantiene i tassi stabili come ampiamente previsto dai mercati
La Federal Reserve con una mossa ampiamente attesa dai mercati ha confermato il tasso di interesse interrompendo un trend di allentamento che aveva registrato tre tagli consecutivi che avevano portato ad un ribasso del costo del denaro pari ad un punto percentuale. Attualmente il tasso fissato dalla Federal Open Market Committee della banca centrale si trova tra il 4,25% e il 4,5%. La decisione è arrivata nella prima riunione dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ed è stata presa anche in vista di una stagione che politicamente potrebbe essere alquanto impervia. Non più tardi della settimana scorsa, infatti, Trump ha dichiarato che farà di tutto perché i tassi siano abbassati immediatamente. Sebbene il presidente non abbia autorità sulla Fed se non quella di nominare i membri del consiglio, la dichiarazione ha subito evidenziato un rapporto potenzialmente conflittuale tra le parti, molto simile a quello del suo primo mandato. La dichiarazione post-riunione resa nota dal board ha offerto una visione un po’ più ottimistica sul mercato del lavoro, eliminando un riferimento chiave dalla dichiarazione di dicembre secondo cui l’inflazione “ha fatto progressi verso” l’obiettivo di inflazione del 2% della Fed. “Il tasso di disoccupazione si è stabilizzato a un livello basso negli ultimi mesi e le condizioni del mercato del lavoro rimangono solide”, si legge nel nuovo comunicato. “L’inflazione rimane piuttosto elevata”. Un mercato del lavoro più forte e un’inflazione ostinata fornirebbero alla Fed meno incentivi ad allentare la politica. I funzionari hanno anche affermato di voler osservare le conseguenze dei precedenti tagli sul settore economico anche anche se la maggior parte si aspetta altri tagli dei tassi quest’anno. L'articolo La Fed mantiene i tassi stabili come ampiamente previsto dai mercati proviene da Business24tv.it. La Fed mantiene i tassi stabili come ampiamente previsto dai mercati
La Federal Reserve con una mossa ampiamente attesa dai mercati ha confermato il tasso di interesse interrompendo un trend di allentamento che aveva registrato tre tagli consecutivi che avevano portato ad un ribasso del costo del denaro pari ad un punto percentuale. Attualmente il tasso fissato dalla Federal Open Market Committee della banca centrale si trova tra il 4,25% e il 4,5%.
La decisione è arrivata nella prima riunione dopo il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ed è stata presa anche in vista di una stagione che politicamente potrebbe essere alquanto impervia. Non più tardi della settimana scorsa, infatti, Trump ha dichiarato che farà di tutto perché i tassi siano abbassati immediatamente. Sebbene il presidente non abbia autorità sulla Fed se non quella di nominare i membri del consiglio, la dichiarazione ha subito evidenziato un rapporto potenzialmente conflittuale tra le parti, molto simile a quello del suo primo mandato.
La dichiarazione post-riunione resa nota dal board ha offerto una visione un po’ più ottimistica sul mercato del lavoro, eliminando un riferimento chiave dalla dichiarazione di dicembre secondo cui l’inflazione “ha fatto progressi verso” l’obiettivo di inflazione del 2% della Fed.
“Il tasso di disoccupazione si è stabilizzato a un livello basso negli ultimi mesi e le condizioni del mercato del lavoro rimangono solide”, si legge nel nuovo comunicato. “L’inflazione rimane piuttosto elevata”.
Un mercato del lavoro più forte e un’inflazione ostinata fornirebbero alla Fed meno incentivi ad allentare la politica. I funzionari hanno anche affermato di voler osservare le conseguenze dei precedenti tagli sul settore economico anche anche se la maggior parte si aspetta altri tagli dei tassi quest’anno.
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