La chiave digitale per le Pmi? L’innovazione su misura

Grazie al Digital Innovation Hub e ai suoi oltre 50 sportelli, EDI Confcommercio supporta le piccole e medie imprese nella trasformazione digitale con soluzioni concrete e personalizzate L'articolo La chiave digitale per le Pmi? L’innovazione su misura proviene da Economy Magazine.

Gen 31, 2025 - 00:38
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La chiave digitale per le Pmi? L’innovazione su misura

Un Digital Innovation Hub che si avvale DI 55 SPortelli INnovazione (SPIN) presso le sedi Confcommercio su tutto il territorio nazionale, che supportano le aziende nella trasformazione digitale. EDI (Ecosistema Digitale per l’Innovazione) Confcommercio è tra i sei poli di innovazione vincitori dell’Avviso pubblico promosso dal Mimit per favorire l’erogazione di servizi di first assessment digitale e orientamento alle imprese, specie Pmi. «Siamo orgogliosi di essere stati riconosciuti tra i protagonisti attivi nella promozione del digitale delle imprese, per molte delle quali la strada da percorrere per arrivare ad un buon livello di maturità digitale appare ancora lunga» dice Paola Generali, presidente di EDI.

Che tipo di richieste ricevete dalle aziende?

“Non conosco bene cosa sia il Crm e vorrei implementarlo”; “Ho bisogno di supporto per il marketing sui social”; “Vorrei integrare l’intelligenza artificiale nella mia azienda per incrementare il business”: le aziende, che possono essere micro, piccole e talvolta medie, ci contattano per problematiche di questo tipo. Il nostro personale specializzato le accompagna per mano, supportandole in un processo complesso e spesso nuovo per loro. Molte di queste aziende hanno risorse interne limitate o scarse competenze digitali di base. Per questo offriamo una consulenza a 360 gradi, che include formazione e accompagnamento continuo, aiutandole a comprendere non solo le tecnologie necessarie, ma anche come queste possano integrarsi nel loro core business.

Di che tipo di supporto hanno bisogno le piccole imprese? 

Il lavoro con le microimprese richiede un approccio di medio-lungo termine. Spesso iniziamo educandole sui benefici della digitalizzazione, convincendo i titolari dell’importanza dell’investimento. Una delle problematiche principali rimane la mancanza di liquidità. Molti imprenditori comprendono le potenzialità della tecnologia quando la vedono applicata, ma non hanno i fondi per realizzare l’investimento necessario. 

Come superare questo ostacolo?

Proponiamo un primo step gratuito che include un primo assessment, e quindi lo sviluppo di un progetto pilota personalizzato. Successivamente, però, l’azienda deve investire per implementare la soluzione; anche se si tratta di somme contenute, per una microimpresa rappresentano comunque una spesa significativa. Speriamo che sia a livello europeo che italiano si possa andare avanti nelle azioni di finanziamento. E poi c’è un problema attuale che riguarda il Pnrr.

Quale?

L’accorpamento della transizione digitale con la sostenibilità ambientale ha reso complesso l’accesso alle risorse. Infatti a oggi meno del 2% dei fondi di Transizione 5.0 è stato utilizzato. Si fa fatica, per esempio, a dimostrare che un sito e-commerce contribuisca al risparmio energetico o alla riduzione delle emissioni. Abbiamo chiesto di riassegnare le risorse separando i due ambiti, ma per ora l’Europa ha preferito mantenerli insieme. 

Qual Ë il livello di competenza delle imprese?

Molte microimprese non hanno nemmeno un sito web, non vendono online e sono poco preparate. Per fare un esempio, una piccola imprenditrice ci ha contattati per un problema sul suo sito web che non riusciva però a spiegare. Dopo una conversazione, abbiamo capito che in realtà il problema era il dominio, di cui aveva perso le credenziali di autenticazione. È fondamentale creare una base di competenze digitali per aiutare gli imprenditori a comprendere quali strumenti possano utilizzare per risparmiare tempo, ridurre costi e aumentare i ricavi.

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