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La Bank of Japan rialza i tassi e segnala nuovi aumenti, per raffreddare inflazione ed economia
La BoJ rialza i tassi d'interesse a breve, perché l'inflazione, soprattutto core, resta alta e l'economia è abbastanza forte da spingere un aumento della domanda di lavoro e quindi dei salari L'articolo La Bank of Japan rialza i tassi e segnala nuovi aumenti, per raffreddare inflazione ed economia proviene da Scenari Economici.
La Banca del Giappone (BoJ) ha aumentato il tasso di interesse di riferimento a breve termine di 25 punti base, portandolo allo 0,5%, il livello più alto degli ultimi 17 anni, in linea con il consenso del mercato.
La mossa riflette lo slancio dell’aumento dei salari e il costante progresso dell’inflazione. Si tratta inoltre del terzo rialzo dei tassi da quando la banca centrale ha posto fine ai tassi di interesse negativi nel marzo 2024.
Ecco il relativo grafico:
La banca centrale ha inoltre indicato la possibilità di ulteriori aumenti dei tassi e di una riduzione del sostegno monetario se i dati economici e sui prezzi si allineeranno alle sue previsioni. Del resto l’inflazione giapponese rimane alta:
La decisione di venerdì è passata con un voto di 8 voti a 1, con il dissenso del membro del consiglio di amministrazione Nakamura.
Nel frattempo, nel suo outlook trimestrale, la BoJ ha alzato le previsioni per l’inflazione core al 2,7% per l’anno 2024, rispetto alle stime di ottobre del 2,5%, citando una crescente carenza di manodopera. Ecco l’inflazione core attuale:
Secondo le previsioni, l’inflazione di fondo si ridurrà ulteriormente al 2,4% nell’anno 2025 e al 2,0% nell’anno 2026. Nel frattempo, la banca centrale ha leggermente abbassato le previsioni di crescita del PIL per il 2024, portandole allo 0,5% rispetto alle precedenti stime dello 0,6%. Le previsioni di crescita rimangono all’1,1% per l’anno fiscale 2025 e all’1,0% per l’anno fiscale 2026.
L’Economia non va male e una crescita eccessiva, in questa fase, porrebbe una spinta eccessiva sulla domanda di lavoro e quindi una spinta eccessiva al rialzo dei salari.
Quindi la BoJ si sta concentrando più sull’economia interna, piuttosto che preoccuparsi del tasso di cambio. In questo momento, con il timore di dazi imposti da Trump ai paesi con surplus commerciale con gli USA, è più probabile che lo Yen si svaluti, piuttosto che rivalutarsi, rispetto al dollaro. La quotazione è di 152 Yen per Usd, poco lontano dal massimi di 155 Yen per Usd di un anno fa.
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