Infarto, con questi alimenti di tutti i giorni si rischia prima della terza età: ecco perché bisogna buttarli subito
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Infarto, il consumo di certi alimenti ne favorisce la comparsa prima della terza età. Ecco perché bisogna evitarli nella propria dieta
Seguire un’alimentazione sana e equilibrata, che conferisca in modo proporzionale tutti i principi nutritivi necessari, è determinante per godere di un benessere a lungo termine. Anche per questo occorre prestare molta attenzione a ciò che si porta in tavola oggi per garantirsi una vecchiaia in salute. Di conseguenza attuare una politica alimentare preventiva è il primo passo per volersi bene e non incorrere, negli anni avvenire, in patologie gravi che potrebbero inficiare il godere della terza età.
Di conseguenza avere i valori del colesterolo alti già a 50 anni è un dato da non sottovalutare, un’informazione che dovrebbe far accendere più di un campanello d’allarme e che dovrebbe indurre a cambiare le proprie abitudini alimentari il primo possibile. La nutrizionista Maria Teresa Baldi ha ribadito in una recente intervista quanto è importante per la propria salute tenere sotto controllo il colesterolo prima dei 50 anni, un suo aumento potrebbe, con il passare degli anni, avere effetti negativi sulle funzionalità cardiache:
“Il problema nasce se i valori di quello totale e di quello cattivo, se sono elevati già prima dei 50 anni perché favoriscono con il tempo il restringimento dei vasi sanguigni e la formazione di placche, aumentando il rischio a mano a mano che l’età avanza di andare incontro a disturbi come le malattie cardiovascolari e le probabilità di essere colpiti ,ad esempio, da un infarto o da un ictus.” Di conseguenza l’esperta ha invitato i consumatori a fare una selezione degli alimenti, e ha consigliato di evitare tutti quei cibi che sono rischiosi per la salute.
Colesterolo alto e infarto: relazione diretta legata al cibo
Solitamente un colesterolo alto si cura soprattutto a tavola. E’ infatti necessario seguire una dieta che non preveda una serie di alimenti che potrebbero avere effetti negativi a lungo termine. Ovviamente è necessario privilegiare frutta, verdura, pesce ricco di Omega 3 come il salmone e l’acciughe, e consumare i legumi che rallentano l’assimilazione dei lipidi e aiutano a contrastare l’accumulo di colesterolo nelle arterie.
Tra gli alimenti da evitare ci sono ovviamente tutti i prodotti lavorati come biscotti, le merendine, i cracker, gli snack, il burro e la margarina che contengono i grassi trans: “Consumati con una certa regolarità e in grandi quantità aumentano i livelli di colesterolo cattivo, riducendo quello buono, incrementando il rischio di malattie cardiache”, ha affermato la nutrizionista.
Infine la dottoressa Baldi ha invitato a limitare il consumo dei grassi saturi contenenti prevalentemente nella carne rossa e nei formaggi: “Occorre quindi limitarne il consumo, riducendo a massimo una volta a settimana il consumo dicarne rossa e dei suoi derivati, tra cui i salumi e gli insaccati e limitare anche il consumo dei formaggi.”
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