Immobiliare: settimana positiva in Borsa in scia alle banche centrali
Riflettori su quello che è successo durante l'ultima settimana nel comparto immobiliare, partendo dalle aziende quotate a Piazza Affari e dai dati di settore
Settimana positiva per il settore immobiliare sui mercati, con l’attenzione rivolta alle banche centrali, nonostante non siano arrivati segnali per una forte convinzione a continuare ad abbassare il costo del denaro, che ha un effetto sull’andamento del mercato immobiliare. La BCE ha tagliato i suoi tassi di interesse chiave di 25 punti base in una decisione unanime, come ampiamente previsto; nonostante i numerosi tentativi dei giornalisti, non si sono avute risposte dalla presidente Christine Lagarde sulla destinazione finale di questo ciclo di tagli. La decisione è stata presa in seguito ai dati che mostravano che l’area euro si è arenata nel quarto trimestre del 2024, con le economie francese e tedesca in contrazione che ancora pesavano. La riunione della Fed è stata ancora di più priva di eventi rispetto a Francoforte: ha mantenuto i tassi invariati e il presidente Jerome Powell ha trasmesso un messaggio equilibrato ai mercati, evitando al contempo questioni politiche riguardanti l’amministrazione Trump; ha osservato che il comitato di politica monetaria non ha fretta di modificare la propria posizione.
L’andamento del settore in Borsa
Il settore immobiliare ha vissuto una settimana positiva a livello europeo, con l’indice Stoxx 600 Real Estate che ha fatto segnare un +3,9% su base settimanale, migliore del +1,9% dello Stoxx Europe 600.
Una performance più brillante è stata messa a segno dall’Italia, dove l’indice FTSE Italia All Share Real Estate ha mostrato un balzo del 13% su base settimanale, sovra-performando l’indice FTSE MIB che ha chiuso la settimana con un rialzo dell’1,1%.
I titoli immobiliari quotati a Milano
Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, si è registrata un’ottima settimana positiva per IGD (+16%). Bene anche Risanamento (+8,7%) e AbitareIn (+3,4%). Invariate Dotstay e Next Re. Le peggiori performance, invece, sono quelle di Gabetti (-1,7%), seguita da Brioschi (-1,5%) e Aedes (-1,2%).
Spunti sul business sono arrivati da Gabetti Property Solutions, con nuove nomine a seguito delle dimissioni di Roberto Busso comunicate la scorsa settimana. Fabrizio Prete, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo, assume anche la Presidenza di Gabetti Franchising Agency. Al contempo Marco Speretta, dopo la nomina ad Amministratore Delegato del Gruppo, assume le deleghe nelle società della divisione “Agency e Corporate Services”, ed è pertanto stato nominato Presidente di Abaco Team e Abaco Engineering, Amministratore Delegato di Patrigest, Presidente di Ruralset e Consigliere Delegato di Gabetti Agency.
I dati macroeconomici
In ribasso le domande di mutuo negli Stati Uniti: nella settimana al 24 gennaio, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un decremento del 2%, con i tassi sui mutui trentennali sono rimasti stabili al 7,02%, secondo i dati della Mortgage Bankers Associations (MBA). Sempre negli Stati Uniti, sono diminuite (5,5% su mese) a sorpresa le compravendite di abitazioni a dicembre, secondo l’Associazione degli operatori immobiliari (NAR), mentre l’indice S&P Case-Shiller ha indicato prezzi in crescita nell’immobiliare statunitense nel mese di novembre.
Spostandoci in Europa, i prezzi delle case nel Regno Unito sono aumentati di nuovo a gennaio 2025, secondo il report di Nationwide. In particolare, i prezzi delle case sono aumentati dello 0,1% in termini mensili, dopo un aumento dello 0,7% a dicembre 2024. La variazione su base annua è del +4,1%, dopo il +4,7% precedente.
Gli studi di settore
In settimana sono arrivati dati interessanti sul settore immobiliare residenziale europeo. In particolare, S&P Global Ratings ha rivisto le proprie previsioni sull’andamento dei prezzi delle abitazioni, che dovrebbero crescere in media di quasi il 3% annuo nella view dell’agenzia di rating. S&P prevede che l’allentamento delle politiche monetarie attenuerà il rischio di aumento dei tassi ipotecari, nonostante i recenti aumenti dei rendimenti a lungo termine in Europa.
Secondo una ricerca di idealista, il mercato immobiliare italiano continua ad offrire rendimenti interessanti per gli investitori. Il settore residenziale si mantiene su livelli elevati, con un rendimento medio del 9,3%, in aumento rispetto all’8,8% dello scorso anno (stabile rispetto a 3 mesi fa). Secondo lo studio, che mette in relazione i prezzi di vendita e di affitto di vari tipi di immobili per calcolarne la redditività lorda, i locali commerciali (negozi) si confermano l’investimento immobiliare più redditizio in Italia, con una redditività lorda del 12%, stabile rispetto a un anno fa. Seguono gli uffici, che segnano un incremento dello 0,7% raggiungendo il 10,3%. In forte crescita anche i garage, che passano dal 7,6% all’8,2%, pur rimanendo la categoria meno redditizia per gli investitori.